Quando si acquista un qualsiasi prodotto o servizio, anche online, il consumatore può esercitare il diritto di reso oppure il diritto di recesso.
In questi casi è molto importante conoscere le regole e le norme in vigore sul tema dei resi, in quanto esistono differenze sostanziali che dipendono anche dal fatto di scegliere di acquistare online oppure all’interno dei negozi fisici.
Specifiche normative europee e italiane regolano il tema del diritto al reso ed è bene conoscerle per non trovarsi di fronte a un problema irrisolvibile o a una discussione estenuante con il commerciante.
Per non creare difficoltà e malintesi tra commercianti e clienti e per sostenere i tuoi diritti di consumatore, attraverso la lettura di questo articolo di approfondimento scoprirai tutte le informazioni utili sul diritto di recesso e sul diritto di reso, che si differenziano per alcuni punti sostanziali che stai per scoprire nei prossimi paragrafi.
In questo articolo parliamo di:
Il Codice del Consumo
E’ il Codice del Consumo a contenere norme e regole relative ai diritti e i doveri dei consumatori e dei commercianti.
Nel momento in cui si effettua una compravendita si mette in atto un negozio giuridico che è regolato a norma di legge. Questa serie di regole e norme evita una serie di problemi anche quando, dopo una compravendita andata a buon fine, il consumatore scopre di aver acquistato un articolo difettoso o, come si dice tecnicamente, un prodotto non conforme.
Andiamo ora a scoprire le differenze tra reso e recesso.
Quando si applica il diritto di reso
Avrai sicuramente sentito parlare o letto in merito al diritto di reso del consumatore. Esso permette di restituire un articolo, entro un determinato periodo di tempo e, come da normativa vigente per i prodotti acquistati in qualsiasi tipo di formula: online, nel negozio fisico, tramite vendita telefonica o televisiva o effettuata con il porta a porta.
Il diritto di reso si applica solo nei casi in cui la merce acquistata si riveli difettosa, rovinata, non funzionante e quindi non conforme. Il periodo di tempo valido per attivare la richiesta di reso è pari a 2 anni dalla data di acquisto, ma il consumatore deve segnalare il problema al venditore entro 2 mesi dal momento in cui riscontra il problema sul prodotto.
Per chiedere di poter esercitare il diritto al reso, in special modo se si tratta di articoli di un certo valore, a volte può essere consigliabile far precedere la visita in negozio o il contatto con il venditore, da una raccomandata con ricevuta di ritorno o una comunicazione tramite PEC – Posta Elettronica Certificata – con la descrizione del difetto.
Il diritto di reso si applica agli acquisti effettuati direttamente presso i punti vendita, i centri commerciali, le catene di negozi monomarca ma anche sui siti di vendite online.
Quando si applica il diritto di recesso
Il diritto di recesso si applica sugli acquisti online e mai sulle vendite effettuate in negozio, salvo rari casi in cui il commerciante, magari per fidelizzare la clientela, decida di concedere questo tipo di opportunità.
Si tratta quindi di una regola che permette al consumatore che acquista sulle piattaforme online di esercitare un ripensamento sull’acquisto.
In questo caso quindi, si può restituire la merce senza dover spiegare il motivo, a patto di effettuare la restituzione entro i termini indicati nel contratto di acquisto, che solitamente è pari ai 14 giorni successivi alla ricezione del pacco con la merce acquistata.
Le regole sui resi sono sempre pubblicate sugli e-commerce in un’apposita sezione dedicata a questo tema. prima di inviare indietro la merce è bene leggere le regole, contattare il centro di assistenza clienti del sito e comunicare l’intenzione di restituire ciò che si è acquistato.
Applicazione dei costi delle spese di spedizione
Se devi restituire merce difettosa il venditore non deve farti pagare le spese di spedizione se hai acquistato online o se devi procedere con la restituzione al negozio fisico di un articolo che necessita il trasporto con un corriere.
Nel caso in cui tu voglia invece esercitare il diritto al ripensamento, in generale i siti di vendite online non fanno pagare le spese di spedizione, ma anche in questo caso è consigliabile leggere le politiche di reso del sito sul quale hai acquistato.
Categorie di prodotti che non possono essere restituiti anche se acquistati online
Anche se hai fatto shopping online, ricorda che non tutte le categorie di prodotti possono essere restituite.
Questa regola si applica per esempio ai seguenti articoli:
- prodotti alimentari in quanto sono deperibili;
- capi di abbigliamento confezionati su misura;
- abbigliamento o accessori personalizzati;
- articoli venduti sigillati che sono stati aperti;
In altri casi, se l’articolo acquistato è stato utilizzato più del necessario per poterlo provare o testare, oppure nel caso dei contenuti multimediali per cui si deve effettuare il download dopo l’acquisto, il venditore può eventualmente decidere di corrispondere solo un rimborso parziale.
A sua discrezione, quindi, potrà rimborsare tutta la somma o solo parzialmente a seconda dei casi.
Termini di tempo per restituire la merce
Hai appena scoperto le regole fondamentali sul diritto al reso e sul diritto al recesso, inoltre ora sai che esistono differenze tra acquisti effettuati online oppure nei negozi tradizionali.
Passiamo ora ai termini: entro quanto tempo puoi esercitare il diritto di recesso?
Secondo quanto stabilisce il Codice del Consumo il termine è fissato entro i 14 giorni successivi alla ricezione del pacco. Potrai però scoprire alcuni e-commerce che concedono un tempo maggiore per ripensare al tuo acquisto online ed è una delle ragioni per cui farai comunque bene a leggere sul sito di vendite online presso il quale hai acquistato, quali sono i termini stabiliti.
Come è stato già accennato in precedenza, per gli acquisti effettuati nei punti vendita tradizionali anche le tempistiche per effettuare un reso sono diverse e corrispondono a 24 mesi dalla data di acquisto ma entro i due mesi successivi alla scoperta del difetto o del malfunzionamento.
Conclusioni
Acquistare è un’azione normale, quotidiana. Tutto sembra molto facile: si sceglie un articolo e si paga, sia che si faccia shopping online sia nei negozi fisici.
Poche volte si pensa, al momento dell’acquisto, all’eventualità che ci si possa trovare nella situazione di voler o dover rendere ciò che si è acquistato e spesso si è impreparati sul da farsi. Questo articolo di approfondimento fa parte di una serie di guide che informano i consumatori su come comportarsi quando si hanno rapporti con gli esercizi commerciali e le aziende e lo scopo è quello di rendere più semplice la vita al consumatore ma anche ai venditori.
Hai mai avuto la necessità di restituire un prodotto perché difettoso oppure hai avuto un ripensamento dopo aver effettuato shopping online? Ti piacerebbe raccontarci la tua esperienza e farla conoscere a tutti i nostri lettori? Se la risposta è affermativa, scrivici compilando il modulo Storie di consumatori o commenta questo articolo.
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Buongiorno,
nel caso in cui si può esercitare il diritto di reso o di recesso, quando su può pretendere la restituzione dei soldi, al posto del buono di consumo?