Il governo Conte bis si è appena insediato, e molti cittadini – tra coloro che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza grazie alla misura varata dal precedente governo – hanno temuto di vedersi negare, d’improvviso, il sostegno economico mensile fortemente voluto dal M5S: il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza.
Nulla di tutto questo è accaduto: il reddito e la pensione di cittadinanza restano, e almeno per ora senza modifiche sostanziali.
Un punto, però, resta abbastanza confuso nella mente di molti, quello cioè relativo alle spese ammesse attraverso l’utilizzo della tesserina gialla. In un primo momento era stato dichiarato che le cosiddette “spese voluttuarie” non sarebbero state possibili.
Tra di esse, comparivano i giochi a premi tipo Gratta e Vinci, ma anche l’acquisto di giocattoli o di materiali tecnologici quali Smartphone e Tablet. In un secondo momento, dal Ministero dello Sviluppo Economico, è partita una comunicazione che ha, di fatto, modificato la prima regolamentazione in merito alle spese consentite, allargando la rosa dei prodotti acquistabili da chi, ogni mese, ottiene il sussidio.
Approfondiamo quindi questo tema, per comprendere meglio quali sono le spese consentite attraverso l’utilizzo della tessera magnetica ricevuta dopo l’assegnazione del reddito di cittadinanza.
In questo articolo parliamo di:
RdC: le spese ammesse
Le novità in tema di spese ammesse col reddito di cittadinanza, sono contenute nel decreto attuativo, approvato lo scorso 28 Maggio 2019.
La decisione è sorta per un motivo ben preciso: sostenere i consumi in una nazione che, ormai da anni, subisce gli effetti della crisi economica internazionale.
Ecco quindi la lista degli articoli che possono essere acquistati col reddito di cittadinanza, oltre ovviamente ai generi alimentari, a quelli per la pulizia della casa o al pagamento delle bollette dei servizi fondamentali:
- Cellulari
- Abbigliamento e accessori
- Libri
- Giocattoli
- Mobili
- Elettrodomestici anche di grandi dimensioni
- Acquisto di carburanti
- Servizi di manutenzione e riparazione tramite idraulici, elettricisti etc
- Farmaci e articoli sanitari
Anche i negozianti hanno tirato un sospiro di sollievo, in quanto possono garantirsi un maggior afflusso di clientela, che potrà così contribuire in qualche modo alla crescita economica della nazione.
Attenzione però, perché a parte gli articoli elencati altri restano assolutamente fuori dalla possibilità di essere acquistati perché fanno parte dei cosiddetti beni voluttuari. Troverai l’elenco nel paragrafo successivo.
Cosa non è possibile acquistare
Passiamo ora all’elenco degli articoli che non possono essere acquistati con il reddito di cittadinanza.
La lista è composta da diverse voci, tutte facenti parte di beni preziosi o voluttuari:
- Gioielli
- Giochi che prevedono vincite in denaro
- Antiquariato
- Accessori di lusso come pellicce o borse griffate
- Abbonamenti a servizi in streaming come Sky, Netflix e altri
La motivazione che non permette l’acquisto di questi beni è logica: se il cittadino versa in una situazione economica critica, va da se che le sue priorità non possono essere quelle di acquistare beni di valore. Cosa che oltretutto è resa impossibile, in alcuni casi, dal costo degli oggetti, di molto superiore alla cifra assegnata al cittadino e caricata mensilmente sulla carta di pagamento.
Conclusioni
Cosa ne pensi delle spese ammesse, e di quelle non ammesse, col reddito di cittadinanza? Hai un’esperienza da raccontare e vuoi farla conoscere ai nostri lettori? Scrivici, compilando il modulo online Storie di consumatori.
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