Lo scorso giugno abbiamo affrontato il tema dell’arrivo in Italia, dell’operatore telefonico francese Iliad.
Troverete scritto “Free Mobile” ma è il nome utilizzato in Francia, mentre – probabilmente – il grande operatore francese, nel nostro paese opererà con la denominazione aziendale ILIAD.
Questa nuova presenza, è stata resa possibile dopo che si è realizzata la fusione di H3G con Wind, cosa che ha permesso la liberazione di antenne e frequenze, che hanno subito interessato l’azienda leader in Francia, e conosciuta per le tariffe e le promozioni dai costi davvero vantaggiosi.
Ma a che punto siamo? Innanzitutto, negli ultimi mesi Iliad ha iniziato a prendere possesso della rete, e ha anche cominciato a lavorare alla realizzazione dei call center: già pronti infatti, quattro call center dislocati sul territorio nazionale: uno a Roma, uno a Milano e due a Taranto.
In questo articolo parliamo di:
Iliad: in Primavera conosceremo l’offerta?
Si pensava che divenisse operativo da inizio 2018, ma i lavori necessitano di più tempo, e così dovremo attendere la Primavera prima di poter decidere se migrare dal nostro operatore telefonico attuale a questo francese.
Xavier Niel, l’imprenditore miliardario a capo di Iliad – pensa di poter prendere, in Italia, una fetta di mercato pari al 25% nei primi tre anni di gestione, una bella fetta, considerando ad esempio che TIM – il maggiore operatore telefonico italiano – ne detiene il 30% e, nel 2016, ha subito un calo pari allo 0,8%.
Iliad VS gli operatori telefonici italiani
Ovviamente, c’è preoccupazione nel settore della telefonia e dei servizi internet nazionali: l’avvento di Iliad, con le sue politiche a vantaggio della clientela e in un periodo storico non positivo dopo la vicenda della fatturazione a 28 giorni e dopo la legge varata dal governo che ha rimesso un poco le cose a posto, ma non sotto il punto di vista dei costi per la clientela: pur essendo stati obbligati a tornare alla fatturazione mensile infatti, gli operatori telefonici nazionali non ne vogliono sapere di rinunciare a quella fetta di proventi – pari a un +8,6% – che si sono garantiti per circa tre anni, e che ha consentito loro di mettere in tasca una “paghetta” di ben un miliardo di euro senza dover far nulla…
Addirittura, pur di non essere penalizzati – cosa paradossale – su un giochetto che aveva consentito loro di usurpare una mensilità aggiuntiva alla clientela, hanno deciso di “spalmare” la perdita aumentando le tariffe in maniera unilaterale, come sempre accade negli ultimi anni.
Cosa accadrà in Italia con l’avvento di Iliad?
La domanda nasce spontanea: cosa accadrà nel mondo della telefonia e dei servizi internet con l’arrivo di Iliad? Gli operatori telefonici nazionali – finalmente – per far concorrenza al colosso francese, rivedranno le loro politiche aziendali? Si tornerà a poter scegliere tra proposte concorrenziali, o resteranno fermi sulle loro posizioni dominanti?
Certo è che qualcosa dovrà accadere, considerando che Xavier Niel ha messo le mani su ben 7.766 torri wireless su tutto il territorio nazionale, grazie a un accordo stipulato con la spagnola Cellnex e che si parla di una tariffa unica, molto vantaggiosa per i clienti italiani.
Non ci resta che attendere gli sviluppi. Stay Tuned…
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