Non c’è nulla da fare: più si diffonde l’utilizzo di mail, App e – più in generale – di Internet, più crescono i metodi di truffa fa parte di vere e proprie organizzazioni malavitose, che riescono a creare truffe di ogni sorta ai danni di internauti e utilizzatori di APP.
Ormai, chi non utilizza APP come Whatsapp o altri tipi di messaggistica istantanea? E chi non possiede almeno una casella di posta elettronica? Poche, davvero poche persone.
Il problema delle truffe attraverso il pishing è ormai cosa nota, ma non lo è mai abbastanza e non è chiaro a tutti che, certe comunicazioni non arrivano affatto dalla banca in cui si ha il proprio conto corrente o dalla tale istituzione o da un operatore di servizi, telefonici o elettrici.
Ecco quindi, che si rende assolutamente necessario continuare a informare i consumatori, senza mai mollare il tiro, perché basta davvero un attimo per cadere nelle mani di truffatori senza scrupoli.
Prendiamo ad esempio una delle più recenti truffe che stanno impazzando sul web e che arriva direttamente sulle caselle di posta elettronica. Molte persone, in Italia, stanno ricevendo email con questo tipo di oggetto: “Rimborso Enel”… e la mail sembra arrivare dall’azienda nazionale, anche se non vi è alcuna attinenza con essa, tanto che Enel ha diramato una comunicazione pubblica sul sito istituzionale per confermare che nulla ha a che vedere con queste comunicazione email.
L’importo del rimborso promesso è pari a 85,00 euro. Ma appunto: è una truffa bella e buona…
In questo caso la truffa è persino banale, ma in quanti si rendono conto che lo è? Non tanti, e purtroppo ciò significa perdere denaro, anche molto denaro…
Come non finire truffati
Molti cittadini quindi, aprendo la mail in questione, invece di gettarla immediatamente nel cestino, cadono nel tranello e credono davvero di trovarsi di fronte a un fortunato momento in cui, l’Enel ha deciso – non si comprende poi per quale ragione – di riconoscere un rimborso in denaro.
Eppure, i sintomi del pishing – ovvero la pratica truffaldina di inviare blocchi di email a ignari internauti, fingendosi ora questa ora quell’azienda o istituto bancario, non sono difficili da capire.
Innanzitutto: nessuna azienda invierebbe automaticamente questo tipo di comunicazione. Quando mai un rimborso in denaro ci viene comunicato via mail? È bene quindi riflettere prima di fare azioni avventate. I truffatori sanno bene come molte persone, alla parola “Rimborso” possono cadere in errore.
Attenzione quindi a questi sintomi di truffa:
- I rimborsi di qualsiasi genere non vengono mai e poi mai comunicati esclusivamente via mail
- Anche se la mail sembra esser stata inviata da Enel per la presenza del logo aziendale, basta verificare bene l’indirizzo email da cui è stata inviata la mail in questione: quella di Enel finisce con l’estensione enel.it – ammesso però che la mail-truffa abbia questa estensione, non fidarsi ugualmente: esistono programmi che sono in grado di generare false email
- NON aprire mai i link di questo genere di comunicazioni: riportano a siti esterni, molto simili alle piattaforme delle aziende reali, ma non sono affatto quelle
- NON inserire mai e poi mai i dati della propria carta di credito o del conto corrente e, più in generale, non inserire mai i propri dati se richiesti da mail di questo genere
Conclusioni
Hai avuto una brutta esperienza con questo tipo di comunicazione e vuoi raccontarla ai nostri lettori? Compila il modulo Storie di consumatori. Se sarà interessante, la pubblicheremo.
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