A febbraio di quest’anno sono passata da Telecom a Tiscali per il servizio voce e dati di casa.
Il modem Tiscali è stato installato il 25 febbraio e da quel momento il servizio telefono ed internet di Telecom è ovviamente cessato.
Come richiesto, tre giorno dopo ho spedito il modem Telecom all’indirizzo indicatomi dall’operatore.
Da allora Telecom: mi ha fatturato l’intero mese di marzo, ho contestato, ha emesso un parziale rimborso mai pervenuto, ha fatturato il noleggio modem anche ad aprile, di nuovo ho contestato inviando attestazione dell’avvenuta ricezione da parte loro il 3 marzo.
A luglio ho inviato segnalazione all’AGCOM con il “modulo D”, al momento senza riscontro.
Sempre a luglio mi è arrivata ulteriore fattura che addebita un’indennità di ritardato pagamento della fattura di marzo, in realtà pagata il giorno prima della scadenza, e il costo dell’invio della fattura per posta dopo che hanno reso le fatture online non consultabili.
Ho inviato ennesima mail di contestazione, la terza, ancora senza risposta. Gli importi di queste fatture pretestuose non mi vengono richiesti, evidentemente li scalano dal rimborso a me dovuto.
Considerate le mie ripetute comunicazioni sempre complete di documentazione a supporto, le dimensioni dell’azienda e quanto è avanzata oggi la tecnologia in termine di gestione dei dati, ritengo non si tratti di inefficienza ma di pratiche ambigue tese a rendere time consuming il cambio operatore e ad imporre di fatto ai clienti costi aggiuntivi ingiustificati.
E’ mia intenzione fare una seconda segnalazione ad AGCOM e chiedere conciliazione: al di là dell’esiguo valore economico, bisogna far conoscere e contestare queste pratiche perché cessino del tutto.
(Peraltro il precedente passaggio da Infostrada a Telecom era stato segnato da problemi simili, conclusi solo a seguito conciliazione davanti ad AGCOM).
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