Negli ultimi tempi il governo Conte bis ha lanciato una serie di bonus, alcuni dei quali sotto forma di denaro versato direttamente sui conti correnti e dedicati a liberi professionisti e piccole imprese, altri che permettono alle famiglie italiane di ottenere una detrazione fiscale, come nel caso del Bonus Mobili ed Elettrodomestici, che è stato deciso di replicare anche nel 2021.
In quest’articolo approfondiamo tutte le informazioni relative a questo tipo di sostegno, per comprendere il suo meccanismo ma anche su come presentare la domanda per ricevere l’agevolazione fiscale.
In questo articolo parliamo di:
Bonus mobili 2021: di cosa si tratta?
In questo caso non si ottiene denaro ma una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di una serie di mobili e di elettrodomestici, scelti tra quelli previsti da un’apposita lista che è quella stilata appositamente dal governo per questa agevolazione.
Non si ottiene quindi uno sconto immediato, come accade in altre situazioni simili, ma si potrà usufruire della detrazione fiscale quando si presenterà la dichiarazione dei redditi e secondo i criteri che scoprirai nei prossimi paragrafi.
Requisiti per ottenere l’agevolazione fiscale
Per ottenere la detrazione Irpef, pari al 50%, è necessario osservare un requisito fondamentale che è quello che impone l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi. Per ciò che concerne gli elettrodomestici, inoltre, devono avere una classe energetica che non sia inferiore alla classificazione A+ e A per tutti i tipi di forni.
Nella detrazione prevista si possono scalare anche i costi sostenuti per il trasporto e per il montaggio.
Altro requisito essenziale: i mobili e gli elettrodomestici dovranno essere destinati ad arredamento di locali ristrutturati con interventi di tipo straordinario se si tratta di appartamenti, ville, villette e mansarde.
Diverso il discorso nel caso in cui l’acquisto sia realizzato per arredare un condominio, perché in tal caso sarà sufficiente aver realizzato lavori ordinari di manutenzione sulle parti comuni.
Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: le differenze
È la stessa Agenzia delle Entrate a chiarire le sostanziali differenze tra i criteri di manutenzione straordinaria e ordinaria negli appartamenti e nei condomini.
Di seguito ecco le specifiche secondo i due diversi casi.
Manutenzione straordinaria negli appartamenti
Il termine manutenzione straordinaria indica:
- La realizzazione di opere destinate al risanamento conservativo e al restauro
- La ristrutturazione di un appartamento
- Il ripristino oppure la ricostruzione di un immobile che abbia subito danni a causa di una calamità e nei casi in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza
Manutenzione ordinaria negli appartamenti
Le opere di manutenzione ordinaria negli appartamenti sono le seguenti:
- Sostituzione della pavimentazione
- Ritinteggiatura delle pareti
- Sostituzione delle finestre e delle porte esterne
ATTENZIONE: come accennato in precedenza, i lavori di manutenzione ordinaria negli appartamenti non danno luogo al diritto di ottenere il bonus mobili 2021.
Manutenzione straordinaria nei condomini
Diverse sono le opere straordinarie di manutenzione che interessano i condomini, e tra le principali si ricordano:
- L’installazione dell’ascensore
- L’installazione di montacarichi
- La realizzazione dei servizi igienici
- La costruzione dei muri di cinta
- L’installazione di cancelli
- La sostituzione del portone d’ingresso
- Il rifacimento della facciata di un palazzo
- La costruzione di un piano mansardato
- La realizzazione di balconi
- Creazione di nuove porte e finestre
- L’adeguamento a norma di legge delle altezze dei solai
- Il restauro nel rispetto dell’aspetto storico e architettonico
- Altre opere di manutenzione straordinaria
Manutenzione ordinaria nei condomini
Per ciò che concerne le opere di manutenzione ordinaria nei condomini si intende:
- La ritinteggiatura dei muri
- Le riparazioni a portone, cancelli, muri di cinta, ingresso etc
- La sostituzione delle tegole
- Altre opere di manutenzione
Come ottenere il Bonus Mobili 2021
Innanzitutto è bene rammentare che per rientrare tra i beneficiari di questo bonus, è necessario poter dimostrare che i lavori di ristrutturazione siano stati denunciati tramite una pratica edilizia che va richiesta presso il comune di residenza attraverso le pratiche DIA, SCIA oppure CILA secondo i vari casi.
È anche sufficiente presentare un’autocertificazione se si rientra nei casi di edilizia libera avviati dal primo Gennaio 2019.
Le detrazioni fiscali che si possono ottenere
Come già accennato, la detrazione è pari al 50% dell’Irpef e viene calcolata su un importo di spesa massima pari a 100.000 euro Iva inclusa, ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo che potranno essere quindi detratte dalla dichiarazione dei redditi ogni anno per 10 anni.
Per ottenere il bonus, i mobili e gli elettrodomestici devono essere acquistati successivamente all’inizio dei lavori di ristrutturazione, ma non è importante se sono stati pagati in precedenza.
ATTENZIONE: il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2021 è cumulabile con un altro bonus, quello dedicato alle ristrutturazioni, denominato Bonus Ristrutturazione 2021.
Documenti necessari
Per ottenere il bonus è necessario presentare la fattura o lo scontrino fiscale che riporti il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione fiscale.
Inoltre, attenzione al fatto che su fattura o scontrino sia chiara la natura dei beni, la loro quantità, e anche su eventuali servizi acquisiti, come per esempio il trasporto e il montaggio. Questo permetterà di poter accertare la reale natura delle spese sostenute al momento della dichiarazione dei redditi.
La lista dei mobili e degli elettrodomestici che danno diritto al bonus
Di seguito troverai la lista dei mobili e degli elettrodomestici che rientrano nella detrazione Irpef 2021
Bonus mobili
- Divani
- Poltrone
- Armadi
- Letti
- Materassi
- Comodini
- Sedie
- Tavoli
- Mensole
- Librerie
- Scrivanie
- Cassettiere
- Apparecchi di illuminazione
- Mobili per il bagno
Bonus elettrodomestici
- Frigoriferi
- Congelatori
- Elettrodomestici per la conservazione del cibo a basse temperature
- Lavatrici
- Asciugatrici
- Lavastoviglie
- Apparecchi per la cottura
- Forni
- Forni a microonde
- Grandi elettrodomestici necessari per la cottura dei cibi
- Apparecchi elettrici di riscaldamento
- Ventilatori elettrici
Bonus mobili ed elettrodomestici 2021: le modalità di pagamento
Per ottenere il bonus è inderogabile il criterio riferito alle modalità di pagamento, che può avvenire esclusivamente con uno dei metodi elencati:
- Carta di credito
- Carta di debito
- Bancomat
- Bonifico bancario o postale che indichi nella causale il codice fiscale del beneficiario del bonus oltre alla partita iva o il codice fiscale del beneficiario del bonifico
ATTENZIONE: se si sceglie di pagare con carta di credito o debito, non si dovrà tenere conto della data di addebito sul conto corrente bensì della data di utilizzo della carta digitale per il pagamento degli articoli oggetto di detrazione fiscale.
Se si sceglie il pagamento a rate sarà la società che finanzia l’acquisto a dover usare uno dei metodi sopra elencati, e chi compra deve essere in possesso della ricevuta di pagamento. Restano esclusi gli assegni bancari, il denaro contante e qualsiasi altro tipo di versamento che non sia tra quelli elencati.
Installazione di grandi elettrodomestici: è necessaria la comunicazione all’ENEA
Dal 2019 è scattato l’obbligo, quando si acquistano grandi elettrodomestici, di dichiarare all’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – i dati di questi articoli, e la ragione è semplice: essendo prodotti tecnologicamente avanzati, e che consentono un notevole risparmio energetico, entro 90 giorni dall’acquisto è necessario segnalarlo per consentire una sorta di mappatura a livello nazionale.
La comunicazione va inoltrata virtualmente accedendo al sito www.detrazionifiscali.enea.it e creando un account personale con i dati richiesti relativi a chi richiede il bonus, per poi inserire quelli sull’immobile, comprensivi della descrizione del tipo di struttura architettonica.
Per finire, è necessario aggiungere i dati sulla potenza elettrica espressa in kW degli elettrodomestici oltre alla loro classe energetica.
Per mantenere una traccia dell’avvenuto inserimento della segnalazione, è possibile scaricare sul proprio PC una copia del documento che sarà generato alla fine della procedura.
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