Tempi bui, non solo per le popolazioni del mondo, costrette a subire una crisi economica senza pari, che continua ad abbattere la capacità economica delle famiglie, ma anche per molti settori aziendali, tra cui quello aereonavale commerciale.
In questo periodo, è assurta agli onori – o disonori – delle cronache internazionali, il crack della AirBerlin, la cui denominazione esatta è Air Berlin PLC & Co. Luftverkehrs KG, ed è, o meglio era, la seconda compagnia aerea tedesca.
Mala gestione economica, tagli costanti alla flotta e derivanti da politiche economiche sbagliate, insomma: c’è un po’ di tutto nel fallimento annunciato di quest’azienda. D’altronde, anche l’avvento di Etihad, che ha tentato di salvare la situazione investendo sul salvataggio aziendale con un prestito di circa 2 miliardi di euro per cercare di dare ossigeno all’asfittica gestione di AirBerlin non è servito a nulla, motivo per cui la potente compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti ha preferito defilarsi. Troppo alti i rischi.
In questo articolo parliamo di:
I piloti di AirBerlin si mettono in malattia e lasciano a terra i viaggiatori
In una situazione che definire caotica è poco, è necessario prendere in considerazione non solo l’assetto economico dell’azienda, ma anche – e soprattutto – i risvolti che questo crack ha sui dipendenti e sui viaggiatori.
Recentemente infatti, 220 piloti della AirBerlin, piuttosto che entrare in sciopero hanno pensato bene di mettersi in malattia, senza alcun tipo di preavviso, causando l’improvvisa cancellazione di altrettanti 220 voli, tra breve, medio e lungo raggio.
Ciò ha determinato il caos totale dal momento che i passeggeri che avevano diritto alla tratta aerea acquistata, sono rimasti a terra. Ma non basta: la cancellazione dei voli, i ritardi costanti che si stanno continuando a registrare, stanno provocando all’azienda perdite consistenti, che si aggiungono ai bilanci ormai al limite del fallimento totale.
Ogni giorno in cui si registrano cancellazioni e ritardi, costa alla AirBerlin la notevole cifra di 5 milioni di euro.
Però, al di là dei disagi provocati ai viaggiatori, è necessario anche riflettere sulle ragioni del comportamento dei piloti, che non ci stanno a non avere alcun tipo di garanzia sul proprio futuro professionale. Come dargli torto?
Clienti a terra: come chiedere il rimborso del biglietto
Se siete stati lasciati a terra a causa degli scioperi operati dalla forza lavoro di AirBerlin, è già un guaio. Un viaggio fallito, magari sapendolo a poche ore dalla partenza, sia esso di lavoro o diporto, rovina non solo la giornata, ma spesso, un impegno professionale o un’intera vacanza.
Cosa si può fare?
Nel documento relativo ai termini e condizioni contrattuali di AirBerlin, si legge a pagina 33:
4.6.2 Cancellazioni
4.6.2.1 La Compagnia Aerea è autorizzata a cancellare, interrompere, deviare, posporre o ritardare senza preavviso i voli o l’ulteriore diritto di trasporto o le prenotazioni dei posti sui voli e stabilire l’esecuzione dei decolli e degli atterraggi, senza alcuna responsabilità, ad eccezione del rimborso, in conformità all’articolo 5.2 (Rimborso per legge), della tariffa di volo e della tariffa relativa ai bagagli per le tratte inutilizzate del Biglietto nel caso in cui risultasse opportuno:
- a) A causa di eventuali situazioni oltre il proprio controllo (includendo, ma non limitandosi a: condizioni meteorologiche, cause di forza maggiore, scioperi, rivolte, tumulti civili, embargo, guerre, ostilità, disordini o condizioni internazionali instabili) reali, minacciate o riportate o a causa di eventuali ritardi, richieste, condizioni, circostanze o requisiti dovuti, direttamente o indirettamente da tale fatto, oppure
- b) a causa di fatti impossibili da prevedere, attesi o previsti, oppure
- c) a causa di questioni governative, regolamenti, richieste o requisiti, oppure
- d) a causa di mancanza di manodopera, carburante o installazioni o difficoltà legate alla manodopera o al vettore o altro.
Da ciò si evince chiaramente che, in qualsiasi caso il viaggiatore che non sia potuto partire per cause “eccezionali” e derivanti anche da ragioni aziendali, ha diritto al rimborso del biglietto, tanto che, lo scorso Luglio, l’azienda è stata costretta a rimborsare la clientela per ben 10 milioni di euro.
AirBerlin: come chiedere il rimborso
Considerando la situazione generale di AirBerlin, l’unico consiglio coerente che si può dare a un cliente di AirBerlin lasciato a terra dalla compagnia aerea a causa dei disordini generati dal crack, è quello di rivolgersi a un’associazione a tutela dei diritti dei consumatori, come ad esempio il Codacons, particolarmente attiva proprio sul fronte dei rapporti tra consumatori, aziende ed istituzioni.
Recarsi presso una delle sedi locali dell’associazione ed esporre la problematica subita. Meglio ancora se a chiedere il rimborso o persino un risarcimento dei danni subiti, ci si presenta in gruppo: il tal caso, si può delineare la possibilità di attivare una Class Action, dagli effetti sicuramente più forti rispetto a un’azione individuale.
Buonasera, io insieme a tre miei amici, sono uno dei tanti passeggeri lasciati a terra su una tratta a lungo raggio…..!!!! Spero vivamente che la compagnia ci rimborsi tutti!!!! Daremo sicuramente l incarico al Codacon.
Buonasera, ci auguriamo che possiate risolvere. Se le fa piacere, ci faccia conoscere la sua esperienza e la pubblicheremo nella sezione “Storie di consumatori”
Un cordiale saluto
Emilia Urso Anfuso
Io e la mia famiglia siamo stati truffati non solo dalla compagnia tedesca ma anche dall’agenzia viaggi perché abbiamo fatto i biglietti per la Svizzera metà Settembre e l’air berlin era già fallita dal 16 Agosto.
Buonasera Mauro, che brutta storia!
Se riuscisse a mettersi in contatto con altre persone che hanno subito lo stesso danno, potreste organizzare una Class Action: in questo articolo troverà tutte le informazioni utili: https://consumatori.blog/class-action-italia/
Ha comunque provato a chiedere il rimborso dei biglietti?
Un cordiale saluto
Dire che sono stato raggirato è poco, ritengo che sia stata fatta, nei miei confronti, una truffa vera e propria da Airberlin e Niki scoperta solo oggi.
Il 30 ottobre ho effettuato una prenotazione e ricevuto conferma da airberlin del volo di A/R Vienna Catania.
Con una mail, in pari data, mi confermano ed inviano l’Invoice-booking per la prenotazione WLXCWR.
E’ seguita una corrispondenza in data 17 novembre, 20 novembre e 4 dicembre tutte con oggetto modifica del volo e della prenotazione, fino al 8 dicembre che comunicavano a Niki service team le mie lamentele e modificavano ulteriormente le tare e gli orari del volo.
Perfino Niki service mi risponde dicendosi addolorata del fatto che non c’erano volo nelle date da me prenotate.
Ma se l’airberlin era fallita già in agosto perché a novembre e dicembre continua a pubblicizzare i suoi voli e riscuotere le somme dai passeggeri? Perché continua a scrivere e rispondere alle e-mail come airberlin?
Questa come si chiama? Truffa o altro????
Buonasera Salvatore.
Per la precisione, la procedura di fallimento è iniziata lo scorso Novembre
A parte ciò, come ho suggerito alla fine di questo articolo, l’unico metodo da valutare per chi, come lei, ha subito tutto questo, è rivolgersi a un’associazione a tutela dei consumatori
Ci faccia sapere
Un cordiale saluto
Siamo una famiglia a cui hanno annullato il volo programmato per capodanno con un danno legato, non solo psicologico, ma anche economico visto che abbiamo dovuto rimediare ed acquistare a pochi giorni dalla partenza un esosissimo volo con un’altra compagnia tedesca che ci ha servito una polpetta avvelenata che abbiamo dovuto ingoiare
Quindi vorrei che la compagnia nel limite della procedura fallimentare a cui è sottoposta non solo rimborsi il costo dei due biglietti ma paghi i danni
Se mi indirizzate verso qualcuno che stà unendo le pratiche e dimostri di avere delle concrete possibilità di ottenimento del risarcimento ve ne sarei grato
Saluti
Salve Carmelo, non abbiamo conoscenza diretta di gruppi di viaggiatori che si siano uniti in una Class Action contro la vicenda Airberlin.
L’unico metodo per avviare un procedimento, a mio parere, è quello di rivolgersi a una delle associazioni nazionali a difesa dei diritti dei consumatori, come ad esempio il Codacons – come ho scritto in questo articolo.
Se conosce altre persone che hanno subito problemi simili, potreste voi stessi unirvi in una Class Action affidandovi a un’associazione nazionale.
Purtroppo, la situazione di Airberlin è degenerata rapidamente, e ciò ha comportato molte situazioni come la vostra
Ci faccia sapere
Cordialità
Io e la mia famiglia ancora aspettiamo.
Pagati 4500 euro a giugno 2017 e Lasciati a piedi.
Ripreso dei biglietti da 4000 euro.
Una vacanza costata 10mila euro e sono stata calcolata dall avvocato solo per compilare un formulario e mai piu sentito nulla.
Non faranno nulla per il consumatore purtroppo…fossi stata io a dovergli quei soldi…