Da oltre due anni, dopo l’avvento della pandemia mondiale, in Italia si parla sempre più spesso di bonus e sostegni fiscali ed economici. La ragione di tutto questo è da ricercare nella crisi economica, che se era già presente a livello mondiale dal 2008, con la pandemia è diventata ancora più seria, grave e persistente.
Le famiglie, le imprese, le attività commerciali, stanno subendo i risultati di misure a tutela della salute pubblica, che non hanno però tutelato l’economia nazionale. La chiusura di molte attività produttive, mista alla perdita di migliaia di posti di lavoro, si sono abbattute di netto contro la già critica capacità economica delle famiglie italiane.
A tutto questo, ora, si aggiunge l’impatto degli effetti climatici e del conflitto attualmente in atto tra l’Ucraina e la Russia: le sanzioni economiche comminate a Putin stanno, di fatto, generando danni alla nostra economia a causa della riduzione delle forniture di elementi fondamentali per continuare ad avere servizi basilari, come l’energia elettrica o il carburante per auto, i cui prezzi al consumo sono lievitati enormemente anche a causa della speculazione, come anche il Ministro Cingolani ha avuto modo di dichiarare.
In questo articolo parliamo di:
Caro vita e capacità economica degli Italiani
All’aumentare dei prezzi del carburante corrisponde sempre un aumento generale di tutti i prezzi dei prodotti. Questo meccanismo non fa che impoverire sempre più gli Italiani, ormai ridotti davvero a una condizione esasperante.
Dalla UE arrivano fondi a pioggia per sostenere l’Italia e la sua popolazione, e tra le pieghe degli accordi economici che ci vedono protagonisti – come l’ormai famoso PNRR il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ecco che dal Governo fanno di conto per capire come redistribuire un poco di queste risorse.
La misura più recentemente approvata in tal senso e di cui si parla molto è il Bonus 200 euro che, come è stato calcolato, interessa oltre 31 milioni di persone.
In questa guida affrontiamo quindi il tema del bonus 200 euro inserito nel Decreto Aiuti o DL 50/2022, affinché si faccia chiarezza sui destinatari e su come questa cifra sarà erogata secondo le diverse tipologie di cittadini.
Nel corso del tempo, infatti, questa misura è stata oggetto di modifiche attraverso l’approvazione di alcuni emendamenti, oltre che di critiche dal mondo della politica: è bene quindi cercare di capire meglio cosa sta per arrivare sui conti dei contribuenti italiani, come e perché, e se ci sono categorie escluse.
Bonus 200 euro: cos’è
Nelle intenzioni del Governo italiano, questo ennesimo bonus dovrebbe fungere da cuscinetto economico a sostegno del perdurare delle difficoltà economiche che gli Italiani sono costretti quotidianamente a fronteggiare.
Il caro vita sta diventando talmente oneroso da non lasciare possibilità alla gente di potersi assicurare addirittura le basi fondamentali della vita quotidiana: una situazione davvero difficile da sostenere. Tutto aumenta di prezzo, pensioni e stipendi non vengono rivalutati in base al costo della vita. E’ davvero difficile andare avanti così…
Chi sono i destinatari del Bonus 200 euro
Il Decreto Aiuti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 Maggio 2022 e contiene, oltre questa, una serie di misure di sostegno economico.
Il Bonus 200 euro inizialmente era dedicato ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, ma ora alcune modifiche hanno ampliato la platea dei destinatari che sono:
- lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato;
- lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- pensionati;
- colf e badanti;
- lavoratori stagionali e intermittenti;
- lavoratori dello spettacolo;
- disoccupati;
- percettori del Reddito di Cittadinanza;
- cassaintegrati a zero ore e a orario ridotto.
Per ottenere questa cifra è pero necessario essere in possesso di determinati requisiti che sono diversi a seconda della tipologia di contribuente, come scoprirai nel prossimo paragrafo.
BUONO A SAPERSI: la cifra di 200 euro viene erogata una tantum dall’Inps o, in alcuni casi, direttamente dal datore di lavoro e non è necessario presentare l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. I tetti reddituali sono da considerarsi come cifre al lordo.
I requisiti per ottenere il Bonus 200 euro
L’erogazione del bonus sarà automatica esclusivamente per i lavoratori del settore pubblico.
Gli altri destinatari devono presentare un’autocertificazione oltre ad essere in possesso dei requisiti richiesti che, secondo la condizione individuale, sono diversi. Approfondiamo ora i diversi meccanismi che interessano la i beneficiari del Bonus 200 euro secondo la categoria di appartenenza.
Lavoratori dipendenti
I lavoratori subordinati del settore pubblico e privato, possono ottenere questo aiuto economico che sarà erogato con lo stipendio del mese di Luglio 2022 dal datore di lavoro. A sua volta, quest’ultimo recupererà l’importo in un secondo momento direttamente dallo Stato Italiano.
Esclusivamente per i lavoratori del settore privato è necessario presentare un’autocertificazione che attesti “di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50”.
I lavoratori possono ottenere i 200 euro a patto di avere uno stipendio lordo mensile che non superi la cifra di 2.692 euro.
L’importo è calcolato sulla base degli stipendi mensili da Gennaio 2022 e quindi non contano le mensilità dell’anno precedente.
E’ inoltre importante ricordare che se, dopo Luglio 2022, il lavoratore dovesse ottenere un aumento dello stipendio, dovrà restituire l’importo dei 200 euro inserendolo come conguaglio all’interno della dichiarazione dei redditi annuale.
Lavoratori autonomi occasionali e liberi professionisti
Sul Decreto Aiuti le norme riferite al bonus per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti sono contenute all’articolo 33. Per questo gruppo di beneficiari è stato creato un fondo pari a 500 milioni di euro.
Per ciò che riguarda i limiti reddituali, al momento non è stato chiarito se esistono importi di reddito oltre i quali non si ha diritto a ricevere il beneficio economico, si attende quindi il varo di un decreto ministeriale che chiarisca questo aspetto.
Da ciò si conferma che queste categorie di lavoratori non riceveranno il bonus entro Luglio ma in tempi successivi.
BUONO A SAPERSI: con il termine lavoratori autonomi occasionali si intende il lavoratore autonomo che opera occasionalmente e senza partita Iva.
Per ottenere il bonus di 200 euro questa categoria di persone NON deve essere iscritta a forme di previdenziali obbligatorie.
ATTENZIONE: per questa categoria di lavoratori dovrà essere emanato un altro provvedimento che, da quanto si apprende, dovrebbe permettere di inoltrare la domanda accedendo direttamente dalla piattaforma web dell’Inps. Aggiorneremo a tempo debito questo paragrafo con le informazioni utili.
Pensionati
Sarà l’Inps a erogare direttamente la cifra di 200 euro, entro il mese di Luglio 2022, a queste categorie di cittadini che devono però essere in possesso del requisito di tipo reddituale che dimostri di percepire non oltre i 35.000 euro annui.
Il calcolo reddituale viene fatto sulla base di tutti i redditi percepiti, esclusi quelli derivanti da:
- il TFR – Trattamento di Fine Rapporto
- competenze arretrate che hanno tassazione separata
- assegno unico universale
- assegni familiari
- redditi derivanti dalla casa di abitazione ed eventuali pertinenze
BUONO A SAPERSI: il bonus 200 euro non concorre ad aumentare il reddito, non è pignorabile e non può essere sequestrato.
Percettori di Reddito di Cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari aventi diritto a fronte di determinati requisiti reddituali, ma la somma viene versata al componente della famiglia che ha effettivamente presentato la richiesta.
Il Bonus 200 euro spetta a chi percepisce il Reddito di Cittadinanza ma solo se nessun altro componente della famiglia ha diritto al bonus, che può essere erogato a una sola persona e una tantum, cioè una sola volta.
Disoccupati
Per rientrare tra i beneficiari dei 200 euro di bonus, i disoccupati devono presentare una delle seguenti condizioni, aver cioè percepito nel mese di Giugno 2022:
- la NASPI
- la DISCOL
Ricordiamo che la NASPI è l’assegno di disoccupazione che viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti il cui contratto di lavoro è stato interrotto per ragioni non dipendenti alla loro volontà.
La DISCOL è invece l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori con contratto co.co.co. (collaborazione coordinata e continuativa), ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca con borsa di studio che abbiano perso il contratto di lavoro per motivi non dipendenti dalla propria volontà.
Anche i lavoratori agricoli in stato di disoccupazione possono ottenere il bonus di 200 euro, a patto di aver percepito, nel corso del 2022, la disoccupazione agricola relativa all’anno 2021.
BUONO A SAPERSI: le persone in stato di disoccupazione non devono autocertificare la propria situazione reddituale. Sarà l’Inps a erogare direttamente gli importi.
Colf e badanti
Grazie a una serie di emendamenti approvati prima del varo del Decreto Aiuti, anche colf e badanti sono entrati a far parte della platea dei beneficiari. Ovviamente si parla di lavoratori domestici regolarmente assunti che in Italia sono oltre un milione di persone.
Possono chiederlo tutti i lavoratori del settore domestico che, alla data del 18 Maggio 2022, avevano in essere uno o più rapporti di lavoro e devono dimostrare di avere un reddito annuo che non deve superare la soglia dei 35.000 euro lordi.
BUONO A SAPERSI: il bonus viene erogato direttamente dall’Inps quindi non si deve chiedere la somma al datore di lavoro.
Lavoratori stagionali e intermittenti
Questa categoria di lavoratori può accedere al beneficio economico a patto di aver lavorato, nel 2021, per almeno 50 giornate e abbia percepito redditi non superiori a 35.000 euro.
Lavoratori dello spettacolo
I lavoratori dello spettacolo che nell’anno 2021 hanno percepito il bonus pari a 2.400 euro che era previsto nel Decreto Sostegni hanno diritto al Bonus 200 euro.
Cassaintegrati a zero ore e a orario ridotto
La differenza è fondamentale per i cassaintegrati che stanno leggendo questo articolo di approfondimento.
I lavoratori in cassa integrazione a zero ore riceveranno il bonus direttamente dall’Inps, mentre coloro che lavorano a orario ridotto percepiscono il bonus in busta paga erogato dal datore di lavoro, che sarà poi rimborsato dallo Stato.
AGGIORNAMENTO 28 Giugno 2022: modello di autocertificazione da presentare al datore di lavoro
Con la pubblicazione della circolare N° 2559 l’Inps ha reso noti i chiarimenti relativi alle regole per ottenere il bonus di 200 euro e ha reso anche disponibile il modello di autocertificazione che i lavoratori dipendenti devono consegnare al datore di lavoro.
All’interno di questa autocertificazione, il lavoratore conferma di non percepire alcune agevolazioni economiche così come previsto all’articolo 32 commi 1 e 18 del DL 50/2022.
Ecco il modello di autocertificazione che è stato creato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che puoi scaricare gratuitamente sul tuo PC, compilarlo e consegnarlo al datore di lavoro: modello di autocertificazione per Bonus 200 euro
L’erogazione della somma, secondo quanto descritto all’articolo 31 del DL 50/2022, deve essere effettuata ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato con la busta paga di Luglio, anche se materialmente si potrà verificare nel mese di Agosto.
BUONO A SAPERSI: Il consiglio per i disoccupati, i pensionati, badanti e colf e per i lavoratori autonomi, è comunque quello di rivolgersi a un CAF o a un patronato, che saranno in grado di dare tutte le informazioni utili nel caso in cui permangano ancora dubbi.
Recupero delle somme da parte del datore di lavoro
Come recupereranno queste somme i datori di lavoro? Attraverso una compensazione del credito al momento della dichiarazione contributiva mensile.
Per approfondire il tema si può prendere visione del messaggio Inps N° 2397 e il successivo messaggio 2505 pubblicato il 21 Giugno 2022.
Decreto Aiuti: il documento ufficiale
Se desideri leggere il contenuto del Decreto Aiuti puoi farlo cliccando sul seguente link:
Accederai al documento completo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Conclusioni
Quest’agevolazione economica intende ammortizzare i costi del caro vita che tutti stiamo subendo. Non tutti apprezzano però questo bonus una tantum come intervento del Governo a sostegno dell’economia nazionale. Alcuni ritengono che la cifra sia troppo bassa, altri che con i fondi messi a disposizione si sarebbero potute trovare altre e migliori soluzioni per aiutare cittadini e imprese.
Ci farebbe piacere conoscere il tuo pensiero su questo tema, o la tua esperienza diretta se fai parte dei beneficiari.
Puoi scriverci utilizzando il modulo online Storie di consumatori: pubblicheremo le testimonianze più interessanti per dar modo ai nostri lettori di partecipare a un dibattito pubblico e costruttivo: ti aspettiamo!
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