Lo attendevano in molti, dopo che l’INPS aveva annunciato che, sul sito istituzionale, sarebbe stato integrata una funzione in grado di verificare, inserendo i dati reddituali e patrimoniali, se si rientra tra i beneficiari del reddito di cittadinanza – e della pensione di cittadinanza – e in quale misura.
Si tratta del cosiddetto simulatore online, e consente a coloro che ancora non hanno fatto richiesta del sussidio economico, di comprendere meglio di cosa si stia parlando e se è conveniente richiedere di rientrare nella rosa dei beneficiari.
In molti tra coloro che per primi presentarono la richiesta, ricorrendo ai servizi di CAF e patronati, sono rimasti delusi a causa degli importi con cui le card elettroniche sono state ricaricate. Non è un errore. È infatti necessario ricordare che i famosi 780 euro, sbandierati per mesi, non sono assegnati a tutti in maniera indiscriminata.
Durante il calcolo che viene effettuato, infatti, vengono detratti eventuali altri sussidi o sostegni economici che sono già assegnati al nucleo familiare. Se è vero che è un cittadino a chiedere di poter accedere al reddito di cittadinanza, è al nucleo familiare che viene semmai concesso. E se all’interno del nucleo familiare, per fare un semplice esempio, c’è una persona a cui è stato assegnato un assegno di invalidità o di altra natura, ecco che quell’importo verrà detratto dalla cifra massima del reddito di cittadinanza.
Ora vediamo di comprendere come utilizzare questo strumento online messo a disposizione dall’INPS.
Simulatore online del reddito di cittadinanza: come si usa
È finalmente disponibile online, per tutti i cittadini, il simulatore per verificare sia se si è in possesso dei requisiti per accedere a questo sussidio economico, sia per comprendere – in caso di risposta affermativa – l’entità della somma mensile.
In un primo momento, questo strumento è stato realizzato per uso interno: serviva, fondamentalmente, ai funzionari INPS per impostare i calcoli necessari durante l’iter di approvazione o diniego delle domande.
Poi l’Ente ha deciso di rilasciarlo pubblicamente, per permettere in maniera autonoma, ai cittadini, di poter verificare preventivamente se è il caso o meno di inoltrare la domanda.
Il funzionamento è abbastanza semplice, ed esistono due tipologie di simulazione: la prima, utilizzando i dati ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente – la seconda utilizzando la cosiddetta DSU – la Dichiarazione Sostitutiva Unica – che si usa anche per richiedere l’ISEE.
Per accedere al simulatore e si è in possesso del modello ISEE, non è necessario essere registrati alla piattaforma INPS: l’accesso è pubblico, e basta cliccare sul link simulatore del reddito di cittadinanza.
La compilazione presuppone l’inserimento della composizione del nucleo familiare, eventuali familiari disabili e di che grado – se autosufficienti o meno – la tipologia di abitazione, se di proprietà o in affitto e via via, altre informazioni relative ad altri introiti.
Alla fine, cliccando sul pulsante che si trova in fondo alla pagina, quello con su scritto “simula i requisiti economici basati sull’ISEE e il beneficio del reddito di cittadinanza” – si otterrà come risultato il dato desiderato: la conferma, o meno, del diritto a rientrare tra i beneficiari e l’importo che si andrebbe a prendere mensilmente.
Pensione di cittadinanza: il simulatore
Anche per coloro che desiderano verificare di avere le caratteristiche richieste per rientrare tra i beneficiari della pensione di cittadinanza, dedicata a coloro che percepiscono le pensioni più basse e hanno redditi minimi, è possibile utilizzare il simulatore.
In questo caso, la sezione a cui accedere è questa: simulatore della pensione di cittadinanza.
I dati da inserire sono, praticamente, gli stessi del simulatore precedente.
Se non si riesce a estrapolare i dati reddituali e patrimoniali dall’ISEE, meglio farsi assistere da un consulente di un patronato o di un CAF.
ATTENZIONE: il simulatore è accessibile liberamente solo per chi è in possesso dell’ISEE. Se, invece, si dispone solo della DSU, è necessario accedere coi dati di login o attraverso uno dei servizi di identità digitale.
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