Viaggiare in aereo: quando e come si ottiene un rimborso del biglietto

Hai mai riflettuto sul numero dei passeggeri che transitano per via aerea in Italia ogni anno? Grazie alle analisi degli specialisti che si occupano di statistica, è possibile scoprire anche questo dato.

Per ciò che riguarda l’anno 2022, l’analisi realizzata da Assaeroporti ha fatto emergere che la situazione è tornata essere quella di prima dell’avvento della pandemia da COVID-19, quindi con volumi davvero impressionanti e pari a 164,6 milioni di passeggeri.

Prova ora a immaginare con un simile volume annuale di traffico di passeggeri, quante volte può capitare che, per varie ragioni, si debba ricorrere alla richiesta di rimborso del biglietto aereo.

Le situazioni che generano il diritto al rimborso dei biglietti aerei sono diverse, così come altre, invece, non determinano questo diritto. A volte i viaggiatori ritengono di poter avere indietro i soldi spesi per il loro viaggio, per poi scoprire che non è così…

Ecco perché è sempre molto importante essere informati prima di partire, così da essere consapevoli di ogni aspetto del viaggio che si va ad affrontare per non trovarsi, dopo, nella situazione di non sapere cosa fare e se è il caso di fare qualcosa se, per esempio, si è rimasti a terra con il biglietto non utilizzato.

In considerazione delle tante richieste che giungono in redazione da parte dei lettori anche su questo tema, ecco trovata la soluzione: questo articolo di approfondimento che affronta l’argomento dei rimborsi dei biglietti aerei, per farti scoprire quando si ha diritto e quando no, come procedere per inoltrare la richiesta di rimborso alle varie compagnie aeree e altre informazioni utili.

Rimborso del biglietto aereo: cosa dice la Commissione Europea

Non sempre si ha diritto al rimborso del costo del biglietto aereo e delle tasse aeroportuali, ed è importante capire meglio quali sono i casi e i meccanismi che rendono possibile inoltrare alla compagnia aerea la richiesta di rimborso.

In generale, il rimborso si ottiene quando non si può viaggiare a causa di motivi dipendenti dalla compagnia aerea.

Per consentire ai viaggiatori dell’Unione Europea di viaggiare in aereo in maniera da essere tutelati da eventuali problemi che possono presentarsi nel rapporto tra viaggiatore e compagnie aeree della UE, da anni vengono varati speciali regolamenti che mettono nero su bianco determinate normative e regole a tutela dei consumatori ma anche delle compagnie di volo.

E’ possibile leggere le norme in vigore accedendo dal seguente link al Regolamento (CE) 261/2004 redatto dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo, che contiene le “regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e che abroga il regolamento (CEE) 295/91“.

Da notare come, a partire dal 1° Gennaio del 2021, le stesse regole non si appliccano più ai passeggeri dei voli in partenza dal Regno Unito verso gli altri paesi della UE in caso di cancellazione o ritardo del volo a causa di motivi tecnici o comunque dipendenti dalle compagnie aeree se si viaggia con un vettore del Regno Unito o di una nazione extra europea. Questo regolamento è stato varato in virtù della Brexit.

Rimborso per voli cancellati, in ritardo o overbooking

Come hai potuto constatare, anche per ciò che riguarda una richiesta di rimborso di un biglietto aereo è necessario conoscere i regolamenti e i casi specifici.

Innanzitutto, vanno considerate le situazioni caso per caso: quali sono i motivi per cui non si è usufruito del viaggio aereo? Si tratta di una condizione provocata dalla compagnia aerea oppure si è deciso, per motivi personali di non partire?

Per farti comprendere meglio e fare chiarezza, di seguito troverai le situazioni dipendenti dalla compagnia aerea che ti mettono nella condizione di poter procedere con la richiesta di rimborso del biglietto aereo:

  • volo cancellato;
  • volo in ritardo;
  • overbooking;
  • imbarco negato.

Per ciò che concerne i primi due casi, il volo cancellato o in ritardo, essi seguono uno specifico regolamento che può dare diritto a un risarcimento a seconda delle tempistiche di comunicazione da parte della compagnia aerea. Nei prossimi paragrafi scoprirai anche queste informazioni.

L’overbooking è una pratica che viene a volte utilizzata da alcune compagnie aeree, considerata molto scorretta, che consiste nella vendita di un maggior numero di biglietti rispetto ai posti disponibili sull’aereo.

Questo metodo è anche denominato sovraesposizione e viene utilizzato per garantire che l’aereo parta a pieno carico ed è un metodo che nasce dalla considerazione che alcuni passeggeri possano rinunciare al viaggio poco prima della partenza.

Ciò avvantaggia le compagnie aeree ma non i malcapitati viaggiatori che possono trovarsi a dover rimanere a terra a causa di un errato calcolo dei posti realmente disponibili al momento dell’imbarco.

Rimborso totale, rimborso parziale e risarcimento

Passiamo ora a un altro importante tema: quello relativo alle distinzioni tra rimborso totale, rimborso parziale e risarcimento.

In termini generali:

  • un rimborso si ottiene quando non si è potuto usufruire di un servizio o non si è ricevuto un prodotto e la causa non è dipendente dalla propria volontà;
  • Il risarcimento consiste nel riconoscimento di una somma dovuta per un danno subito.

A sua volta e a seconda dei casi, il rimborso può essere totale o parziale. Per ciò che concerne invece il risarcimento, esso viene valutato a seconda della situazione e seguendo determinate regole.

Nei paragrafi che seguono scoprirai tutte le informazioni relative al diritto di ottenimento di un rimborso totale o parziale e quando si ha diritto a ottenere un risarcimento.

Diritto a ottenere un rimborso totale del biglietto aereo

A questo punto, ti starai chiedendo quali sono i casi in cui puoi ottenere il rimborso totale del biglietto aereo. Di seguito trovi l’elenco completo delle situazioni che ti permettono di inoltrare questa richiesta e di ottenere l’intera somma che hai pagato:

  • quando il volo registra un ritardo superiore alle 5 ore;
  • quando la compagnia aerea cancella un volo ma non te lo comunica o te lo comunica con meno di 2 settimane di anticipo;
  • se la compagnia non ti fa imbarcare a causa di overbooking e tu non accetti la soluzione alternativa;
  • in caso di problemi gravi di natura personale – come per esempio un lutto grave – ma che devono essere certificati alla compagnia attraverso la documentazione che attesta la situazione.

Se il tuo caso rientra in uno dei quelli che hai trovato elencati nella lista, allora potrai contattare il centro di assistenza della compagnia aerea e inoltrare la tua richiesta di rimborso totale alla compagnia aerea. Oltre al prezzo del biglietto vengono rimborsate anche le tasse aeroportuali.

Come avviene il rimborso del biglietto aereo

Nei casi descritti nel paragrafo precedente, è possibile ottenere il rimborso quasi immediato del costo del biglietto, senza dover procedere all’inoltro di una formale richiesta.

E’ il caso della mancata o tardiva comunicazione della cancellazione di un volo: sia nel caso in cui il consumatore accetti o nel caso in cui non accetti la soluzione di viaggio alternativa, la compagnia è chiamata a effettuare il rimborso del costo del biglietto.

La somma può essere erogata sul conto corrente del viaggiatore, sulla carta di credito che ha usato per pagare il biglietto e, in alcuni casi, certe compagnie aeree possono proporre anche un voucher per un futuro viaggio aereo che il consumatore ha diritto di accettare o meno.

Rimborso parziale: in quali casi

Il rimborso del biglietto aereo diventa parziale se, per esempio, il volo registra un ritardo superiore alle 5 ore oppure viene cancellato ma la compagnia di volo non ti ha comunicato nulla o lo ha fatto in ritardo, però tu accetti una soluzione alternativa.

In casi simili, se quindi decidi comunque di partire, potrai chiedere un rimborso parziale. Più avanti scoprirai anche come procedere con la richiesta di rimborso.

Entità dei rimborsi del biglietto aereo

Secondo le normative contenute all’interno del Regolamento (CE) 261/2004, ecco cosa si legge al suo interno in merito all’entità dei rimborsi e a come devono essere calcolati caso per caso:

  1. il 30% del prezzo del biglietto per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1500 km;
  2. il 50% del prezzo del biglietto per tutte le tratte aeree intra-comunitarie superiori a 1500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese tra 1500 e 3500 km;
  3. il 75% del prezzo per tutte le tratte aeree che non rientrano nei casi precedenti.

Generalmente il rimborso avviene entro 7 giorni dalla partenza programmata.

Risarcimento per volo cancellato o in ritardo

Ricorda che il risarcimento viene riconosciuto quando il ritardo o la cancellazione del volo causano disagi di una certa gravità.

Il risarcimento, a differenza del rimborso, scatta per esempio quando il volo ha un ritardo di almeno 3 ore, due in meno rispetto alle cinque ore necessarie per far scattare il diritto al rimborso.

Un paio di esempi tipici sono quelli delle vacanze perse o rovinate a causa della cancellazione del volo oppure del ritardo o ancora, quando queste situazioni imprevedibili per il passeggero creano un problema di lavoro, come la perdita della partecipazione a un convegno o a una serie di appuntamenti.

Il risarcimento viene calcolato secondo precise tabelle che prendono in considerazione diversi parametri come:

  • la distanza percorsa dal volo;
  • il numero di ore di ritardo;
  • l’eventuale cancellazione del volo.

Anche in questo caso, se pensi di rientrare nei casi in cui hai diritto al risarcimento, provvedi a comunicarlo quanto prima alla compagnia aerea.

Quando non si ha diritto al rimborso del biglietto aereo

Di seguito troverai i casi in cui – secondo quanto è stabilito dal Regolamento (CE) 261/2004 – una compagnia aerea non è tenuta a rimborsare i biglietti di viaggio:

  • instabilità politica del Governo di partenza/arrivo;
  • gravi problemi di tipo meteorologico;
  • problemi di sicurezza dovuti per esempio a rischi di attacco terroristico;
  • ogni circostanza ritenuta di tipo straordinario che non consente la partenza;
  • scioperi della forza lavoro degli aeroporti o degli addetti al controllo del traffico areo.

Come hai ben compreso, le suddette motivazioni sono tutte di origine non dipendente dalla compagnia di volo che, in tal caso, non deve quindi procedere con l’emissione dei rimborsi.

Rimborso e risarcimento: quando si possono ottenere entrambi

Fino a qui hai scoperto la differenza tra rimborso e risarcimento e quando hai diritto a chiedere di ottenere il rimborso totale o parziale del costo del biglietto e anche delle tasse aeroportuali.

Sappi che, in alcuni casi – come quando la compagnia aerea ti avverte in ritardo della cancellazione del volo oppure non te lo comunica – al rimborso del costo del biglietto si aggiunge il tuo diritto al risarcimento per il viaggio perso.

Per ottenere maggiori informazioni in tal senso, è meglio contattare la compagnia aerea attraverso il loro centro di assistenza clienti.

ATTENZIONE: in ogni caso, anche il diritto al risarcimento decade in presenza delle stesse motivazioni che non danno diritto al rimborso. Leggi l’elenco dei casi nel precedente paragrafo intitolato “Quando non si ha diritto al rimborso“.

Tempistiche per chiedere il rimborso del biglietto aereo

Secondo la normativa europea attualmente in vigore, si può chiedere il rimborso di un viaggio aereo non utilizzato per le cause che hai letto nei paragrafi precedenti, entro un periodo medio di 2 anni.

In alcuni casi, come per esempio l’Italia, questo periodo è esteso a 26 mesi, e periodi più lunghi di 24 mesi sono concessi in altri paesi membri dell’Unione Europea.

BUONO A SAPERSI: tutte le informazioni che hai letto in questo approfondimento si riferiscono ai voli aerei all’interno del territorio dell’Unione Europea.

Conclusioni

Ti è già capitato di dover chiedere il rimborso del biglietto aereo oppure stavi cercando informazioni al riguardo perché pensi di averne diritto?

Ogni giorno si possono verificare situazioni che non permettono ai viaggiatori di partire. Non a caso i regolamenti europei sono redatti per tutelare i consumatori che possono incontrare situazioni simili.

Se hai vissuto un’esperienza simile, ci piacerebbe che tu ce la raccontassi e che la rendessi pubblica per i nostri lettori. Prova a descriverla scrivendoci attraverso il modulo Storie di consumatori, oppure lascia un commento qui sotto.

Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.
Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità
Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog.
Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it
Sociologa
Esperta di comunicazione
Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto
I suoi libri sono in vendita su Amazon

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