Diritti dei consumatori

Facebook e gli addebiti non autorizzati: cause e come chiedere rimborso

Facebook è online dal 2004 e da allora ne ha fatta tanta di strada

Da semplice sito che fu lanciato per permettere una maggiore interazione tra gli studenti delle università statunitensi, in una manciata di anni dopo il debutto online si trasformò in una grande attrazione che richiamò l’attenzione di milioni di utenti da ogni parte del globo.

Oggi, pur dividendo il mercato di riferimento e il successo con altri famosi social network, rappresenta comunque il luogo di incontro quotidiano per persone che, da ogni nazione, ogni giorno si incontrano virtualmente per pubblicare pensieri personali, news o chattare in diretta tramite l’applicazione Facebook Messenger.

Nel corso degli anni sulla piattaforma Facebook sono stati implementati anche diversi servizi a pagamento: dai giochi online ai servizi pubblicitari per professionisti e per privati.

Ogni giorno milioni di utenti eseguono transazioni economiche per acquistare questi servizi e tutto avviene in piena sicurezza. Eppure, ogni tanto qualcosa può sfuggire dal controllo e possono accadere fatti poco chiari…

Se ti accorgi che ti è stato addebitato un importo sulla tua carta di pagamento e appare sotto la voce “Facebook” ma tu non ricordi o hai addirittura la certezza di non aver effettuato acquisti, che fai?…

…Immediatamente scatta l’allarme, pensi subito alla clonazione della carta, evento che purtroppo avviene di frequente a causa dele troppe frodi informatiche che i cyber criminali escogitano quasi quotidianamente.

Se non hai mai acquistato uno dei servizi proposti online dal uno dei più grandi e conosciuti social network, la reazione non può che essere di stupore mista a rabbia. Come può essere accaduto? Chi ha fornito i dati della carta di credito e perché è possibile cadere in una situazione simile?

In altre occasioni, però, può trattarsi di una dimenticanza oppure di un’attività involontaria…

Insomma: quale che sia la situazione, avrai certamente fretta di capire perché ti ritrovi con un addebito non autorizzato sulla tua carta di pagamento che riporta la voce “Facebook” e hai perfettamente ragione…

Nei paragrafi che seguono scoprirai una serie di informazioni molto utili per te anche per entrare in contatto con il centro di supporto clienti di Facebook dedicato proprio a questo tipo di problemi.

Attenzione agli addebiti Facebook non autorizzati

Diverso tempo fa, non è chiaro quando esattamente sia iniziato tutto questo, alcuni utenti di Facebook hanno scoperto un’amara sorpresa leggendo gli estratti conto della carta di credito: addebiti non autorizzati da parte di Facebook ads, il settore che si occupa di marketing e vendita dei servizi promozionali e dei giochi a pagamento.

Facebook vende anche altri tipi di servizi, come per esempio prodotti virtuali legati ai giochi: insomma, un vero marketplace virtuale.

Alt! Se però non si è mai acquistato uno di questi servizi, e quindi non si è impostato alcun metodo di pagamento, e se indagando in famiglia nessuno ha fatto mai nulla del genere – a volte si può dubitare di un bambino che possa aver fatto una marachella – la cosa non solo non quadra, ma la domanda che ci si pone è: “Come può essere stato possibile prelevare denaro attraverso la mia carta di credito se non ho mai fornito i dati a Facebook”?

Esistono anche casi di consumatori che non hanno mai aperto un profilo su Facebook, eppure cadono vittime di questi addebiti. Più avanti scoprirai come sia possibile che i truffatori possano accedere, senza farsene accorgere, ai dati delle carte di credito.

Vediamo di comprendere meglio, attraverso l’analisi realizzata sulle esperienze di diversi utenti che si sono ritrovati in questa situazione.

Addebiti fraudolenti: phishing e SMS sospetti

Gli addebiti possono provenire da qualsiasi nazione, spesso dall’Oriente ma anche da nazioni occidentali.

I truffatori riescono a ottenere i dati delle carte di credito in mille modi, in special modo attraverso azioni di phishing, ed è per tale motivo che continuiamo a consigliare di stare molto attenti quando si ricevono mail o SMS sospetti, con richiesta dei dati bancari per “controlli” inesistenti.

Non ci stancheremo mai di ribadire una cosa: banche, istituti finanziari in genere, operatori di telefonia e altre aziende, enti nazionali come l’Agenzia delle Entrate o l’INPS, non chiedono mai i dati dei consumatori inviando una mail, e in considerazione del fatto che queste truffe avvengono con sempre maggior frequenza, periodicamente diffondono informazioni atte ad avvisare i cittadini di non tener mai conto di queste comunicazioni.

Per tale ragione, quando si riceve una mail o un sms di questo tipo, mai e poi mai aprire i link che contengono per inviare i dati richiesti: è come cedere ai ladri le chiavi di casa propria.

Responsabilità di Facebook in caso di frode via phishing

Facebook non ha alcuna responsabilità su questo tipo di azioni fraudolente ma è al corrente della situazione, tanto che se si prova a contattare l’assistenza attraverso la piattaforma online, e si spiega l’accaduto, una volta compiute le opportune verifiche si torna in possesso del denaro, tranne – attenzione! – che di qualche euro che vengono trattenuti come “commissioni sulle transazioni”.

Quest’ultimo punto non è stato chiarito: per quale motivo, oltre ad aver subito gli addebiti, il consumatore dovrebbe pure pagare per le transazioni avvenute illegalmente sulla sua carta di credito? Il sistema bancario evidentemente non pone troppa attenzione ai diritti di chi viene frodato.

A parte questa considerazione, in alcuni casi le somme sottratte sono di entità elevata, visto che si parla di importi variabili dalle poche decine di euro a qualche migliaio. Non è un problema di poco conto, quindi.

In alcuni casi, invece, il tentativo di frode non va a buon fine a causa dei limiti di plafond sulla carta di credito. Se, per esempio, la linea di credito della carta è limitata a 1.500 euro, i truffatori non potranno eseguire transazioni superiori a questa cifra.

Altri consumatori scoprono in ritardo che le transazioni avvenute sono più di una, e così gli importi si sommano: operazioni da 100 euro e oltre, che unite formano un vero tesoretto.

Che tipo di acquisti fanno, facendoli passare per operazioni compiute su Facebook? Quelle che si possono fare sul social network, dai servizi di pubblicità e promozione ai giochi online a tutto ciò che il marketplace propone in vendita agli utenti.

Come segnalare a Facebook una frode in caso di phishing

Arriviamo alla parte più importante: come si segnala un addebito fraudolento, ma sopratutto, a chi? Inoltre: quali sono le prime azioni da compiere non appena si scopre di esser stati truffati?

Innanzitutto è necessario contattare l’istituto finanziario che ha emesso la carta di credito per bloccarne l’operatività, segnalando al contempo quanto accaduto. Il secondo passo che consigliamo, è quello di procedere comunque a una formale denuncia presso le autorità competenti: le forze dell’ordine.

Dopodiché, bisogna contattare Facebook accedendo al modulo di segnalazione addebiti non autorizzati. Seguire man mano le istruzioni che appaiono nelle vari pagine quando si procede, e definire la situazione dando tutte le informazioni richieste.

Entro breve tempo il centro di assistenza ricontatterà l’utente per chiedere maggiori chiarimenti, e nel caso si confermino le transazioni finanziarie truffaldine, il denaro sarà restituito sulla carta di credito.

Commissioni per acquisti fatti tramite giochi su Facebook

Potrebbe anche accadere una cosa a cui forse non hai pensato: qualcuno potrebbe aver utilizzato il tuo account su Facebook per poi giocare spendendo quindi del denaro che è stato addebitato sulla tua carta?

Non stiamo parlando di frodi informatiche e cyber criminali.

Potresti, per esempio, aver dato l’accesso a un minore? Alcune persone lasciano che i nipotini o i figli entrino su Facebook lasciando loro l’accesso aperto. In casi simili, potrebbero presentarsi problemi involontari, addebiti non riconducibili ad azioni fraudolente ma, semplicemente, da un tuo comportamento incauto.

Se hai notato uno o più addebiti che non riconosci come tuoi acquisti, la cosa da fare immediatamente è quella di segnalarlo al dipartimento di assistenza clienti di Facebook.

Procedi così:

  • accedi al tuo account Facebook inserendo il tuo nome utente e la password
  • dal tuo profilo clicca in alto dove appare l’icona con la tua immagine
  • clicca su “Impostazioni e privacy
  • clicca su “Impostazioni
  • clicca a sinistra su “Pagamenti
  • clicca ora su “Attività
  • vai sulla transazione che non hai autorizzato e clicca su “Ricevi assistenza su questo pagamento
  • clicca su “Contattaci

A questo punto hai due diverse soluzioni tra cui scegliere per entrare in contatto con il centro di assistenza di Facebook:

  • cliccare su “LIve chat with us” per avviare una conversazione in chat
  • inoltrare una comunicazione via mail

Non appena sarà effettuata la verifica sulla tua segnalazione riceverai la replica da parte del servizio di supporto clienti.

Se questa opzione non risolve il tuo caso, prova ad accedere alla sezione Addebiti non autorizzati o sconociuti e fornisci maggiori informazioni seguendo le istruzioni che leggerai sullo schermo.

Commissioni pubblicitarie non riconosciute

Passiamo ora a un altro argomento ma sempre legato alle transazioni che non hai autorizzato: gli addebiti non autorizzati sugli account pubblicitari su Facebook.

Nel caso in cui tu acceda al tuo account pubblicitario ma non riconosca una o più attività che ti sono state addebitate, puoi procedere come segue:

  • accedi al tuo account pubblicitario su Facebook;
  • verifica se hai raggiunto la soglia di spesa che avevi impostato;
  • controlla anche di aver impostato un tetto al budget pubblicitario;
  • accedi alla sezione Fatturazione sul tuo account pubblicitario;
  • visualizza la cronologia dei pagamenti;
  • clicca sull’ID della transazione sospetta per ottenere la ricevuta e leggi le informazioni relative all’importo pagato, alla data del pagamento, al metodo utilizzato per la transazione economica e per quale inserzione è stato effettuato l’addebito.

Cerca anche di comprendere se, per caso, uno dei tuoi familiari a cui magari hai concesso l’accesso al tuo PC e al tuo account su Facebook può involontariamente aver cliccato su un pulsante che ha avviato il pagamento di una campagna pubblicitaria.

Dopo aver effettuato tutte le verifiche e hai la certezza che l’addebito non dipenda da:

  • non aver inserito una soglia alle spese per la pubblicità;
  • aver concesso l’accesso a un familiare che inavvertitamente ha cagionato l’addebito;
  • aver ricevuto diverse fatturazioni nello stesso mese che dipendono però dall’aver raggiunto di volta in volta la soglia di spesa che hai stabilito.

…allora potrai segnalare il problema accedendo alla sezione Risoluzione dei problemi relativi alle attività non riconosciute nel tuo accounto pubblicitario.

Dopo che avrai effettuato l’accesso, dovrai selezionare l’account pubblicitario su cui hai trovato l’addebito non autorizzato e procedere cliccando su “Ho una domanda su un pagamento“.

Segui le istruzioni che compariranno sullo schermo per avviare la pratica di reclamo e attendi la replica da parte del team del centro di supporto alla clientela.

Conclusioni

Ogni giorno sulla piattaforma web Facebook milioni di utenti acquistano servizi e giochi virtuali e accade da ogni parte del mondo a tutte le ore. Si tratta ormai di un volume di transazioni di grande entità, ed è per questo che il servizio di assistenza clienti a volte può sembrare un po’ lento nelle risposte.

Hai subito un addebito non autorizzato e vuoi raccontarci la tua esperienza? Come hai risolto la situazione? E’ stato facile entrare in contatto con il centro di supporto clienti di Facebook?

Scrivici utilizzando il modulo Storie di consumatori o commentando questo articolo.

Se la tua esperienza è di interesse generale e contribuisce ad arricchire il contenuto di questo articolo di approfondimento, saremo lieti di pubblicarla sulle pagine di questo sito.

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Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog. Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it Sociologa Esperta di comunicazione Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto I suoi libri sono in vendita su Amazon

Leggi commenti

  • Dopo quanto tempo Facebook ti contatta perché mi hanno appena prelevato 200,00€ dalla mia carta di credito per delle inserzioni pubblicitarie mai richieste

  • Non conosco i tempi di risposta, so solo che ci vuole tempo perché hanno molte richieste

    • Salve, mi hanno disabilitato il profilo Facebook, solo dopo mi sono accorta che me lo hanno clonato. Io non posso più accedere con email , ma continuano ad addebitarmi soldi sulla carta di credito. Come posso fare per contattare e chiedere rimborso?

  • Stamattina ho avuto degli addebiti sul mio conto per delle inserzioni non autorizzate. Ho trovato e rimosso 2 utenti stranieri non autorizzati che avevano attivato inserzioni per migliaia di euro, fortunatamente sono stata veloce ed ho bloccato tutto!

  • A me su 4 addebiti da 49 euro, dopo la segnalazione me ne hanno restituiti 3 dicendo che la pratica è da considerarsi chiusa... E non mi rispondono più, in pratica hanno riconosciuto l'errore ma io ci ho rimesso 49 euro

    • Salve Giovanni, denunci l'abuso alle autorità competenti
      Se tutti lo facessimo, come io faccio se accade una situazione simile, si bloccherebbe ogni abuso contro i consumatori...
      Un saluto

  • A me sono stati fatti addebiti da parte di facebook per €166.50 che io non ho mai autorizzato ho segnalato tutto a Facebook e sono i attesi che mi chiamino...

  • salve come si fa a fare il reclamo per addebiti e pubblicità mai autorizzati? grazie a chi mi risponderà.

    • Salve Rosita,
      provi a leggere i consigli che ho riportato nell'articolo che ho scritto e che sta commentando
      Saluti

    • Salve Rosita
      legga i consigli che trova scritti sull'articolo che sta commentando
      Saluti

      • Io ho subito la stessa cosa.
        Su facebook risulta una campagna pubblicitaria di 38,50$...ma alla prima notifica di addebito sulla mia carta di credito di 8,65€ ho subito bloccato la carta e fatta denuncia ai carabinieri come suggerito dalla mia banca per procedere al rimborso dell'addebito.
        Ho fatto sia la segnalazione a Facebook tramite un link arrivato nella mia mail, sia attraverso il link da lei suggerito nell'articolo.
        Spero di avere una risposta da facebook per cancellare l'inserzione fatta dall'hacker.

  • A me hanno rubato 220 € per inserzioni il problema che mi hanno anche bloccato il mio account personale di Facebook quindi non posso contattarli....qualcuno ha qualche idea?

  • Buonasera, ho scoperto stamattina controllando i movimenti della mia postepay che c'era un pagamento su pos esercenti c/o facebook di 25.42, premetto che non ho mai acquistato niente su facebook ne tantomeno ho mai immesso i dati della mia carta. Ho aperto una richiesta a facebook tramite il link segnalato, aspetto per vedere cosa mi rispondono

    • Salve Betta, ci tenga informati se le risponderanno e cosa
      Il consiglio, qualora non ricevesse replica da FB, è di segnalare la cosa alla Guardia di Finanza
      Un saluto

  • Anche io ho scoperto questo ho scoperto 2 addebiti da 20€ e 1 da 70€ ho bloccato la carta e appena sono disponibile faccio denuncia alla polizia postale per avere i rimborsi dalla banca...

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