Diritti dei consumatori

Requisiti e come fare domanda per l’assegnazione delle case popolari

&NewLine;<p>Il criterio di <strong>casa popolare<&sol;strong>&comma; o di <em>edilizia residenziale popolare<&sol;em>&comma; come è anche denominato&comma; fu diffuso a partire dal 1903&comma; quando in Italia fu nacque l’<strong>Istituto Autonomo Case Popolari<&sol;strong>&comma; più conosciuto con l’acronimo <em>IACP<&sol;em>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Si realizzò così una vera <strong>riforma nel settore dell’edilizia residenziale<&sol;strong>&comma; dedicata ai <strong>nuclei familiari meno abbienti<&sol;strong> con lo scopo di sostenere e promuovere il <strong>diritto alla casa<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Prezzi calmierati&comma; assegnazioni a fronte della constatazione certificata di uno stato di indigenza&comma; fecero la differenza tra chi&comma; fino a quel momento&comma; poteva <strong>permettersi una vita dignitosa<&sol;strong> e chi no&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Storia dell’IACP<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Poter contare su un tetto sulla testa e dei <strong>servizi fondamentali<&sol;strong> <strong>come l’acqua per potersi lavare<&sol;strong>&comma; o dei servizi igienici&comma; sono riconosciuti a livello planetario come la base dei <strong>diritti dell’uomo<&sol;strong>&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La riforma fu varata grazie all&&num;8217&semi;emanazione della <strong><a href&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;gazzettaufficiale&period;it&sol;atto&sol;serie&lowbar;generale&sol;caricaDettaglioAtto&sol;originario&quest;atto&period;dataPubblicazioneGazzetta&equals;1903-07-08&amp&semi;atto&period;codiceRedazionale&equals;003U0254&num;&colon;~&colon;text&equals;note&percnt;3A&percnt;20Entrata&percnt;20in&percnt;20vigore&percnt;20del&percnt;20provvedimento&percnt;3A&percnt;2023&percnt;2F07&percnt;2F1903&amp&semi;text&equals;Le&percnt;20Casse&percnt;20di&percnt;20risparmio&percnt;20ordinarie&comma;legge&percnt;2015&percnt;20luglio&percnt;201888&percnt;2C&percnt;20n&period;&amp&semi;text&equals;1&percnt;20della&percnt;20legge&percnt;204&percnt;20maggio&comma;169&period;" target&equals;"&lowbar;blank" rel&equals;"noreferrer noopener">Legge 254&sol;1903<&sol;a><&sol;strong> per volontà e col sostegno del deputato<strong> Luigi Luzzatti<&sol;strong>&period; L’organizzazione dell’ente presupponeva una distribuzione capillare di organismi utili alla messa in atto di questa<strong> riforma<&sol;strong>&comma; e furono create realtà locali a sostegno di quest’impresa&period; Gli immobili&comma; ovviamente&comma; restavano di proprietà dello Stato che li concedeva in<strong> affitto a canoni davvero minimi<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per poter <strong>edificare nuove abitazioni di tipo popolare<&sol;strong> fu necessario attivare collaborazioni con <strong>istituti bancari a sfondo sociale<&sol;strong>&comma; come le <em>banche cooperative<&sol;em>&comma; che iniziarono a finanziare i primi progetti di edilizia popolare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tra la Prima e la<strong> Seconda Guerra Mondiale<&sol;strong> fu dato un maggior impulso alla costruzione di nuovi caseggiati di edilizia popolare&comma; e furono agevolati gli enti nazionali che parteciparono all’impresa&comma; come l’<strong>Unione Edilizia Nazionale<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dagli anni ’50 in poi&comma; diverse riforme sono intervenute a modificare la normativa originaria&comma; trasformando – tra le altre cose – gli <strong>istituti autonomi case popolari<&sol;strong> in enti pubblici non economici&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nei paragrafi successivi affrontiamo il tema della <em>case popolari<&sol;em> per approfondirne ogni aspetto&colon; <strong>che cos&&num;8217&semi;è una casa popolare<&sol;strong> e come si fa richiesta per entrare in graduatoria&quest; Quali documenti si devono presentare e a chi&quest; Quali sono<strong> i requisiti di base e quelli preferenziali <&sol;strong>necessari&quest; Quali sono i doveri che gli assegnatari devono rispettare&quest; A queste e ad altre domande troverai risposte proseguendo la lettura di questo approfondimento&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Cosa si intende col termine &&num;8220&semi;casa popolare&&num;8221&semi;<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Con il termine<strong> case popolari<&sol;strong>&comma; anche denominate <em>Edilizia Residenziale Pubblica<&sol;em>&comma; il cui acronimo è <strong>E&period;P&period;R&period;<&sol;strong>&comma; si indicano gli stabili che sono di esclusiva proprietà del Comune&comma; che ha però facoltà di <strong>concedere gli appartamenti in affitto alle persone o ai nuclei familiari che si trovano in condizioni economiche disagiate<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;affitto mensile&comma; o anche con versamento periodico&comma; è di cifre considerevolmente più basse rispetto ai prezzi correnti del mercato immobiliare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Come avviene l’assegnazione delle case popolari<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Attraverso un <strong>bando pubblico<&sol;strong>&comma; a cui possono partecipare i <strong>cittadini in possesso di determinati requisiti<&sol;strong>&comma; si comunica alla cittadinanza la disponibilità di un certo numero di case popolari&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il bando ha una scadenza&comma; e non appena viene chiuso per <strong>decorrenza dei termini<&sol;strong>&comma; viene stilata la cosiddetta <strong>graduatoria<&sol;strong> che contiene la lista dei nominativi delle persone che hanno presentato la domanda&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Come ogni graduatoria&comma; viene quindi assegnato al nucleo familiare&comma; o alla singola persona&comma; un<strong> punteggio<&sol;strong> calcolato sulla base dei requisiti di cui si è in possesso&comma; che determinerà il posto in classifica di graduatoria&period; Il<strong> bando viene emanato ogni 4 anni<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>ATTENZIONE<&sol;strong>&colon; con il termine <strong>nucleo familiare<&sol;strong>&comma; si intende una famiglia composta da due coniugi e gli eventuali figli&comma; oppure da un solo genitore con figli&comma; o ancora&comma; due persone che convivono in coppia pur non essendo legate dal <strong>vincolo di matrimonio<&sol;strong>&period; In quest’ultimo caso di parla&comma; giuridicamente&comma; di convivenza <em>more uxorio<&sol;em>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading"><strong>R<&sol;strong>equisiti generali per partecipare al bando per le case popolari<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Entriamo ora nel vivo della questione&comma; elencando le<strong> persone che possono presentare domanda di accesso a una casa popolar<&sol;strong>e&period; Essi sono&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<ul class&equals;"wp-block-list"><li><strong>genitori single<&sol;strong> con figli a carico<&sol;li><li>persone <strong>disabili<&sol;strong><&sol;li><li><strong>cittadini senza fissa dimora<&sol;strong><&sol;li><li>giovani coppie <strong>under 35<&sol;strong><&sol;li><&sol;ul>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>ATTENZIONE<&sol;strong>&colon; quelli sopra elencati sono i requisiti generali&comma; a cui devono essere abbinati necessariamente i<strong> requisiti di base<&sol;strong> che sono elencati nel paragrafo successivo&period; In ogni caso <strong>i Comuni hanno facoltà di deliberare diversamente<&sol;strong> anche in merito ai requisiti generali e di base&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h3 class&equals;"wp-block-heading"><strong>R<&sol;strong>equisiti di base<&sol;h3>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oltre ai requisiti generali&comma; che come già accennato possono variare in base al Comune di residenza&comma; esistono i requisiti di base&period; Ecco quali sono&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<ul class&equals;"wp-block-list"><li>il <strong>reddito annuo complessivo<&sol;strong> della persona che presenta l’istanza non deve mediamente superare i 25&period;000 euro annui&comma; ma questo dato è suscettibile di variazioni&semi;<&sol;li><li><strong>svolgere attività lavorativa<&sol;strong> dipendente o autonoma&semi;<&sol;li><li>la persona che presenta la domanda deve avere la <strong>cittadinanza italiana oppure europea<&sol;strong>&comma; ma sono ammesse domande da parte di persone provenienti da altri paesi a patto che siano in possesso di un <strong>regolare permesso di soggiorno <&sol;strong>e di lungo periodo o biennale&comma; e che svolga regolare attività lavorativa&comma; anche se di tipo autonomo&semi;<&sol;li><li>il richiedente deve avere la <strong>residenza anagrafica nello stesso comune in cui fa la richiesta di accesso alla casa popolare<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li>i richiedenti non possono avere <strong>diritti di proprietà&comma; usufrutto o uso di abitazioni <&sol;strong>in altre case popolari e non devono essere assegnatari di altri alloggi di edilizia popolare&semi;<&sol;li><li>chi presenta la domanda <strong>non deve essere occupante abusivo di un alloggio<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li>non vengono accettate richieste da parte di chi è proprietario di uno o più immobili&period;<&sol;li><&sol;ul>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h3 class&equals;"wp-block-heading">I requisiti preferenziali<&sol;h3>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Poiché&comma; come già spiegato in precedenza&comma; quando si presenta la<strong> domanda di accesso a una casa popolare<&sol;strong> si entra a far parte di una graduatoria&comma; e considerando il fatto che <strong>questi alloggi sono poi assegnati in base al punteggio che il richiedente ottiene<&sol;strong>&comma; esistono particolari condizioni che&comma; più di altri requisiti&comma; possono dare maggiori possibilità di assegnazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ecco di seguito la lista dei <strong>requisiti che danno un punteggio maggiore in graduatoria<&sol;strong>&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<ul class&equals;"wp-block-list"><li>persone che alloggiano presso i <strong>dormitori <&sol;strong>e i centri di raccolta&comma; o in <strong>ricoveri provvisori<&sol;strong> o ancora&comma; in condizione di sovraffollamento&semi;<&sol;li><li>le<strong> persone invalide con uno stato di invalidità civile riconosciuta dal 66&percnt; in su<&sol;strong> e che siano assistite da almeno sei mesi dai servizi sociali&semi;<&sol;li><li><strong>persone divorziate<&sol;strong> o separate&semi;<&sol;li><li>le<strong> vedove con figli a carico <&sol;strong>e assistiti dai servizi sociali da almeno sei mesi&semi;<&sol;li><li>le <strong>madri nubili<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li><strong>single con almeno un figlio a carico<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li>nuclei familiari al cui interno vi sia uno o più membri riconosciuti <strong>invalidi civili con percentuale superiore al 66&percnt;<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li><strong>famiglie con minori riconosciuti invalidi <&sol;strong>con necessità di assistenza continua o non in grado di camminare autonomamente&semi;<&sol;li><li>nuclei familiari con figli a carico e con <strong>reddito inferiore a un tetto minimo stabilito dal comune<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li><strong>famiglie assistite dai servizi sociali <&sol;strong>con disagio nella collocazione abitativa&semi;<&sol;li><li>nuclei familiari che stanno pagando un affitto mensile che incida – sul reddito disponibile – di un terzo&semi;<&sol;li><li>le famiglie che abitano in <strong>alloggi che non sono forniti dei servizi igienici<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li><strong>coppie di età inferiore ai 35 anni <&sol;strong>e che si sono formate da non più di tre anni&semi;<&sol;li><li>nuclei familiari che coabitano con altri nuclei familiari&semi;<&sol;li><li>persone che hanno un reddito la cui somma non supera la<strong> pensione minima erogata dall&&num;8217&semi;INPS<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li>nuclei familiari o persone che non hanno un alloggio in quanto hanno subito uno sfratto&semi;<&sol;li><li><strong>over 65<&sol;strong>&semi;<&sol;li><li>persone affette da <strong>patologie che le rendono inabili al lavoro<&sol;strong>&period;<&sol;li><&sol;ul>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>ATTENZIONE<&sol;strong>&colon; questi requisiti devono essere certificati da <strong>adeguata documentazione<&sol;strong>&period; Per ciò che concerne i <strong>requisiti reddituali<&sol;strong>&comma; essi sono calcolati anche in base al numero dei componenti del nucleo familiare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<div class&equals;"wp-block-image"><figure class&equals;"aligncenter size-large is-resized"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;consumatori&period;blog&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2021&sol;08&sol;pexels-kozymeii-kong-950745-819x1024&period;jpg" class&equals;"wp-image-7999" width&equals;"526" height&equals;"657"&sol;><&sol;figure><&sol;div>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Come si presenta la domanda<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alcuni cittadini pensano che l’assegnazione delle case popolari avvenga automaticamente quando lo <strong>stato di disagio economico <&sol;strong>sia palese&period; Non è affatto così&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È necessario <strong>presentare una regolare domanda al Comune<&sol;strong>&comma; <strong>alla Provincia o alla Regione di residenza<&sol;strong>&period; Per presentare l’istanza è necessario però attendere la pubblicazione del bando di assegnazione&comma; e per avere questa informazione ci si può rivolgere agli <strong>uffici comunali<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La domanda può essere&nbsp&semi; inoltrata scegliendo una tra le seguenti opzioni&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<ul class&equals;"wp-block-list"><li>online sul sito del <strong>Comune di residenza<&sol;strong><&sol;li><li>rivolgendosi a un <strong>patronato<&sol;strong><&sol;li><li>recandosi presso l’apposito sportello presente presso il Comune di residenza<&sol;li><&sol;ul>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h3 class&equals;"wp-block-heading">I documenti necessari<&sol;h3>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se si è deciso di presentare domanda per<strong> accedere alla graduatoria delle case popolari del Comune di residenza<&sol;strong>&comma; e se è stato pubblicato il bando&comma; per prima cosa è necessario procurarsi il modulo prestampato che si può scaricare anche direttamente online dal <strong>sito del Comune di appartenenza<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Inoltre&comma; è necessario allegare la copia dei seguenti documenti&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<ul class&equals;"wp-block-list"><li><strong>documento d’identità <&sol;strong>in corso di validità&semi;<&sol;li><li><strong>copia dell’ISEE<&sol;strong> – l’Indicatore della Situazione Economica – oppure <strong>dell’ISEE-erp<&sol;strong>&comma; che è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente&semi;<&sol;li><li><strong>copia del certificato che attesta la condizione e la percentuale di invalidità<&sol;strong> assegnata nei casi in cui il richiedente sia invalido o che all&&num;8217&semi;interno del nucleo familiare sia presente una o più <strong>persone invalide<&sol;strong>&period;<&sol;li><&sol;ul>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Punteggio in graduatoria&colon; cosa succede se si arriva in parità&quest;<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È possibile&comma; in alcuni casi&comma; che si verifichi una <strong>parità di punteggio in graduatoria<&sol;strong>&period; Significa che più persone hanno raggiunto il medesimo punteggio in fase di verifica dei requisiti preferenziali&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Di fronte alle situazioni di questo genere&comma; il Comune procede con un’ulterior<strong>e analisi dei requisiti in merito al reddito&comma; al numero dei figli presenti nel nucleo familiare o della percentuale di invalidità certificata<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Chi presenta caratteristiche di <strong>maggiore difficoltà economica o di ordine sociale<&sol;strong>&comma; otterrà un avanzamento nella graduatoria&period; Per controllare la graduatoria ci si può recare presso la sede del Comune di residenza&comma; oppure sulla piattaforma web del Comune&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">I doveri degli assegnatari di una casa popolare<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non solo diritti&comma; ovviamente&comma; ma anche qualche dovere da onorare&period; A chi viene assegnata una casa popolare&comma; viene chiesto il <strong>regolare pagamento del canone di affitto e delle spese condominiali<&sol;strong>&period; Gli alloggi popolari non possono essere adibiti a scopi illeciti o immorali&comma; e non possono essere modificati gli interni o gli impianti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se uno solo di questi criteri non viene rispettato&comma; il Comune può procedere con lo<strong> sfratto<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Morte dell&&num;8217&semi;assegnatario di una casa popolare<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In caso di <strong>morte del legittimo assegnatario di un alloggio <&sol;strong>popolare&comma; sono i parenti facenti parte dello stesso nucleo familiare a ereditare il diritto di assegnazione della stessa casa&period;<&sol;p>&NewLine;

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Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog. Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it Sociologa Esperta di comunicazione Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto I suoi libri sono in vendita su Amazon

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