Multe già pagate? Controlla che siano state cancellate dai sistemi informatici

Tra le tante incombenze economiche che ogni cittadino italiano è chiamato a onorare per contribuire alle spese dello Stato e degli enti locali, esistono anche balzelli che gradiremmo tutti non ricevere: le multe elevate quando non rispettiamo la lunga lista di regole contenute nel Codice della Strada.

Questo Codice negli ultimi anni è stato protagonista di diverse riforme, anche in virtù dei tanti cambiamenti nella circolazione stradale. Anni fa nessuno immaginava che le strade cittadine sarebbero state percorse da tanti monopattini elettrici, per esempio, o che fosse comunque necessario prevedere nuove regole per garantire maggiore sicurezza ai pedoni e agli stessi automobilisti.

D’altronde, col passare del tempo il numero di mezzi circolanti è aumentato a dismisura ma le strade restano immutate, ovvio quindi che sia necessario procedere a una metodica revisione delle regole.

Torniamo però al tema centrale: le sanzioni amministrative elevate agli automobilisti o, in generale, a tutti coloro che guidano mezzi di trasporto forniti di targa. Ogni anno in Italia il volume economico delle multe è pari a una cifra esorbitante: circa 3 miliardi di euro. Il dato è relativo alle analisi pubblicate nel 2021.

Una somma molto alta, che a volte però non è determinata unicamente dalla scarsa attenzione dei cittadini alle regole del Codice della Strada. Nel corso degli anni si sono sollevate questioni importanti e critiche, per esempio intorno alla gestione del sistema di rilevamento della velocità attraverso gli Autovelox, che in alcuni casi hanno determinato opacità nella raccolta delle sanzioni amministrative.

Il discorso è molto ampio, ma in questo articolo di approfondimento abbiamo deciso di approfondire una questione diversa: metterti nella condizione di verificare che la multa che hai regolarmente pagato sia stata cancellata dai sistemi amministrativi e fiscali affinché tu possa dormire sonni tranquilli.

Ai tempi di Equitalia troppi cittadini si ritrovarono a essere costretti a pagare due volte le stesse multe a causa di un sistema evidentemente impazzito: non a caso si parlò del caso di cartelle e multe pazze

Chi incassa i soldi delle multe?

Ti sei mai posto la domanda “A chi vanno i soldi delle multe stradali”? La risposta è molto semplice e la spiegazione arriva dagli articoli 208 e 142 del Codice della Strada, che determina come l’incasso venga stabilito a seconda di chi eleva la multa.

Se la multa viene elevata da un funzionario dello Stato, che può essere un poliziotto o altro funzionario statale, ecco che l’importo viene incassato dalle casse del Tesoro.

Nel caso in cui la multa sia stata elevata dal vigile urbano o da altri funzionari che operano per enti regionali o provinciali, allora le somme sono incamerate dal Comune, dalla Provincia o dalla Regione.

Come dovrebbe essere impiegato il denaro raccolto attraverso le sanzioni elevate per la violazione delle regole contenute nel Codice stradale?

Se a incassare è lo Stato, ecco la ripartizione prevista:

  • fino all’80% delle entrate annue la somma deve essere devoluta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ispettorato Generale per la Sicurezza Stradale, per permettere lo sviluppo di studi e ricerche per creare maggiore sicurezza sulle strade nazionali;
  • una quota fino al 20% delle entrate annue è riservata al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – Dipartimento per i Trasporti Terrestri affinché possa trovare soluzioni utili alla sicurezza dei veicoli circolanti;
  • fino al 7,5% delle entrate annue è dedicata al Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per i servizi per il territorio, per sviluppare progetti di formazione per la scuola pubblica e privata sull’educazione stradale ma anche per l’organizzazione dei corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori.

Se invece a incassare le multe sono altri enti territoriali, le quote incamerate dovrebbero essere messe a disposizione per l’installazione e manutenzione della segnaletica stradale, per la manutenzione delle strade e per le attività di controllo e sicurezza.

Questo è quanto si legge sulla carta, sappiamo però che a causa dei bilanci non sempre attivi, questo denaro viene spesso utilizzato per far fronte alle carenze finanziarie sia a livello locale sia nazionale. Inoltre, le somme incassate dallo Stato possono anche essere incamerate in parte dal Ministero dell’Economia se le somme eccedono le percentuali necessarie a coprire le varie esigenze.

Multe: tutte le opzioni di pagamento

Anche grazie al processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, le multe possono essere pagate attraverso diverse modalità:

  • sul sito internet del Comune di residenza se la sanzione è stata notificata dalla Polizia Municipale;
  • recandosi presso gli uffici della Polizia Municipale;
  • tramite il proprio home banking;
  • tramite le App IO oppure Satispay;
  • sul sito di Poste Italiane;
  • presso le tabaccherie o i centri Sisal.

Quando si paga online o ci si reca presso le sedi che permettono il pagamento delle multe, è molto importante conservare la ricevuta dell’avvenuto pagamento.

Nel caso tu abbia deciso per una delle soluzioni online, conservane una copia sul PC ma procedi anche con la stampa cartacea e custodisci la ricevuta in una cartella dedicata. In caso di controversie potrai dimostrare l’avvenuto pagamento.

Passiamo ora alla verifica della propria situazione quando hai la certezza di aver pagato una o più multe e magari vuoi controllare che tutto sia a posto per non rischiare che ti venga ingiunto il pagamento di sanzioni che hai già pagato.

Cosa fare dopo che hai pagato una multa

Quando esegui il pagamento di una multa per sanzioni collegate al Codice della Strada, non aspettarti che essa venga immediatamente cancellata dai sistemi informatici.

Ogni giorno milioni di contribuenti fanno pagamenti in favore degli enti e dello Stato, è quindi normale che la registrazione contabile necessiti di un po’ di tempo per essere elaborata.

A questo punto, è necessario che tu sappia come verificare se la tua situazione debitoria sia stata presa in carico e che le multe che hai pagato siano state doverosamente cancellate dai sistemi informatici e quindi dai database che contengono le sanzioni amministrative in attesa di essere pagate. Essi sono pubblici e i cittadini possono accedervi.

Rammenta sempre le differenti regole che hai letto nei paragrafi precedenti: chi ha fatto le multe? Lo Stato attraverso uno dei suoi funzionari o gli enti locali tramite la Polizia Municipale?

E’ il primo elemento utile per poter procedere con la verifica.

Multe pagate a un ente locale

Nel caso in cui la sanzione amministrativa che hai già pagato sia stata elevata dal tuo Comune o da un altro in cui ti trovavi, potrai effettuare una verifica anche accedendo alla piattaforma web istituzionale dell’ente in questione. Lo troverai facilmente attraverso un motore di ricerca.

Trovato il sito web di riferimento, per accedere ai servizi online per i cittadini è sufficiente essere in possesso di uno SPID oppure della CIE o della Carta Nazionale dei Servizi. Dopo aver effettuato l’accesso potrai entrare nell’area predisposta per le sanzioni amministrative: li troverai la tua situazione. Non è aggiornata?

Puoi procedere con una segnalazione di avvenuto pagamento via PEC, oppure puoi recarti presso gli uffici preposti portando con te la prova del fatto che hai regolarmente pagato la sanzione e chiederne la cancellazione.

BUONO A SAPERSI: troverai le PEC a cui inoltrare la tua segnalazione alla sezione contatti del sito dell’ente di riferimento. Puoi utilizzare la Posta Elettronica Certfiicata come metodo di contatto se a tua volta sei titolare di una PEC. Essa ha la stessa valenza della tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno.

Multe pagate tramite cartella esattoriale

Se invece le sanzioni amministrative per cui hai effettuato il pagamento erano state già tramutate in cartelle esattoriali, dovrai accedere alla piattaforma online di Agenzia delle Entrate riscossione tramite SPID o CIE e verificare che esse siano state cancellate dal sistema.

La cartella appare ancora come “da pagare”? Contatta il centro di assistenza di Agenzia delle Entrate Riscossione scegliendo tra le diverse soluzioni di contatto:

  • assistenza online: accedi alla sezione assistenza contribuenti e segui le istruzioni per inoltrare la tua segnalazione
  • assistenza telefonica: digita il numero unico 06 0101 per parlare con un operatore del servizio contribuenti e segnalare il fatto che la cartella è stata pagata ma appare ancora sul tuo profilo contribuente. Gli orari di apertura del servizio con risposta dell’operatore sono dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:00 alle ore 18:00.

Comunica la situazione e metti eventualmente a disposizione la prova dell’avvenuto pagamento per chiedere la cancellazione della cartella esattoriale dai sistemi informatici e dalla tua posizione di contribuente, spiegando che vuoi evitare che si possa creare un disguido e che tu possa ricevere nuovamente la richiesta di pagamento di ciò che hai già onorato.

Conclusioni

Il sistema amministrativo delle delle multe stradali è alquanto complesso. Ogni giorno milioni di contribuenti si trovano nella condizione di dover provare l’avvenuto pagamento di una sanzione che gli era stata elevata a causa delle tante norme contenute nel Codice della Strada.

Per evitare problemi, in special modo quando si è già versato quanto dovuto, è sempre meglio non far cadere nel dimenticatoio certe questioni: pagare se si è incorsi in un illecito stradale è giusto, lo è meno dover scoprire in ritardo che il sistema ha avuto qualche problema o un grave ritardo nella cancellazione del tuo nominativo dalle liste dei debitori.

Ti è mai accaduto di ricevere la richiesta di pagamento di una o più multe che avevi già pagato? Hai controllato la tua situazione per verificare che chi di dovere cancelli dalle liste le sanzioni già pagate? Se ti va di raccontarci la tua esperienza scrivici compilando il modulo online Storie di consumatori.

Saremo lieti di pubblicare la tua vicenda per dar modo ai nostri lettori di apprendere altre informazioni utili sul tema che abbiamo trattato in questo articolo di approfondimento.

Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.
Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità
Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog.
Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it
Sociologa
Esperta di comunicazione
Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto
I suoi libri sono in vendita su Amazon

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