Il servizio primario di Poste Italiane, dovrebbe essere la raccolta e distribuzione della posta, attraverso la consegna – a livello nazionale – effettuata dai postini.
Purtroppo però, negli ultimi anni, questo servizio sta accusando non poche problematiche, legate per la maggior parte a una trasformazione dell’azienda, che sempre più rivolge il suo interesse ai servizi finanziari, lasciando così i cittadini in una situazione paradossale: pur esistendo un’azienda a partecipazione statale, che gestisce quasi in maniera esclusiva il servizio di consegna della posta, questo servizio non è più garantito.
Ciò dipende da molti fattori, il primo dei quali – come già spiegato – è un orientamento maggiore verso il settore finanziario, ma non solo: da tempo Poste Italiane dibatte con lo Stato Italiano in merito alle concessioni finanziarie che riceve, proprio per garantire la continuità del servizio di recapito della posta.
Gli accordi non arrivano, e ciò che accade sempre più spesso, è una riconversione dei compiti del personale, che da postini vengono impiegati in altre mansioni, generando un vero e proprio effetto a cascata negativo per i cittadini, non garantendo l’affidabilità del servizio.
Ora: un conto è spedire una cartolina, e riceverla chissà quando – una recente notizia di cronaca ha riportato come, tre cartoline inviate nel 2012, siano state recapitate recentemente – un altro conto è quando la posta è di altro genere, come nel caso di documenti amministrativi o giudiziari di una certa importanza, compreso il caso dei certificati di assicurazione auto, che molti cittadini attendono di ricevere in copia originale, dopo aver acquistato online presso una delle tante agenzie assicurative che propongono premi assicurativi vantaggiosi ma operano solo attraverso il web.
Se state subendo anche voi gli effetti dei ritardi nella consegna della posta e volete conoscere la procedura per presentare un reclamo, leggete di seguito: troverete le indicazioni utili per non restare in silenzio a fronte della negazione del diritto a u n servizio universale.
In questo articolo parliamo di:
Mancato recapito della posta: in quali casi si può reclamare
Per prima cosa, è bene sapere quali sono i casi in cui il cittadino ha diritto di reclamare: eccoli di seguito
- Ritardo o mancato recapito della posta
- Danneggiamento o distruzione
- Manomissione totale o parziale
- Mancato ottemperamento del servizio postale
- Mancata o irregolare restituzione dell’avviso di ricevimento per esempio della raccomandata A/R
Come avete letto, sono tutte azioni la cui responsabilità è riconducibile a Poste Italiane.
Se siete vittima di queste omissioni di servizio, ecco cosa potete fare per salvaguardare il vostro diritto di cittadini a un corretto svolgimento del servizio postale.
Come presentare un reclamo a Poste Italiane
Qualsiasi tipo di disservizio nella consegna della posta, va segnalato direttamente a Poste Italiane.
Ecco l’iter da seguire:
- Scaricate sul vostro PC il modulo per presentare reclamo: lo trovate al link modulo reclamo
- Oppure: recatevi presso un qualsiasi ufficio postale per ritirarlo
- Compilate il modulo in ogni parte, descrivendo le ragioni del reclamo
- Consegnate il modulo presso un ufficio postale
- Oppure: inviatelo tramite Posta Elettronica Certificata a reclamiretail@postecert.it(è obbligatorio allegare la lettera di reclamo)
- Inviatelo tramite Fax al numero 0698686415 (è obbligatorio allegare la lettera di reclamo)
- Inviatelo tramite lettera Raccomandata con ricevuta di ritorno alla Casella Postale 160 – 00144 Roma
ATTENZIONE: è bene sapere che, se si sceglie questa formula, i tempi di attesa sono abbastanza lunghi. Poste Italiane infatti, si riserva di rispondere entro 45 giorni dalla presentazione del reclamo.
Conclusioni
Se tutti i cittadini presentassero un regolare reclamo a fronte dei disservizi subiti, con molta probabilità Poste Italiane si vedrebbe costretta a migliorare i servizi che decanta di offrire alla popolazione.
Come sempre, l’unione fa la forza, ed è necessario non dimenticare mai che un cittadino ha diritti che devono essere onorati, sempre.
Se avete ancora qualche dubbio su questo tema, scrivetemi nell’area commenti e cercherò di chiarire i vostri dubbi.
mancato ricevimento di ingiunzioni ,che dopo 30 gg scadono se non ritirate e ne fanno un altra con altrettanti costi ,che andrebbero consegnate a mano con firma ritiro (vivo al 4 piano senza ascensore) cosi il postino neanche suona e mette quando si ricorda li mancato ritiro di raccomandata anche con nominativo sbagliato cosi mi hanno rovinato la vita …..si possono denunciare per vie legali?
grazie
Salve
innanzitutto: si sappia che, gli atti – se ad esempio sono stati inviati da Agenzia della Riscossione – devono essere consegnati da personale autorizzato CHE NON SONO I POSTINI anche se mostrano una sorta di tesserino, che NON li abilita, a norma di Legge, alla consegna delle cartelle e delle ingiunzioni
A meno che lei sia un professionista, facente parte di un ordine professionale e quindi, obbligato ad avere una PEC – Posta Elettronica Certificata – e in tal caso, riceverà le notifica via PEC, anche in forma esclusiva
A parte ciò: dipende da quale tipo di ingiunzioni
In ogni caso, le consiglio di rivolgersi a un legale, che saprà darle tutte le informazioni del caso.
Mi tenga informataù
Un cordiale saluto
Sono nella stessa situazione, sono disperata, la prego mi dica come si sta difendendo.
Grazie mille.
Giusy
Buonasera Giusy
Se legge il mio articolo che trova in questa pagina, scoprirà come presentare un reclamo
Mi faccia sapere
Un saluto
BUONGIORNO !!!
RACCOMANDATA1 CON PROVA DI CONSEGNA 052674972182 DEL 11/07/2022
DA MONDOVI’ (CUNEO) DIRETTA A ROMA IN VIALE REGINA MARGHERITA 125
00198 SEDE LEGALE DI ENEL ENERGIA.
MENTRE VIENE CONSEGNATA A POTENZA (PZ) IL GIORNO 14/07/2022.
LE CHIEDO SE LA RACCOMANDATA DEVE ANDARE A ROMA , PERCHE’ VIENE CONSEGNATA A POTENZA ?
SI TRATTA DI LIBERO ARBITRIO O NO ?
GRAZIE
Salve
deve chiedere chiarimenti a Poste Italiane
Un saluto
Non so più dove sbattere la testa.
E’ ormai anni che spesso e volentieri subisco gravi disservizi sulla consegna degli avvisi di giacenza delle raccomandate (multe comprese) da parte di poste italiane. O non mettono proprio alcun avviso di giacenza o mettono solo il secondo.
Ho già scritto numerosi reclami ma la loro risposta è sempre uguale, standard, per loro va tutto bene e dicono che dalle verifiche effettuate l’avviso è stato messo.
Ma quali verifiche? La parola del postino?
Ho anche chiesto di poter parlare direttamente con il responsabile del servizio ma non mi viene data questa possibilità.
Possibile che basti un postino che si inventa che mette l’avviso di giacenza in buca e non ci siano modi per provare che la cosa non è vera?
Possibile che il destinatario non abbia alcun diritto nè la possibilità di dimostrare di non averlo mai ricevuto?
Non deve essere tracciata in qualche modo SICURO (che non sia solo la parola del postino) dell’avvenuta consegna dell’avviso di giacenza?
Possibile che se si ha la sfortuna di trovare un postino che non ha voglia di lavorare sono tutti problemi tuoi?
Per risolvere questa vergogna (che a questo punto pare irrisolvibile) ho pensato anche di fare il servizio “seguimi” facendole consegnare altrove ma purtroppo non vale per gli atti giudiziari come le multe.
Quali soluzioni? E’ pazzesco.
Buongiorno Claudia,
è purtroppo una situazione generalizzata e da diversi anni
Il mancato recapito della posta e degli atti giudiziari, è peraltro un reato di tipo penale
Posso suggerirle una segnalazione sul profilo ufficiale di Poste Italiane su Twitter: https://twitter.com/PosteSpedizioni
Può sembrare paradossale, eppure spesso funziona almeno per avere supporto e non lasciare intentata la ricerca della preziosa posta
Le persone che rispondono generalmente sono educate e preparate
Si ricordi sempre che la mancata consegna si configura nel reato di sospensione del servizio pubblico di consegna della posta
In casi estremi, un postino può arrivare a perdere il posto, ma attenzione: le consiglio di verificare alcune cose…
1) la consegna è affidata al postino o a un’agenzia terza?
2) per denunciare il mancato recapito raccolga quante più prove possibili
Altra cosa: se si è titolari di una PEC, come noi professionisti che per Legge dobbiamo esserne forniti essendo iscritti a un ordine professionale, le notifiche vengono inoltrate via Posta Elettronica Certificata, che dal 2015 ha sostituito la consegna via posta tradizionale
Un cordiale saluto e ci tenga informati