Istituita nel 2015, la NASpI – Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego – è una misura di sostegno al reddito dedicata a coloro che hanno perso il lavoro. Un tempo esisteva il cosiddetto “assegno di disoccupazione”, poi sostituito dalle ASpI e MiniASpI e recentemente modificato con questa che è, a tutti gli effetti, una indennità di disoccupazione ma che segue regole diverse.
Per poter usufruire di questa indennità però, è necessario rientrare in alcuni parametri, che in questo articolo vengono approfonditi.
In questo articolo parliamo di:
A chi si rivolge
Innanzitutto: a chi è dedicata la NASpI? Non a tutti coloro che non lavorano, ma – bensì – a coloro che hanno perso il lavoro e non per propria volontà. Significa che è una misura dedicata a chi ha perso il lavoro, ad esempio, perché l’attività presso il quale si lavorava ha chiuso i battenti, a patto che si lavorasse con regolare contratto di lavoro subordinato.
Diverse sono le categorie di lavoratori a cui è rivolta, di seguito la lista completa:
- Apprendisti
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative
- Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato
- Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni
Chi non ha diritto alla NASpI
Di contro, ecco le categorie di lavoratori che non hanno diritto alla NASpI:
- Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni
- Operai del settore agricolo a tempo determinato e indeterminato
- Lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa
- Lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato
- Lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità qualora non optino per la NASpI
ATTENZIONE: il lavoratore che rientri nei parametri richiesti e abbia diritto alla NASpI e che intende avviare un’attività in proprio, un’impresa individuale o acquisire quote di capitale sociale di una cooperativa, può chiedere che l’intero importo del trattamento economico sia corrisposto in un’unica soluzione.
Funzionamento
Vediamo ora in dettaglio il funzionamento della NASpi, che è un poco articolato per ciò che riguarda la domanda, i tempi e la corresponsione del sostegno economico:
- dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno successivo al licenziamento ma entro i termini di legge;
- dall’ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso, se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se viene presentata dopo l’ottavo giorno ma entro i termini di legge;
- dal trentottesimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda è presentata entro detto trentottesimo giorno. Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se viene presentata oltre il trentottesimo giorno successivo al licenziamento, ma entro i termini di legge.
ATTENZIONE: qualora il richiedente torni a lavorare nel corso degli otto giorni che seguono la cessazione del rapporto lavorativo, questo non dà luogo alla sospensione della prestazione, come descritto nell’articolo 9 del decreto legislativo n. 22/2015.
Cifre spettanti
Per i primi quattro mesi, i beneficiari percepiscono il 75% della retribuzione media mensile calcolata sugli ultimi quattro anni.
A partire dal quinto mese, ogni mese l’importo viene abbassato del 3%.
Il periodo di erogazione, mensile, durerà per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni di lavoro.
Come presentare la domanda
La domanda deve essere presentata all’INPS entro 68 giorni dal giorno della sospensione dell’attività lavorativa, o del periodo di maternità o malattia, e può essere inviata attraverso la piattaforma online dell’INPS.
Alternativamente, è possibile presentare l’istanza sia contattando il customer service telefonico dell’INPS al numero 803.164 – per chi chiama da rete fissa – oppure al numero 06 164 164 – per chi telefona da cellulare.
Infine, ci si può rivolgersi al CAF della propria zona di domicilio.
Conclusioni
Hai una storia da raccontare sul tema della NASpI e ti piacerebbe vederla pubblicata? Scrivici compilando il modulo che trovi al link: Storie di consumatori.
Pubblicheremo quelle più interessanti per tutti i nostri lettori.
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