pensione di cittadinanza

Pensione di cittadinanza: a chi spetta, requisiti e importo mensile

Era una tra le misure più attese dopo il reddito di cittadinanza: la pensione di cittadinanza. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto. E’ quindi ora possibile spiegare nel dettaglio a chi spetta, i requisiti per inviare la domanda e l’importo mensile.

È questa una misura di sostegno al reddito per chi percepisce una pensione minima, ed è atta a sconfiggere – in qualche modo – lo stato di bisogno di molti italiani che in special modo a causa del perdurare della crisi economica e delle ristrettezze che essa comporta, si sono ritrovati a dover subire un abbattimento del potere di acquisto a fronte di nessun adeguamento della pensione mensile col crescere del costo della vita.

Di seguito ecco tutte le informazioni utili per chi desidera presentare la domanda ma non ha le idee chiare.

A chi spetta la pensione di cittadinanza

Iniziamo col comprendere chi sono i beneficiari della pensione di cittadinanza. Molta confusione è stata fatta negli ultimi mesi, che ha reso praticamente incomprensibile ai più le caratteristiche fondamentali di questa misura economica dedicata ai pensionati italiani.

Innanzitutto è bene chiarire che coloro che sono invalidi civili e percepiscono l’assegno mensile di sostegno al reddito – pari a circa 282,00 euro – non rientrano tra i beneficiari. Un fatto, questo, che ha fatto insorgere le associazioni di categoria e gli invalidi civili.

Peccato per gli invalidi civili che, avendo perso in molti casi buona parte della capacità lavorativa, si ritrovano in stato di povertà, in alcuni casi assoluta, e un aiuto a questa categoria sarebbe auspicabile. Ci auguriamo che qualcosa cambi e che cambi in fretta. Ne riparleremo.

In effetti, il decreto non nomina questa tipologia d’invalidi civili, ma solamente quei cittadini a cui sia stata riconosciuta l’invalidità civile, con tanto di assegno mensile, ma che abbiano superato il 67mo anno di età.

Requisiti per presentare la domanda

Tra i requisiti per rientrare nel diritto di presentare la domanda per ottenere la pensione di cittadinanza, c’è quello dell’età che – appunto – deve essere quella di entrata nello stato di pensionato sociale: 67 anni.

Esiste però un’opzione al fattore età: se nel nucleo familiare convive una persona in stato di disabilità grave, ecco che diviene nullo il requisito dei 67 anni compiuti.

La pensione di cittadinanza è dedicata esclusivamente ai cittadini italiani o a stranieri residenti in Italia da almeno 10 anni  di cui gli ultimi due anni in forma continuativa.

Ecco di seguito l’elenco dei requisiti:

  • Avere più di 67 anni ed essere titolari di pensione
  • Il requisito dell’età minima è nullo se nel nucleo familiare vive un disabile grave
  • I limiti di reddito sono così stabiliti: 9.360 euro per chi vive in una casa in affitto: 7.560 per chi vive in casa di proprietà
  • Non possedere un patrimonio immobiliare superiore ai 30.000 euro
  • Non possedere beni mobili che superino queste cifre: se si vive da soli, 6000 euro, aumentabili di +2000 euro per ogni componente familiare aggiuntivo e fino a un massimo di 10.000 euro; la cifra può essere incrementata di +1000 euro dal terzo figlio e di +5000 euro per ogni persona con grave disabilità che viva nel nucleo familiare

ATTENZIONE: tra i requisiti indispensabili è necessario sapere che non si deve essere acquistata un’auto nuova sopra i 1660 CV o una motocicletta nuova sopra i 250 CV nei sei mesi precedenti la richiesta.

Non rientra nemmeno chi avesse acquistato un’imbarcazione da diporto nei due anni precedenti.

In ogni caso, se si è titolari dei benefici della Legge 104, i limiti sopra esposti decadono.

Come presentare la domanda

Le domande possono essere presentate tramite CAF – Centro di Assistenza Fiscale – o presso gli uffici postali. È inoltre possibile inviare la domanda attraverso il portale del reddito di cittadinanza.

Pensione di cittadinanza: importo mensile

Tra le novità apportate al decreto, c’è quella – attesissima – che consente di ritirare l’intero importo in contanti. Inizialmente era stato dichiarato che, così come accade per il reddito di cittadinanza, l’importo mensile della pensione di cittadinanza sarebbe stato caricato su una tessera magnetica.

Nulla di tutto questo: grazie all’approvazione di un emendamento, chi lo desidera può ritirare l’importo recandosi presso la propria banca o ufficio postale.

L’importo è stato stabilito in 780 euro, e questo perché – come calcola annualmente l’Istat – è questa la soglia al di sotto della quale ci si trova in stato di povertà assoluta.

Ecco quindi che, se per esempio un pensionato che vive da solo in un appartamento in affitto percepisce 500 euro al mese, la sua pensione sarà integrata con un importo pari a 280 euro.

In altre situazioni la cifra cambia. Ma niente paura: il calcolo sarà fatto in base al proprio ISEE, il documento che certifica la situazione patrimoniale e reddituale.

ATTENZIONE: all’atto della realizzazione di questo articolo, pur essendo stata inserita la misura in Legge di Bilancio, potrebbero essere apportate modifiche da parte del Parlamento.

Segnaleremo eventuali modifiche e aggiornamenti.

Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.
Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità
Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog.
Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it
Sociologa
Esperta di comunicazione
Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto
I suoi libri sono in vendita su Amazon

2 commenti

  • Ma quale Pensione di Cittadinanza…
    Salve, sono da due mesi percettore di Pensione di Cittadinanza e quella ricevuta non è Pensione ma bensì Reddito di Cittadinanza. Dopo il fallito tentativo di prelevare più di 100 € alla Cassa Continua, alla richiesta di chiarimenti, mi è stato confermato da più operatori dell’Ufficio Postale che il software gestionale in loro dotazione è in grado di elaborare esclusivamente Redditi di Cittadinanza e la voce Pensione di Cittadinanza neanche compare nei manuali operativi.
    Dalle ricerche da me effettuate, risulterebbe che, benché nel D.L. 4/2019 come nella Circolare INPS 100/2019, sia contemplata la possibilità di accredito della PdC come le normali pensioni di anzianità, l Ministeri del Lavoro e dell’Economia avrebbero dovuto emanare un apposito decreto attuativo per la riscossione come le altre pensioni entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
    Le segnalazioni inviate sia all’INPS che ai Ministeri competenti non hanno avuto esito. Decine di migliaia di beneficiari sono dunque divenuti ostaggi di un provvedimento sociale rimarchevole ma francamente inconcepibile nella sua applicazione. Grazie. Cordiali saluti.

  • Gentile lettore,
    nel ringraziarla per il commento che ha scritto, le chiedo intanto una cosa: lei ha quindi raggiunto il 67mo anno di età? Oppure: all’interno del suo nucleo familiare c’è un componente disabile?

    A parte questo: le riporto il link di accesso alla pagina del sito INPS https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53209

    e quello relativo alla piattaforma del governo: https://www.redditodicittadinanza.gov.it/schede/dettaglio

    Sul tema dei decreti attuativi, invece, dovremmo aprire un capitolo a parte: come giornalista (lavoro anche per la stampa nazionale) ho più volte scritto pezzi che sollevano la questione dei decreti attuativi. L’Italia è sempre indietro su questo tema, ma ciò non significa sempre la non attuazione delle misure varate. E’ un tema complesso da svolgere in un commento su un sito di informazione.

    La informo che la PdC – Pensione di Cittadinanza – è regolarmente versata agli aventi diritto stando alle verifiche che effettuo sporadicamente sull’andamento di certe misure.

    In questo sito non trattiamo i temi con una linea editoriale che mira a sollevare le criticità eventuali, ma ci si limita a informare i consumatori e contribuenti su ciò che accade in Italia e su quali siano le norme, i bonus, e molto altro. Informazioni utili.

    Poi, per quanto riguarda i singoli casi, essi vanno valutati. In special modo quando si parla di erogazione di RdC o Pdc.

    Un cordiale saluto.

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