Sono stata contattata telefonicamente da un operatore che si è detto appartenere alla compagnia di telecomunicazione TIM, il quale dopo avermi spiegato che la suddetta compagnia stava eseguendo dei lavori nella centralina di nostra pertinenza a seguito dei quali, avendo ancora un modem di tecnologia analogica, avremmo potuto riscontrare problemi di navigazione internet.
Dopo tale spiegazione, l’operatore mi ha illustrato una nuova offerta della TIM la quale, per i clienti datati come noi, si stava occupando di sostituire GRATUITAMENTE il modem analogico con un modem digitale.
L’operatore ha più volte ripetuto che il costo di oltre 200 euro del modem non ci sarebbe stato addebitato e che peraltro non avremmo pagato nemmeno la spedizione del prodotto.
Inoltre la sostituzione del modem analogico con quello digitale ci avrebbe permesso di ottenere un bonus in bolletta, riducendo ancor di più l’ammontare della fatturazione.
Dopo avermi elencato più volte le condizioni, ed aver sottolineato più volte quanto sopra dichiarato, mi ha sottoposto alla stesura di un contratto telefonico registrato.
Dopo circa 30 giorni, nella prima bolletta di fatturazione successiva alla sottoscrizione del contratto, mi sono stati addebitati 10,98 euro di spedizione del prodotto e 10 euro per le prime due mensilità di pagamento del prodotto “modem” che mi era stato definito assolutamente gratuito.
A seguito ho contattato il servizio clienti al n.187, il quale mi ha sottolineato come nonostante tali individui si presentino come operatori TIM, appartengano in realtà a società esterne per le quali non avrebbero risposto personalmente o a nome della società TIM.
Mi hanno pertanto invitato a presentare reclamo presso il n. 800 000 187, al quale non ho mai ricevuto alcuna risposta.
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