A partire dal Marzo del 2020, periodo storico che sarà ricordato come quello aggredito dalla prima pandemia più grave, estesa e prolungata della storia umana, molte cose sono cambiate e alcune sono peggiorate. Tra le cose che sono cambiate notevolmente, peggiorando, vi è la capacità economica di molte famiglie italiane.
Non ci sono giri di parole da utilizzare: il prolungato lockdown, la limitazione della circolazione delle persone e quindi anche dei mezzi di trasporto, il distanziamento sociale, hanno contribuito da un lato a tentare di mitigare gli effetti della circolazione del SarsCov2, dall’altro lato hanno mietuto vittime e stavolta non in senso fisico bensì economico.
Molti italiani hanno perso il lavoro, altri ancora sono stati costretti a chiudere le attività commerciali e un po’ tutti ci siamo ritrovati a dover dar fondo ai risparmi. In più, come se non bastasse, il conflitto tra Russia e Ucraina ha causato un aumento dei prezzi al consumo e delle tariffe.
Chi già versava in precarie condizioni economiche sta affrontando una situazione davvero insostenibile, in special modo se si tratta dei servizi fondamentali, come l’erogazione di elettricità, di gas e di acqua.
Da parte del governo, a partire dal 2020, sono state realizzate misure utili a tamponare la perdita di capacità economica dei cittadini per quanto sia possibile. Altre soluzioni si stanno trovando per non permettere alla popolazione di perdere addirittura il diritto di all’erogazione dell’elettricità, del gas e dell’acqua, che fa parte dei diritti fondamentali degli esseri umani secondo specifici trattati internazionali.
In questo articolo parliamo di:
Bonus sociali: cosa sono
Tra i bonus che sono dedicati proprio a questo scopo, cioè al sostegno economico per aiutare le fasce più deboli della popolazione per vivere in materia dignitosa, sono stati attivati dal 2021 i bonus sociali elettricità, gas e acqua.
Si tratta di contributi in denaro dedicati alle fasce di popolazione che versano in precarie condizioni economiche oppure nuclei familiari all’interno dei quali coabita una persona con in stato di grave disagio fisico causato da malattie o disabilità, e sono erogate a chi presenta determinati requisiti.
Approfondiamo di seguito le informazioni e i dettagli utili per comprendere meglio il meccanismo che si cela dietro all’erogazione di queste agevolazioni così preziose.
Requisiti dei richiedenti
I bonus sociali elettricità, gas e acqua sono stati avviati all’inizio del 2021 per sostenere i cittadini e i nuclei familiari che si trovino in gravi difficoltà economiche.
Il requisito fondamentale è reddituale ed ecco di seguito le specifiche richieste per comprendere se si rientra tra i beneficiari:
- ISEE – Situazione Economica Equivalente – che non deve superare la soglia di 8.625 euro per nucleo familiare.
oppure
- far parte di un nucleo familiare considerato numeroso – cioè con almeno 4 figli a carico – e con ISEE che non superi la soglia dei 20.000 euro
oppure
- far parte di un nucleo familiare che sia assegnatario o della Pensione di cittadinanza o del Reddito di Cittadinanza
Inoltre, uno dei componenti del nucleo familiare deve obbligatoriamente essere intestatario delle bollette delle forniture di elettricità, e/o del gas e/o dell’acqua con tariffa per uso domestico, con erogazione attiva oppure in situazione di sospensione per mancato pagamento, quindi per morosità.
In alternativa, se privi di contratto, si deve usufruire delle utenze condominiali centralizzate.
BUONO A SAPERSI: i nuclei familiari che presentano i requisiti richiesti possono ottenere un solo bonus per singola fornitura: un bonus per l’elettricità, uno per il gas e un altro per l’erogazione dell’acqua.
Requisiti delle forniture
Come già accennato nel paragrafo precedente, le utenze devono essere intestate a uno dei componenti della famiglia oppure essere di tipo condominiale centralizzato per uso domestico.
Le forniture devono essere attive al momento della presentazione della richiesta dei bonus sociali, oppure essere momentaneamente sospese per morosità.
Per ciò che riguarda la fornitura del gas, esso deve essere erogato per il riscaldamento, per la cottura dei cibi e per il riscaldamento sanitario dell’acqua, termine che identifica l’acqua che viene scaldata per l’igiene personale e per uso domestico.
Requisiti delle forniture condominiali centralizzate
Particolari requisiti sono richiesti ai cittadini che usufruiscono della fornitura del gas, e dell’acqua attraverso il sistema condominiale centralizzato. Ecco di seguito i dettagli.
Fornitura del gas condominiale centralizzato
- il punto di riconsegna – o PDR – deve corrispondere a uno stabile a uso abitativo a carattere familiare
- il gas naturale deve essere erogato per gli usi domestici: riscaldamento dei locali, cucina e riscaldamento dell’acqua per uso sanitario
- la fornitura deve essere attiva al momento della presentazione della richiesta del bonus
Fornitura idrica condominiale centralizzata
- l’utenza deve essere attiva
Come si ottengono i benefici
Chi è in possesso dei requisiti descritti nei paragrafi precedenti evidentemente è già assegnatario di altre agevolazioni, come per esempio il Reddito di Cittadinanza, oppure il bonus bebè o quello dedicato alla maternità e altri.
Da questo si deduce che si tratta di cittadini che annualmente presentano l’ISEE, motivo per cui questa fascia di cittadini non dovranno far altro che presentare questo documento che può essere elaborato da un CAF o da un Patronato.
Ammontare dei bonus
L’importo dei bonus viene rivalutato di anno in anno dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti.
Gli importi sono elaborati seguendo specifiche tabelle e in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
Per scoprire gli importi dei vari bonus riportiamo alla sezione del sito ufficiale di Arera alla sezione A quanto ammontano i bonus sociali.
Come e quando si ricevono
I bonus sociali elettricità, gas e idrico sono stati introdotti per la prima volta nel 2021. Dopo una prima fase si assestamento tra la ricezione delle domande e l’erogazione dei bonus, gli enti preposti si sono resi conto che sarebbero stati necessari maggiori controlli e verifiche per assegnare gli importi previsti.
E’ accaduto quindi che, in special modo per ciò che riguarda il bonus sociale idrico 2021, esso sarà erogato agli aventi diritto durante il corso dell’anno 2022. E’ possibile prendere visione della delibera emanata dall’ARERA, che contiene tutte le informazioni utili, cliccando sul seguente collegamento: Delibera 15 marzo 2022 106/2022/R/com
Il 2022 è partito invece con prospettive diverse: il riconoscimento dei tre diversi bonus segue infatti tempistiche diverse seguendo le seguenti procedure:
Bonus sociali per le forniture elettrice e di gas a uso domestico:
- Dopo la presentazione dell’ISEE – che deve rientrare nella soglia massima stabilita e riportata all’interno del paragrafo “Requisiti dei richiedenti” – è stato calcolato che l’Autorità ha necessità di circa un mese di tempo per verificare che le forniture rientrino nelle norme previste e per trasmettere i dati ai gestori delle forniture.
Bonus sociale idrico per uso domestico:
- E’ il gestore della fornitura idrica a occuparsi dell’iter di identificazione dei requisiti per l’erogazione del bonus sociale idrico. Per effettuare tali verifiche il tempo che sarà impiegato è di circa 2 mesi.
Bonus sociali per forniture condominiali centralizzate:
Per ciò che concerne il bonus idrico e il bonus gas erogati ai cittadini o ai nuclei familiari che li ottengono attraverso il sistema condominiale centralizzato, gli importi spettanti saranno versati dopo la conferma dei requisiti reddituali e relativi alle forniture.
Modalità di versamento delle somme
La modalità di pagamento delle somme spettanti è calcolato con uno sconto in bolletta se si tratta di utenze dirette a uso domestico.
Se si tratta di utenze condominiali centralizzate, l’erogazione delle somme sarà effettuata tramite bonifico domiciliato se si tratta del bonus gas, e con assegno o altra modalità extra bolletta se si tratta del bonus idrico.
BUONO A SAPERSI: con il termine extra bolletta si intende che in ogni caso le somme non sono scontate dalla fattura delle forniture ma le somme saranno erogate in denaro ai beneficiari.
Bonus elettrico disagio fisico
Un diverso tipo di bonus elettrico è dedicato esclusivamente ai nuclei familiari all’interno dei quali è presente una persona affetta da gravI patologie oppure da disabilità grave.
Un esempio per far comprendere l’importanza di questa misura sono i malati gravi che vivono collegati a macchinari salvavita. Questo tipo di agevolazione, peraltro, è cumulabile con i bonus previsti per chi versa in gravi condizioni economiche.
Per ottenere il bonus elettrico disagio fisico è necessario però presentare apposta domanda. Di seguito troverai le informazioni utili per comprendere cosa è necessario fare per ottenerlo.
Requisiti di accesso al bonus elettrico disagio fisico
Il requisito fondamentale per chiedere di ottenere il bonus elettrico disagio fisico è quello di essere clienti domestici di un’utenza elettrica e di essere affetti da patologie gravi certificate. In alternativa, all’interno del nucleo familiare deve comparire una persona affetta da un grave stato di disabilità per cui è necessario l’utilizzo di macchinari salvavita.
Per chiarire al massimo quali siano i macchinari salvavita, si può leggere il testo del decreto emanato dal Ministero della Salute nel 2011: Individuazione delle apparecchiature medico-terapeutiche alimentate ad energia elettrica necessarie per il mantenimento in vita di persone in gravi condizioni di salute.
Documenti necessari da allegare alla richiesta
La domanda di accesso al bonus elettrico disagio fisico va presentata al Comune di residenza o, se si preferisce, presso uno dei CAF abilitati a ricevere le istanze di questo genere.
Tra i documenti da presentare vi è una certificazione della ASL di appartenenza che attesti le seguenti condizioni:
- la gravità dello stato di salute
- lo stato di necessità di utilizzo di appositi macchinari salvavita
- la descrizione del tipo di macchinario
- il numero di ore di utilizzo del dispositivo salvavita
- l’indirizzo presso il quale il dispositivo è installato
Oltre a questo importante certificato, si devono presentare i seguenti documenti:
- codice fiscale del malato (Se il richiedente è persona diversa serve anche il suo codice fiscale)
- Modulo B compilato – si può scaricare cliccando sul seguente link: Modulo B
A parte il certificato della ASL e i documenti necessari, si dovrà prendere nota di questi dati che sono riportati sulla bolletta dell’elettricità:
- codice POD: si tratta del codice identificativo del punto di consegna dell’energia elettrica
- la potenza impegnata
BUONO A SAPERSI: per ottenere il bonus elettrico disagio fisico non è necessario presentare l’ISEE. Questa agevolazione non è infatti collegata alla situazione reddituale e patrimoniale del richiedente.
Come e a chi si presenta la domanda
Dopo aver raccolto documenti e dati, si può attivare il procedimento di richiesta recandosi presso il Comune di residenza oppure affidando la pratica a un CAF abilitato.
A quanto ammonta il bonus elettrico disagio fisico
Il bonus non ha un importo fisso, perché esso viene determinato sulla base del calcolo di una serie di parametri:
- il tipo di dispositivo medicale salvavita utilizzato
- la potenza elettrica contrattuale
- il numero di ore giornaliere di utilizzo del macchinario sanitario
Un utile strumento online aiuta a calcolare l’importo: per utilizzarlo è sufficiente cliccare sul seguente link simulatore per il calcolo dell’importo del bonus elettrico disagio fisico
Selezionare il numero di ore di utilizzo del dispositivo medico scegliendo tra quelli presenti nella sezione online quelli che vengono utilizzati dal malato, poi inserire il numero di Kw impegnati e cliccare sul pulsante “calcola” per ottenere la stima del valore del bonus.
E’ possibile selezionare più di un dispositivo tra quelli presenti nella pagina, tutti quelli effettivamente usati dal malato durante il giorno.
Raccontaci la tua esperienza
Se desideri far conoscere la tua esperienza in merito alla richiesta di questi bonus, puoi scriverci utilizzando il modulo online Storie di consumatori.
Puoi anche scriverci cosa ne pensi di questo tipo di agevolazioni economiche: darai modo agli altri lettori di farsi un’idea più ampia di questo tipo di soluzioni e del loro funzionamento e impatto sulla vita dei nuclei familiari.
Pubblicheremo i contributi più interessanti sulle pagine di questo sito di informazione online.
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