Nel 2020, dopo il terribile periodo che tutti ricordiamo molto bene, quando fummo costretti a restare bloccati nelle nostre case per circa tre mesi durante il lockdown, ed il Governo decretò che si potesse tornare a una vita quasi normale, emersero i primi studi relativi all’impatto psicologico che il lockdown ha prodotto su adulti e ragazzi.
Non fu facile per nessuno ritrovarsi con l’esistenza bloccata tra le mura domestiche, con una quotidianità da ricreare dalle basi, la convivenza forzata, il lavoro da remoto, la paura di ammalarsi a causa della circolazione di un virus sconosciuto.
In questo articolo parliamo di:
La situazione psichica degli Italiani dopo il lockdown: due studi scientifici per comprendere meglio
Secondo i risultati di un’indagine promossa dall’Ospedale Gaslini di Genova e poi presentati al Ministero della Salute sull’impatto del lockdown sui bambini e gli adolescenti, restare in casa per così tanto tempo ha creato problemi di ogni sorta: dall’insonnia agli attacchi di ansia o addirittura di panico, passando per irritabilità e persino comportamenti regressivi.
Se vuoi leggere i risultati dell’indagine puoi scaricare il documento di sintesi: Impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia.
Si potrebbe pensare che gli adulti abbiano affrontato meglio la situazione ma non è così.
Lo smart working, se da un lato ha reso possibile proseguire le attività produttive delle aziende, dall’altro lato ha posto una luce sulla complessità della convivenza forzata e, spesso, all’interno di spazi vitali risicati.
Essere costretti a restare in casa ha anche verificato un incremento dei casi di obesità dovuti a un’alimentazione esagerata, che corrisponde a un comportamento compensatorio per molte persone, e alla mancanza di movimento fisico.
Un’altro studio scientifico molto interessante è quello che è stato sviluppato dalla Fondazione “The Bridge”, un’organizzazione nazionale senza scopo di lucro che opera per sostenere il diritto alla salute.
Questo studio ha evidenziato come la pandemia ha notevolmente aggravato la condizione psicologica delle persone che già precedentemente all’esplosione della situzione pandemica presentavano disturbi psicologici in trattamento: aumento della percentuale del rischio di suicidio (63%) sospensione delle cure farmacologiche nei soggetti trattati (68%).
Per ciò che riguarda la popolazione generale, invece, l’indagine della Fondazione The Bridge ha fatto emergere un aumento percentuale di stati di ansia, stress e depressione.
Non basta, perché anche il consumo di psicofarmaci è aumentato e persino la vendita di ansiolitici naturali, che quindi non sono soggetti a prescrizione, ha avuto un notevole incremento.
Insomma, non è stato facile affrontare in special modo il primo periodo dell’emergenza sanitaria, da cui ora siamo lontani, ma ora, ad oscurare l’umore generale sono arrivati anche i venti di guerra dal fronte Est, ed ecco che l’ansia, lo stress e la depressione, non trovano soluzione…
Bonus psicologo: di cosa si tratta
Se ne parla da tempo ma si attendevano conferme: il bonus psicologo è stato recentemente inserito all’interno del DL Milleproroghe grazie un emendamento che ha reso possibile la concretizzazione di questa nuova opportunità per i contribuenti italiani.
Per sostenere questo sostegno economico è stata persino creata una raccolta firme, il cui successo – oltre 400.000 firme – ha contribuito a far arrivare l’approvazione da parte delle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera.
Il bonus psicologo è stato pensato per aiutare le persone che si trovano in condizioni di depressione, stati di ansia, che subiscono attacchi di panico… Insomma: per chi sta vivendo un disagio psicologico che può essere curato recandosi presso uno specialista.
Per conoscere tutti i dettagli di questa misura sarà, come sempre, necessario attendere i tempi tecnici, intanto si sa con sicurezza l’importo del finanziamenti che è pari a 20 milioni di euro e delle somme che saranno erogate ai contribuenti, che possono arrivare fino a un massino di 600 euro per gli aventi diritto.
Ma come si potrà utilizzare questo particolare bonus che, nelle intenzioni di chi lo ha ideato, dovrebbe contribuire al benessere psicologico della collettività?
Scoprilo leggendo il paragrafo successivo.
Come funziona
Si tratta a tutti gli effetti di un contributo economico, fino a un massimo erogabile pari a 600 euro, che serviranno a pagare le sedute presso psicologi e psicoterapisti privati.
Per determinare la somma erogabile per gli aventi diritto, come sempre ci si baserà sull’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Come già è stato accennato, il Governo ha messo sul piatto della bilancia uno stanziamento di 20 milioni di euro.
Questa cifra non sarà però utilizzata esclusivamente per l’erogazione dei bonus. In realtà 10 milioni di euro saranno destinati al rafforzamento delle strutture sanitarie, mentre i restanti 10 milioni costituiranno la cifra da distribuire sotto forma di bonus.
Come è stato calcolato l’importo massimo erogabile? Analizzando la media nazionale sugli onorari degli psicologi che si agira intorno ai 50 euro a seduta. I destinatari del bonus di importo massimo, che è pari a 600 euro, potranno quindi seguire un percorso psico terapeutico di circa 12 sedute.
Requisiti di accesso al bonus psicologo
Per accedere a quest’agevolazione economica non sono stati fissati limiti anagrafici: possono richiederlo tutti, a patto di dimostrare di avere una situazione reddituale che non superi una certa soglia.
Sarà l’Isee a confermare se il richiedente è in possesso del requisito reddituale, perché il bonus psicologo sarà corrisposto esclusivamente ai contribuenti con una soglia di reddito al di sotto dei 50.000 euro annui.
Nel prossimo paragrafo scoprirai le fasce di reddito e gli importi che saranno erogati.
Fasce di reddito e importo dei bonus
Dopo l’approvazione del decreto attuativo, avvenuto durante la Conferenza Stato-Regioni che si è tenuta lo scorso 28 Aprile, sono finalmente stare rese note le soglie reddituali che danno diritto al bonus psicologo.
Le fasce di reddito sono tre:
- con ISEE fino a 15.000 euro si ha diritto a un bonus di 600 euro
- con ISEE fino a 30.000 euro si ha diritto a un bonus di 400 euro
- con ISEE superiore ai 30.000 ma inferiore a 50.000 euro si ha diritto a un bonus di 200 euro
ATTENZIONE: non sono ancora state rese ufficiali le modalità di richiesta del bonus, che dovrebbe funzionare attraverso l’inoltro sulla piattaforma online dell’INPS che è l’ente erogatore delle somme. Non appena queste informazioni saranno rese note questo articolo sarà prontamente aggiornato.
Come richiedere il bonus
Il bonus va richiesto sulla piattaforma web dell’Inps: accedi e digita nella casella di ricerca che appare in alto la frase Bonus psicologo.
Dopo aver cliccato sul pulsante di invio, clicca su area di accesso alla richiesta del bonus psicologo e tieni a portata di mano il tuo SPID oppure la Carta di Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi per accedere cliccando su “Accedi al servizio“
Se preferisci un’altro tipo di soluzione, puoi telefonare ai numeri gratuiti del call center di INPS che sono i seguenti:
- se telefoni da cellulare: 06 164164
- se telefoni da fisso: 803 164
Dopo che avrai presentato la tua richiesta, l’INPS ha tempo 60 giorni per verificare se hai i requisiti validi per beneficiare di questa agevolazione.
Sarà poi stilata una graduatoria, diverse in base alle regioni e alle provincie di residenza.
Se ti verrà assegnato il bonus psicologo riceverai la conferma tramite mail o tramite sms che conterranno un codice che dovrai comunicare direttamente al professionista presso cui hai scelto di recarti per sottoporti al periodo di terapia.
Conclusioni
Se pensi di voler procedere con la richiesta di questo bonus, ci farebbe piacere sapere com’è andata la tua esperienza. Potrai scriverci utilizzando il modulo online di contatto Storie di consumatori e procederemo alla pubblicazione della tua storia.
Darai così modo ad altri lettori di comprendere meglio le dinamiche di questa misura.
Grazie Emilia. I tuoi articoli sono sempre chiari, limpidi e utili. Fare informazione giusta è importante, specialmente in questo periodo… dopo la pandemia, la guerra continua a tenere le persone sul filo spinato dell’incertezza, della paura e di continue restrizioni, tutte legate alle difficoltà che si sono accumulate. Purtroppo una grande quantità di persone vive, da tempo, momenti di difficoltà e lo stato psicologico ha toccato il fondo, quindi è giusto sostenerle per dargli la possibilità di riacquistare fiducia nella vita.
Grazie di cuore per il bellissimo commento…
Sono sempre più convinto del fatto che il ricorso a psicologi, psichiatri, psicofarmaci, ecc. sia un segno del malessere della nostra società.
L’obiettivo degli interventi di tipo psicologico/psichiatrico è mettere una pezza ad una situazione personale critica.
L’obiettivo di una società sana dovrebbe essere invece quello di mettere i cittadini nelle condizioni di non avere bisogno di specialisti di questo tipo.