Come attivare e consultare il tuo Fascicolo Sanitario Elettronico

Il processo di digitalizzazione, ormai avviato da tempo anche in Italia, ha abbracciato anche il settore sanitario.

Grazie all’Agenda Digitale Europea lanciata tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del Terzo Millennio, in Europa si è iniziato a tracciare le linee guida delle politiche comunitarie dedicate a questo progetto.

L’Agenda Digitale contiene le indicazioni per raggiungere gli obiettivi e gli standard europei, e dal 2012, anno in cui è stato varato il Decreto Legge per il lancio nazionale del Fascicolo Sanitario Elettronico, (DL 179/2012, successivamente disciplinato attraverso l’approvazione del D.P.C.M. 178/2015 e più di recente dall’art. 11 del DL 34/2020 che ha apportato nuove modifiche) è operativo nel nostro paese.

In realtà di FSE si parla già da alcuni prima della sua approvazione legislativa. Anche il Garante Privacy ha lavorato, fin dal 2009, alla regolamentazione sul trattamento dei dati relativi al Fascicolo Sanitario Elettronico attraverso la pubblicazione delle linee guida pubblicate il 16 Luglio 2009.

Con il lancio a livello nazionale del Fascicolo Sanitario Elettronico è stato fatto un grande passo avanti verso un processo di semplificazione nel rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione in ambito medico-sanitario, che velocizza i tempi di diversi processi legati alla salute pubblica, e questo è stato reso possibile solo grazie all’avvento e alla diffusione delle nuove tecnologie digitali.

Oltre al risparmio di tempo, vi è quello economico, elemento non marginale.

Che cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico, a cosa serve, quali dati contiene, come si accede, quali sono le garanzie sulla privacy… per scoprire queste informazioni continua a leggere i prossimi paragrafi di approfondimento.

Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico

Si tratta di uno strumento che ha trasformato in formato digitale la storia sanitaria di ogni singolo cittadino. Attraverso il FSE si promuovono tre diversi obiettivi:

  • semplificare l’interazione tra i diversi specialisti del settore medico salitario
  • agevolare l’assistenza del paziente velocizzando la conoscenza della sua storia sanitaria
  • integrare le varie figure sanitarie anche tra diverse strutture tra strutture ospedaliere, cliniche private, RSA, istituti di terapia e di altro genere

Sulla base dei criteri fondamentali, si giunge alla conseguenza di migliorare tutta la sfera dei servizi medico sanitari, con particolare attenzione ai seguenti criteri:

  • la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione
  • la programmazione del sistema sanitario
  • la ricerca scientifica in campo epidemiologico e biomedico

In massima sintesi: aver creato questo ricco database digitale sanitario rende disponibile una quantità di dati che intervengono nello sviluppo di una migliore strategia e organizzazione del comparto sanitario nazionale.

Ovviamente il Fascicolo Sanitario Elettronico è privato e il suo accesso è limitato al cittadino e alle figure professionali che intervengono nel momento il cui vi è la necessità di alimentarlo con nuove informazioni e documenti.

A livello statistico, però, è prezioso poter analizzare, settorializzando i vari casi di patologia, i farmaci prescritti e la loro efficacia, gli interventi chirurgici e gli esiti post intervento e molto altro. Tutta questa mole di dati è un riscontro oggettivamente importante e che sostiene la ricerca medico scientifica migliorando i risultati nei confronti della salute della collettività.

A cosa serve il FSE

Ci si potrebbe porre una domanda: per quale motivo trasformare in formato digitale tutte le informazioni che riguardano la storia sanitaria? La risposta è alquanto semplice: per unificare le informazioni sulla salute, e renderle immediatamente disponibili al personale medico nel momento in cui si crea la necessità di consultazione.

E’ un po’ come aver creato un contenitore la cui posizione resta sempre allo stesso posto, e quindi si ha la certezza di trovare i documenti necessari quando vi è il bisogno di consultarli.

Un esempio tra tutti: si subisce un ricovero ospedaliero. Invece di dover cercare nei meandri degli archivi cartacei del Sistema Sanitario Nazionale le varie cartelle cliniche, o i dati cartacei registrati nell’agenda del medico di base, si accede immediatamente al Fascicolo Sanitario grazie al sistema digitalizzato.

L’accesso online permette peraltro l’interazione tra più medici che possono trovarsi anche in strutture sanitarie e in regioni diverse.

La velocità di apprendimento di dati e informazioni utili quando si deve trattare un paziente, ha fatto la grande differenza col metodo tradizionale precedente. Medici e specialisti ora hanno uno strumento completo, efficiente e di rapida consultazione. Questo semplifica la scelta delle cure, la valutazione dello stato di salute di un paziente prima di un intervento chirurgico, o prima di prescrivere un farmaco.

Il progetto integra e sostiene il programma di Sanità Digitale così come è stato indicato nell’Agenda Digitale Europea, e contribuisce, inoltre, a migliorare l’impatto economico per ciò che riguarda la spesa sanitaria nazionale.

Aver centralizzato le informazioni sanitarie dei pazienti, contribuisce a gestire meglio le pratiche sanitarie, gli acquisti di stock di farmaci, ma permette anche una più precisa programmazione dei ricoveri e degli interventi chirurgici.

ATTENZIONE: tutti i cittadini residenti in Italia fanno parte del sistema sanitario digitalizzato, bambini compresi. Di conseguenza anche i medici pediatri accedono alle informazioni contenute nel FSE e alimentano il dossier inserendo gli aggiornamenti.

Quali dati contiene il Fascicolo Sanitario

Per ciò che concerne i dati inseriti nel Fascicolo Sanitario Elettronico essi sono:

  • i dati identificativi dell’assistito: nome, cognome, codice fiscale
  • i referti medici
  • il dossier farmacologico del paziente
  • le lettere di dimissione ospedaliera
  • la sintesi del profilo sanitario
  • il consenso o l’eventuale diniego alla donazione di organi
  • i verbali di accesso al pronto soccorso

Un’area sintetica del fascicolo, denominata “Nucleo minimo“, contiene alcuni dati e documenti di immediata consultazione:

  • dati identificativi
  • referti medici
  • lettere di dimissione ospedaliera
  • verbali di pronto soccorso
  • profilo sanitario sintetico
  • il consenso o il diniego alla donazione di organi
  • il dossier farmaceutico

I dati facoltativi

Esistono poi una serie di dati, che sono facoltativi, che il cittadino può decidere di integrare a quelli descritti nel paragrafo precedente.

La lista dei dati facoltativi è la seguente:

  • piani di prescrizioni (specialistiche, farmaceutiche etc.)
  • prenotazioni (specialistiche, di ricovero e di altro genere)
  • cartelle cliniche
  • bilanci di salute
  • assistenza domiciliare: scheda, programma e cartella clinico‐assistenziale
  • piani diagnostico‐terapeutici
  • assistenza residenziale e semiresidenziale: scheda multidimensionale di valutazione
  • erogazione farmaci
  • vaccinazioni
  • prestazioni di assistenza specialistica
  • prestazioni di emergenza urgenza (118 e pronto soccorso)
  • prestazioni di assistenza ospedaliera in regime di ricovero
  • certificati medici
  • taccuino personale dell’assistito
  • relazioni relative alle prestazioni erogate dal servizio di continuità assistenziale
  • autocertificazioni
  • eventuale partecipazione a sperimentazioni cliniche
  • esenzioni sanitarie
  • prestazioni di assistenza protesica
  • dati a supporto delle attività di tele-monitoraggio
  • dati a supporto delle attività di gestione integrata dei percorsi diagnostico‐terapeutici
  • altri documenti rilevanti per i percorsi di cura dell’assistito

ATTENZIONE: non è obbligatorio l’inserimento dei suddetti dati, ma maggiori sono le informazioni che si rendino disponibili, maggiore è l’efficacia sull’utilizzo del dossier digitale sanitario.

Cos’è Il Piano Sanitario Sintetico

Per ciò che riguarda la sintesi del Profilo Sanitario Sintetico, anche denominato in lingua inglese Patient Summary, esso corrisponde a una sorta di carta di identità sanitaria del cittadino.

E’ la parte più importante del documento elettronico, e viene metodicamente aggiornata dal medico di base o dal pediatra di riferimento, e integrato dal personale sanitario durante un ricovero o al Pronto Soccorso.

Come si accede al Fascicolo Sanitario Elettronico

Il cittadino può accedere in qualsiasi momento al suo fascicolo digitale attraverso le piattaforme web regionali. Le modalità di accesso sono a scelta tra:

  • Tessera sanitaria fornita di microchip
  • Carta d’identità elettronica (CIE)
  • SPID

A partire dal primo gennaio 2021 per accedere alle piattaforme istituzionali è necessario essere forniti almeno di uno SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale – ma si può utilizzare anche la CIE – la Carta di Identità elettronica – o la Tessera Sanitaria con microchip, si possono utilizzare per entrare nella propria area personale.

Non esiste una piattaforma unica di accesso, perché ogni Regione fa utilizzare ai propri residenti la propria.

Anche il metodo di accesso può essere diverso a seconda del territorio di residenza, ma nelle pagine di ingresso alla sezione del FSE sono contenute tutte le informazioni necessarie ai cittadini.

Nel prossimo paragrafo troverai i link di accesso alle piattaforme regionali.

Le piattaforme regionali per accedere al FSE

La lista che segue è relativa ai link di accesso alle varie piattaforme regionali per poter gestire e visionare i dati e i documenti del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.

Per cosa è utile al cittadino

A questo punto, viene da chiedere: a parte l’utilità di concentrare in un unico contenitore digitale tutti i dati e i documenti sanitari del cittadino, immediatamente consultabili dal personale medico sanitario in caso di necessità, che tipo di utilizzo può farne il cittadino stesso?

Le possibilità sono diverse e anche in questo caso la digitalizzazione sostiene la rapidità di accesso e di ottenimento di documenti e dati che, in precedenza, presupponevano perdite di tempo con spostamenti per la città e file agli sportelli.

Ecco un condensato dell’utilità che il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta per il cittadino:

  • consultazione delle ricette mediche in formato elettronico
  • verifica dello stato vaccinale dei figli minorenni
  • verifica dello stato vaccinale per i nati dopo il 1990
  • gestione della prenotazione di visite specialistiche ed esami
  • verifica dello stato di esenzioni per invalidità o patologia
  • autocertificazione online per l’esenzione da reddito

La tutela della privacy

Molti cittadini si chiedono se il FSE è sicuro sotto il profilo della tutela della Privacy. Per rispondere a questo dubbio è necessario conoscere meglio la questione.

Nel momento in cui viene attivato il fascicolo digitale, cioè al primo accesso, il cittadino può decidere se concedere o meno il trattamento dei dati.

Cosa significa questo? Che in qualsiasi momento, accedendo autonomamente al proprio FSE, si può negare il consenso al trattamento dei dati, oppure decidere di consentire l’accesso solo ad alcuni di essi e a determinati documenti.

La scelta del cittadino resta anonima. Negando il consenso al trattamento dei dati si continua ad avere il diritto all’erogazione delle prestazioni mediche e sanitarie.

ATTENZIONE: la consultazione e l’integrazione di documenti e dati all’interno del fascicolo da parte del personale sanitario è permessa unicamente previo consenso espresso dall’assistito. In ogni caso vale il rispetto del segreto professionale da parte dei medici di rifermento, a meno che non ci si trovi in uno stato di emergenza sanitaria e che siano stati previste regole che sopprimano questa norma.

Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.
Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità
Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog.
Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it
Sociologa
Esperta di comunicazione
Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto
I suoi libri sono in vendita su Amazon

4 commenti

  • Capita giusto a fagiolo!
    Passare i dati all’agenzia delle entrate è una gravissima violazione della privacy. Anche per il fatto che l’inserimento nel fascicolo dei dati di vaccinazione rientra tra i dati volontari e non obbligatori.
    Quindi potrebbe essere doppia violazione sia l’inserimento stesso che il suo trasferimento ad altre persone e/o istituzioni che siano diverse da medici e/o istituzioni che abbiano a che fare con la salute del cittadino,
    Che tra l’altro hanno obbligo di riservatezza se non sbaglio.
    Dino Raro

    • Salve Dino, e grazie per il commento
      Il cittadino ha facoltà di scegliere se dare o meno il consenso, senza privarsi del diritto alle prestazioni sanitarie.

      Per ciò che riguarda il resto: dal 2020 molte cose sono cambiate in virtù della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. L’obbligo di riservatezza, per esempio, potrebbe – è solo un esempio generico il mio – decadere qualora il governo, di concerto col Ministero della Salute, valuti necessario per la sicurezza della popolazione varare misure che contraddicano, anche, le leggi in vigore anche in merito alla Privacy.

      Non a caso, stiamo assistendo ad alcune deroghe in tal senso.
      Un caro saluto

  • Come tutti gli articoli di Emilia Urso Anfuso anche quest’ultimo sull’utilizzo del Fascicolo Digitale Elettronico, è incredibilmente ricco di dati e informazioni di una esattezza, chiarezza e professionalità con cui, noi lettori, non siamo purtroppo più abituati a confrontarci spesso.
    Leggere I suoi articoli è ogni volta fonte di grande arricchimento culturale, spirituale ed umano; inoltre la sensazione che mi comunicano è quel benefico senso di sicurezza dovuto alla sua onestà intellettuale e all’approfondimento della ricerca di cui sono frutto.
    Ciò che più occorre alle persone in questi momenti o meglio un nostro sacrosanto diritto, recentemente calpestato e umiliato è quello di avere una informazione chiara, seriamente approfondita, onesta e comprensibile a tutti, come quella che ci offre questo fantastico giornale.
    La mia unica perplessità è in quale modo questi dati verranno utilizzati dal Fascicolo Digitale Europeo, visto che personalmente non mi fido più, affatto, delle istituzioni.

    • Grazie di cuore per il commento e l’apprezzamento al mio lavoro.

      Il tema dei dati personali è oggetto di dibattito a livello europeo e internazionale ormai da diversi anni.

      E’ però evidente che, se da un lato si tenta di tutelare la privacy dei cittadini e degli utenti del web attraverso regolamentazioni severe, come ad esempio quelle contenute nel GDPR, dall’altro lato proprio il programma di digitalizzazione a 360° può incorrere in una sorta di contraddizione in termini sul tema della tutela dei dati dei cittadini.

      Un caro saluto

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