Quando arriva il momento di cambiare casa è necessario procedere con l’aggiornamento dell’indirizzo sui documenti di identificazione e su altri tipi di documentazione personale e anche, di attivare la procedura di voltura delle utenze di gas e luce.
Quest’operazione si rende necessaria qualora si vada ad abitare in un appartamento dove erano già state attivate le utenze da parte del precedente inquilino. Con la voltura si entra a pieno titolo nel diritto di continuare a ottenere l’erogazione dell’energia elettrica e del gas, ma è necessario conoscere come attivare l’iter, per non restare a corto delle forniture fondamentali non appena si procede al trasferimento nella nuova abitazione.
Leggendo i paragrafi che seguono, scoprirai in maniera approfondita cosa s’intende col termina voltura delle utenze, quali sono i costi da affrontare, a chi va presentata la richiesta, quali documenti è necessario presentare e in quanto tempo si ottiene la modifica dei dati dell’intestatario sulle bollette, oltre ad altre informazioni molto utili.
In questo articolo parliamo di:
Con il termine “voltura” o “volturazione” si indica l’iter attraverso il quale il fornitore di energia elettrica e di gas modifica i dati dell’intestatario del contratto.
Dopo che la procedura è definita, le bollette arriveranno a nome del nuovo intestatario.
Un chiarimento opportuno per ciò che riguarda la differenza di due termini che, spesso, creano confusione.
Per “voltura” si intende il cambio di intestatario sul contratto delle utenze, senza alcuna sospensione dei servizi. Con il termine “subentro”, invece, si indica l’attivazione di un contratto dopo la disattivazione di quello precedente.
Mediamente parlando, ecco di seguito quali sono i costi da sostenere per il mercato libero e per il mercato tutelato.
ATTENZIONE: l’azienda che fornisce il servizio può richiedere il pagamento dell’imposta di bollo che è prevista dalla legge ed è pari a 16,00 €. Nella maggior parte dei casi, però, non viene addebitata.
ATTENZIONE: se si sceglie di pagare le utenze tramite bollettini postali, le aziende che forniscono i servizi di gas e luce chiedono anche il versamento di un deposito cauzionale, che per le utenze domestiche è calcolato con i seguenti parametri:
Bonus sociale per gli utenti che ne hanno diritto: in questi casi l’importo del deposito cauzionale è ridotto seguendo questi parametri:
La richiesta va inoltrata direttamente al fornitore dei servizi di luce e gas attivati dal precedente inquilino. Per verificare con quale azienda era stata attivata la fornitura è necessario essere in possesso di una delle ultime fatture in quanto contengono anche i dati relativi alla fornitura.
Va chiarita una cosa importante: con il subentro il nuovo inquilino conferma le precedenti proposte commerciali confermate dal precedente intestatario. Ciò significa che, se si desidera modificare il tipo di offerta, dopo aver effettuato il subentro sarà necessario verificare le proprie necessità di consumi, e scegliere tra le proposte e offerte attive.
In massima sintesi, avviando la procedura di voltura si evita il distacco dei servizi. Ovviamente, per far si che ciò non avvenga, l’ex inquilino non deve dare disdetta dei contratti delle utenze di luce e gas, in quanto una volta chiuse le erogazioni dei servizi, le aziende procedono con l’apposizione dei sigilli per ciò che riguarda il gas, mentre per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica i contatori vengono disattivati direttamente dalla centrale.
Per chiedere il subentro nelle forniture di gas e luce, è necessario fornire una serie di documenti e di dati al gestore che fornisce i servizi. I dati si evincono, per la maggior parte, da una delle bollette intestate al precedente inquilino.
Ecco quali sono:
Questi due dati indicano nel primo caso (POD) il codice identificativo del punto di prelievo, e identifica il contatore elettrico. Il PDR, invece, identifica il contatore del gas.
Questi codici si trovano sulle bollette oppure sui contatori, e iniziano sempre con la sigla IT, che identifica la nazione Italia.
Quanto tempo passa per ottenere che le utenze siano intestate a proprio nome?
Entro 4 giorni dalla richiesta le società che erogano i servizi di energia elettrica e del gas procedono con la modifica dei dati e aggiornano con quelli del nuovo intestatario delle utenze.
Questa tempistica è dettata da una precisa regolamentazione di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.
Cosa è necessario fare nel caso in cui il precedente intestatario delle utenze sia venuto a mancare? Due sono i casi possibili:
Nel primo caso, il parente di primo grado che subentra nel contratto, dovrà inviare al gestore del servizio la richiesta a proprio nome per ereditare le utenze. Questa pratica non ha costi, ma è possibile che vengano richiesti i costi amministrativi.
Nel secondo caso si procede con una normale richiesta di voltura.
Esiste un solo caso in cui le aziende che forniscono questi servizi possono negare la voltura delle utenze: quando chi subentra risulta moroso.
In queste situazioni, comunque, le imprese devono rispondere negativamente entro due giorni dalla data della richiesta di voltura.
Può capitare di dover subentrare in mancanza delle precedenti bollette. Che fare per risalire ai dati del fornitore attuale? Niente paura: è sufficiente contattare ARERA telefonando al numero verde gratuito e chiedere assistenza e informazioni su come procedere:
Ecco il link per accedere alla piattaforma web ufficiale dell’Autorità: ARERA online.
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