Invalidità civile: qui su Consumatori.blog abbiamo trattato e affrontato il tema da varie angolazioni, come quando abbiamo approfondito il discorso relativo ai casi di sospensione o revoca delle agevolazioni previste per gli invalidi civili.
In questo nuovo articolo di approfondimento sull’invalidità civile, invece, il tema centrale è quello della domanda di aggravamento dell’invalidità civile.
In massima sintesi: quando a una persona viene riconosciuta una certa percentuale di invalidità civile, nel caso in cui la patologia (o le patologie) riscontrata dalla commissione medico-legale dovessero aggravarsi nel corso del tempo, o se nuove patologie dovessero colpire l’invalido aggravandone la condizione generale e la qualità della vita, ecco che la normativa vigente consente di presentare una richiesta di aggravamento.
Per scoprire quali sono le dinamiche relative alla richiesta di aggravamento di invalidità civile, che periodicamente vengono aggiornate per adeguarsi al cambiamento dei tempi e delle necessità a livello sociale, continua a leggere i prossimi paragrafi e scopri, passo dopo passo tutte le informazioni utili per avviare il procedimento di richiesta di aggravamento dell’invalidità civile.
In questo articolo parliamo di:
Inps: nuove modalità per le visite di revisione e per le domande di aggravamento
Attraverso la pubblicazione del Messaggio INPS numero 926 del 25-02-2022 sono state revisionate le procedure di riconoscimento e aggravamento.
Queste revisioni procedurali sono il frutto, sostanzialmente, di un processo di semplificazione.
Per fare un esempio pratico: le nuove procedure consentono ora la possibilità – per alcune patologie invalidanti – di effettuare l’inoltro della documentazione tramite una speciale sezione della piattaforma web dell’Inps e senza quindi doversi presentare alla visita medico-legale.
E’ una semplificazione che snellisce molto la burocrazia legata alle commissioni medico-legali dell’Inps, e che di fatto aiuta molto anche gli invalidi stessi che, in alcuni casi, sono impossibilitati a spostarsi: si pensi, per esempio, alle persone allettate o agli invalidi che vivono grazie a respiratori o altri dispositivi salva-vita.
Chi può fare richiesta di aggravamento dell’invalidità civile?
La risposta a questa domanda è: tutte le persone a cui è stata riconosciuta una percentuale di invalidità minore del 100%, valore che corrisponde alla percentuale massima stabilita dalla normativa, hanno il diritto di presentare una richiesta di aggravamento.
Inoltre, è importante sapere che l’aggravamento può essere richiesto sia dagli invalidi sul cui certificato di invalidità la commissione ha stabilito una rivedibilità, quindi coloro che periodicamente sono soggetti alle visite medico-legali dell’Inps per verificare la permanenza delle condizioni per cui è stato riconosciuto lo stato di invalidità, sia coloro a cui è stata riconosciuta una percentuale di invalidità civile non rivedibile (significa che queste persone non sono soggette alle visite periodiche di verifica delle condizioni di salute per continuare a ricevere le agevolazioni previste dalla legge).
Quando si può presentare la domanda di aggravamento dell’invalidità civile?
La normativa vigente non stabilisce un periodo di tempo limite entro od oltre il quale un invalido civile ha diritto a presentare la domanda di aggravamento.
Ciò significa che, anche nel caso in cui si sia appena ricevuta l’approvazione dello stato di invalidità civile da parte della commissione medico-legale, che ha riconosciuto una certa percentuale di invalidità civile, se le condizioni di salute peggiorano o se una nuova patologia invalidante colpisce la persona invalida, è possibile avviare l’iter di richiesta del riconoscimento dell’aggravamento delle condizioni di invalidità.
Cos’è il certificato medico introduttivo e come ottenerlo
Passiamo ora alla parte pratica.
Il primo passo per avviare l’iter consiste nel recarsi presso un medico certificatore delle nuove condizioni di salute dell’invalido civile, può essere il medico di famiglia ma anche lo specialista che cura l’invalido o un medico ospedaliero, e richiedere il certificato medico introduttivo.
Questo certificato deve contenere le seguenti informazioni:
- dati anagrafici della persona invalida;
- il codice fiscale dell’invalido;
- il tipo di patologie invalidanti;
- la diagnosi.
Con la nuova procedura, il medico non produce un documento cartaceo bensì compila un modulo di certificazione online ed effettua l’inoltro sulla piattaforma dell’Inps, rilasciando contestualmente la ricevuta dell’avvenuto inoltro, che contiene tutti i dati trasmessi all’Inps e una copia del certificato introduttivo originale che dalla data di rilascio ha una validità di 90 giorni.
Come inoltrare la domanda di aggravamento dell’invalidità
Entro 90 giorni dal rilascio del certificato medico introduttivo, si deve inoltrare la domanda di aggravamento scegliendo tra le due soluzioni elencate di seguito:
- online sulla piattaforma web dell’Inps muniti di SPID;
- recandosi presso un Patronato;
- affidandosi ai servizi erogati dalle varie associazioni di categoria a sostegno dei disabili.
Chi sceglie di inoltrare la domanda tramite la piattaforma web dell’Inps deve accedere tramite SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale – oppure la CIE, la Carta di Identità Elettronica o la CNS, Carta Nazionale dei Servizi, all’area Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Accertamento sanitario e seguire le istruzioni per inoltrare la domanda.
Nel caso in cui fosse necessario allegare documenti e certificati medici attestanti l’aggravamento dello stato di salute della persona invalida, si dovrà accedere alla sezione: Invalidità Civile (cittadini) – Allegazione della documentazione sanitaria.
Per chiarire meglio il contenuto di un altro messaggio Inps – numero 3315 del 01-10-2021 – ecco cosa riporta una parte del testo del documento:
“Sulla base dell’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, rubricato Semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap, inserito, in sede di conversione, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che consente la definizione dei verbali sanitari attraverso la valutazione agli atti, le commissioni mediche INPS preposte all’accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap ai sensi dell’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, sono autorizzate a redigere verbali, sia di prima istanza-aggravamento (là dove operano e sono attive le convenzioni con le regioni) che di revisione, anche solo sugli atti, in tutti i casi in cui sia presente una documentazione sanitaria che consenta una valutazione obiettiva. La valutazione sugli atti può essere richiesta dal diretto interessato unitamente alla produzione di documentazione sanitaria adeguata. La commissione INPS di accertamento valuta la documentazione sanitaria pervenuta e trasmessa dal cittadino e nei casi in cui la ritenga non sufficiente per una valutazione obiettiva, l’interessato saràconvocato a visita diretta.”
Potresti trovare utile questo tutorial in formato pdf che spiega, passo dopo passo, come inoltrare una richiesta per il riconoscimento dello stato di invalidità e anche per presentare una domanda di aggravamento: Allegazione documentazione sanitaria invalidità civile
Visita di accertamento dell’aggravamento in presenza
Se la documentazione medica, i certificati e altre documentazioni inoltrati all’Inps dovessero essere valutati come insufficienti, l’invalido riceverà una convocazione per essere sottoposto a una visita medico-legale in presenza.
In questo caso, il consiglio è quello di presentarsi alla visita in presenza muniti di ampia documentazione sanitaria attestante il peggioramento delle condizioni di salute e delle patologie di cui si è affetti.
BUONO A SAPERSI: l’invalido ha diritto di presentarsi con un medico specialista di fiducia alla visita di accertamento.
Certificazione di impossibilità a deambulare
E’ importante che il medico certificatore segnali i casi di invalidi civili impossibilitati a deambulare o a compiere le normali attività quotidiane senza l’aiuto di una persona.
Le condizioni di non autosufficienza vanno segnalate dal medico all’atto dell’inoltro della domanda di aggravamento. Se a recarsi dal medico certificatore è un parente delegato dall’invalido civile, sarà bene ricordare questo problema in maniera tale che sia comunicato all’Istituto di Previdenza Sociale.
Tempistiche di risposta della commissione medico-legale
Dopo l’inoltro online della documentazione, o dopo essersi sottoposti alla visita medico-legale in presenza (quando essa è ritenuta necessaria dalla commissione medica dell’Inps) i tempi di attesa per conoscere l’esito della domanda di aggravamento non dovrebbero superare i 30 giorni, almeno stando al regolamento attualmente in vigore, che tende a snellire anche i tempi di attesa per i cittadini.
Si può presentare un ricorso alla commissione?
Poniamo ora il caso di una domanda di aggravamento che viene rigettata dalla commissione medico-legale. Esiste una soluzione? Si, nel senso che puoi esercitare il tuo diritto di opposizione.
Si chiama ricorso avverso alla decisione della commissione, e prevede un iter che, per la sua complessità, è consigliabile che sia avviato con il sostegno di un legale rappresentante specializzato in questo tipo di pratiche.
Chiedi supporto all’Inps
Qualcosa non ti è chiaro e hai necessità di assistenza prima di avviare la pratica di aggravamento dell’invalidità civile? Oltre a chiedere informazioni a un Patronato, puoi rivolgerti direttamente al centro di supporto dell’Inps.
Scegli tra una delle soluzioni di contatto che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale mette a disposizione dei cittadini:
- telefona gratuitamente da rete fissa al numero 803 164;
- chiama da cellulare il numero 06 164164 (la telefonata è a pagamento secondo la tariffa del tuo operatore telefonico);
- accedi alla piattaforma web e utilizza il servizio online MyInps.
Conclusioni
Le agevolazioni previste per gli invalidi civili sono di varia natura e vanno dal sostegno economico per le fasce meno abbienti a speciali esenzioni per sottoporsi a esami diagnostici e cure. A seconda della percentuale riconosciuta di invalidità, si ha diritto a una serie di sostegni.
Il diritto a tali agevolazioni ma anche alle soluzioni da mettere in atto per consentire una vita dignitosa alle persone disabili sono contenuti all’interno della Costituzione Italiana agli articoli 2, 3, 32 e 38.
E tu cosa ne pensi del sistema di tutela degli invalidi civili vigente in Italia? Ritieni che le procedure di richiesta di riconoscimento dello stato di invalidità o di aggravamento siano semplici e veloci? Potrebbero essere migliorate per contribuire a milgiorare l’esistenza di chi subisce patologie invalidanti?
Ci piacerebbe conoscere la tua opinione su questo tema o una tua esperienza in merito alla richiesta di aggravamento dello stato di invalidità civile. Se vuoi farcela conoscere e farla conoscere ai nostri lettori, scrivici compilando il modulo Storie di consumatori o, se preferisci, commenta questo articolo.
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Sono stata riconosciuta invalida al 67% da anni (brevemente: poliomielite a tre anni e grave incidente d’auto a 22 anni. Da quel momento cammino con una stampella). nel 2022, dopo l’ennesima caduta che mi ha costretto a camminare con due stampelle, ho presentato richiesta di aggravamento. Mi è stata riconosciuta un’invalidità all’80% e la L. 104-PORTATORE DI HANDICAP (COMMA 1 ART. 3) (che prima non avevo). Conclusione, mentre prima avevo diritto all’auto con IVA al 4% e alla detrazione del 19% della spesa dell’auto, ora mi hanno tolto queste “agevolazioni” lasciandomi solo il distintivo degli invalidi per l’auto perchè nella relazione invece della dicitura “con impedite o ridotte
capacità motorie permanenti” hanno indicato la dicitura “è invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art. 381 del DPR 495/1992)”. Inutile dire che la mia situazione è assolutamente permanente e che difficilmente potrò recuperare. Mi hanno detto di ripresentare la domanda di aggravamento. E’ il caso?