Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio, è giunta la conferma: finalmente il governo ha deciso di concedere un bonus anche ai lavoratori domestici, è il cosiddetto bonus colf e badanti.
Nella precedente versione del decreto, gli importi del sostegno economico erano stati fissati dai 400 ai 600 euro, e la cifra era calcolata in base al numero di ore di lavoro. Alcune modifiche importanti sono state apportate.
Nei paragrafi successivi troverai tutte le informazioni utili per comprendere meglio chi ne ha diritto, quali sono i requisiti obbligatori e come richiederlo.
In questo articolo parliamo di:
Bonus colf e badanti: chi ne ha diritto
Il beneficio economico introdotto nel Decreto Rilancio, è dedicato alle persone che lavorano come collaboratori domestici o come badanti e regolarmente assunti con contratto di lavoro.
Nel caso specifico, è possibile anche essere contrattualizzati da più di un datore di lavoro.
I requisiti di legge
Per rientrare nella platea dei beneficiari del bonus, è indispensabile poter dimostrare di essere in possesso di determinati requisiti stabiliti per Legge. Ecco tutti quelli imprescindibili:
- Essere in possesso di uno o più contratto di lavoro con data precedente al 23 Febbraio 2020 in qualità di colf o badanti
- Non essere conviventi col datore di lavoro
Criteri di assegnazione
In precedenza l’importo del bonus era calcolato prendendo come base le ore settimanali previste dal contratto di lavoro.
Nel decreto rilancio è stato invece deciso che l’indennità pari a 500 euro deve essere erogata ai titolari di uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali.
Durata dell’erogazione del bonus colf e badanti
L’erogazione è prevista per i mesi di aprile e maggio.
ATTENZIONE: questa indennità non concorre alla formazione del reddito. Non dovrà quindi essere dichiarata al fisco.
Compatibilità con altri sussidi
I percettori di reddito di cittadinanza possono ottenere il bonus colf e badanti a patto che la prestazione sia inferiore a 500 euro.
Ciò significa che l’ammontare del reddito di cittadinanza sommato all’importo del bonus non può dare, in totale, una cifra superiore ai 500 euro.
Incompatibilità: in questi casi il bonus non può essere richiesto
A parte i requisiti indispensabili per presentare la richiesta, esistono alcune incompatibilità che rendono nulla l’istanza. Esse sono:
- Aver già ottenuto una delle indennità previste dal decreto Cura Italia
- Percepire il reddito di ultima istanza
- Aver ottenuto l’assegno di disoccupazione
- Percepire il reddito di emergenza
- Essere titolare di pensione da reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato diverso da quello domestico
ATTENZIONE: il bonus colf e badanti è invece compatibile per gli invalidi civili che percepiscono l’assegno ordinario di invalidità.
Come richiedere il bonus
La domanda va presentata direttamente all’INPS dai lavoratori attraverso i patronati che si trovano dislocati su tutto il territorio nazionale.
Sarà l’ente di previdenza a erogare direttamente le indennità agli aventi diritto e in un’unica soluzione.
Lo stanziamento è pari a 468,3 milioni di euro
È importante chiarire un punto fondamentale: lo stanziamento fissato per l’erogazione di questo sussidio è pari a 468,3 milioni di euro. l’INPS monitorerà quindi che il budget assegnato per il bonus colf e badanti non sia superato dal numero delle richieste.
Conclusioni
Se vuoi raccontarci la tua esperienza sul tema del bonus colf e badanti scrivici compilando il modulo: Storie di consumatori. Se la tua storia sarà di interesse comune la pubblicheremo su questo sito per dar modo agli altri lettori di poter apprendere altri spunti di riflessione e, a loro volta, scrivere come la pensano.
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