Diritti dei consumatori

Esami diagnostici e liste di attesa: come fare per ridurre i tempi

&NewLine;<p>Ogni cittadino italiano conosce bene la situazione&colon; se si devono fare <strong>esami diagnostici o interventi chirurgici attraverso il SSN<&sol;strong> – Sistema Sanitario Nazionale – nella maggior parte dei casi gli appuntamenti vengono fissati dopo diversi mesi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È una situazione grave&comma; che non solo non accenna a migliorare ma che&comma; col passare del tempo&comma; sta diventando sempre più critica&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Accade ogni giorno e in ogni regione del belpaese&period; Persino che patisce gli effetti di<strong> patologie gravi<&sol;strong>&comma; si pensi alle <strong>varie forme di cancro<&sol;strong>&comma; deve combattere con le incredibili lungaggini del SSN&period; Da cosa nasce questa situazione&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Possibile che i <strong>consumatori <&sol;strong>non possano avere il sacrosanto diritto di <strong>accedere agli esami diagnostici<&sol;strong>&comma; e agli interventi chirurgici&comma; tramite il Sistema Sanitario Nazionale ma in tempi umani&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per capire meglio la situazione&comma; e per conoscere le <strong>normative in vigore<&sol;strong> che – nella realtà dei fatti – danno ragione ai cittadini&comma; ecco un approfondimento che sarà di grande aiuto per tutti&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Stiamo parlando di salute&comma; non di caramelle…<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Piano Nazionale per le Liste di Attesa<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alzi la mano chi non ha avuto&comma; almeno una volta&comma; a che fare con i <strong>lunghissimi tempi di attesa per sottoporsi a esami diagnostici<&sol;strong>&comma; o interventi chirurgici&comma; attraverso il <strong>SSN<&sol;strong>&period; Ormai la situazione è generalizzata&period; Se un tempo queste situazioni si presentavano con maggior frequenza nelle <strong>regioni del centrosud<&sol;strong>&comma; ormai tutta l’Italia è interessata da questo tipo di problema&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In molti casi la situazione diventa drammatica&comma; in special modo per le <strong>famiglie a basso reddito<&sol;strong> e che non possono permettersi prenotare le stesse <strong>prestazioni sanitarie a pagament<&sol;strong>o&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nessuno è escluso da questo tipo di trattamento&colon; persino chi è ammalato di cancro o di altre <strong>patologie gravi<&sol;strong>&comma; e che necessitano di frequenti <strong>controlli medici <&sol;strong>nel corso dell’anno&comma; subisce lo stesso tipo di assurdità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Oltretutto i cittadini non sono informati a dovere sui loro <strong>diritti<&sol;strong>&period; Per esempio&colon; quanti sono a conoscenza del fatto che esiste il <strong><a href&equals;"http&colon;&sol;&sol;www&period;salute&period;gov&period;it&sol;portale&sol;documentazione&sol;p6&lowbar;2&lowbar;2&lowbar;1&period;jsp&quest;lingua&equals;italiano&amp&semi;id&equals;2824">Piano Nazionale per le Liste di Attesa<&sol;a><&sol;strong>&quest; Quasi nessuno&comma; perché viene metodicamente disatteso a causa del fatto che il sistema sanitario non comunica come dovrebbe i diritti fondamentali ai contribuenti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ecco di cosa si tratta&colon; nel caso in cui è necessario sottoporsi a <strong>una<&sol;strong> <strong>visita specialistica<&sol;strong>&comma; essa deve essere erogata<strong> entro 30 giorni dalla richiesta<&sol;strong>&period; Una <strong>mammografia<&sol;strong>&comma; esame diagnostico fondamentale per la <strong>prevenzione del tumore alla mammella<&sol;strong>&comma; può avere&nbsp&semi; una tolleranza dei tempi di attesa di circa 60 giorni&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Cosa accade nella realtà dei fatti&quest; Che nella maggior parte dei casi <strong>l’appuntamento viene fissato dopo un anno<&sol;strong>&period; Eppure esiste un decreto legislativo&comma; il 124&sol;98&comma; che è molto chiaro&colon; l’azienda sanitaria deve fornire ai cittadini le informazioni relative alle <strong>strutture sanitarie<&sol;strong>&comma; siano esse pubbliche o convenzionate&comma; presso cui potersi rivolgere per effettuare gli esami&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non basta&colon; nel caso in cui anche queste strutture dovessero fornire appuntamenti con date troppo in là nel tempo&comma; allora si ha diritto a ottenere la stessa <strong>prestazione sanitaria in intramoenia<&sol;strong> pagando solo il ticket&comma; a meno di non essere assegnatari di un’esenzione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<div class&equals;"wp-block-image"><figure class&equals;"aligncenter size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;consumatori&period;blog&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2019&sol;11&sol;clinic-doctor-health-hospital-4154-1024x682&period;jpg" class&equals;"wp-image-4455"&sol;><&sol;figure><&sol;div>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Come accedere agli esami in regime di intramoenia in caso di lunghe liste di attesa<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Accedere al <strong>diritto di ottenere gli esami diagnostici in regime di intramoenia<&sol;strong>&comma; non è però un passaggio automatico&period; È infatti necessario inviare&comma; al <strong>direttore sanitario<&sol;strong> della struttura presso la quale si chiede di ottenere questo diritto&comma; una richiesta formale&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il <strong>direttore sanitario<&sol;strong>&comma; ricevuta la richiesta&comma; dovrà poi verificare che essa sia corretta&comma; e darne approvazione&period; Un po’ fumiginoso come metodo&comma; ma è così che funziona&comma; meglio di dover andare a pagare centinaia di euro…<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">L’urgenza sulle richieste degli esami diagnostici<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un’altra via consentita dalla normativa in vigore&comma; e dedicata in special modo ha chi ha urgenza di sottoporsi agli esami diagnostici&comma; è quella della <strong>richiesta di urgenza<&sol;strong>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È il <strong>medico di base<&sol;strong> o lo specialista&comma; in questo caso&comma; a dover apporre la croce sull’apposita casella presente nel modulo di richiesta&period; Una soluzione da vagliare caso per caso&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading"><strong>I motivi p<&sol;strong>er cui in Italia si attende troppo per accedere<strong> alle cure<&sol;strong><&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’accesso alle cure è uno dei <strong>diritti fondamentali dei cittadini<&sol;strong>&period; Renderlo difficile rema contro questo criterio&period; Vi siete mai chiesti perché subiamo questa situazione&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ragionando sulla situazione aleggia un dubbio&period; Nel nostro paese è possibile sottoporsi a visite ed esami presso gli ospedali pubblici in<strong> regime di intramoeni<&sol;strong>a&period; È un sistema introdotto nel nostro paese con l’approvazione della <a href&equals;"https&colon;&sol;&sol;www&period;gazzettaufficiale&period;it&sol;eli&sol;id&sol;2012&sol;11&sol;10&sol;12A11988&sol;sg"><strong>legge 189&sol;2012<&sol;strong><&sol;a>&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Attraverso questo decreto legge&comma; si consente ai <strong>medici ospedalieri<&sol;strong> di poter visitare i pazienti&comma; e di sottoporli agli esami diagnostici&comma; presso gli <strong>ospedali pubblici<&sol;strong> ma a pagamento e fuori dall’orario di servizio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il volume di affari scaturito da questo sistema è pari a circa un miliardo l’anno&comma; cifra che resta quasi totalmente nelle tasche dei medici&period; A pensar male si fa peccato&comma; disse qualcuno&comma; ma a non pensare si resta indietro&comma; dico io&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non sarà che&comma; pur di non perdere questa fetta così generosa di emolumenti&comma; si tenda ad allungare i tempi di attesa così da spingere le persone a spendere pur di potersi curare&quest;&&num;8230&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<div class&equals;"wp-block-image"><figure class&equals;"aligncenter size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;consumatori&period;blog&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2019&sol;11&sol;woman-in-white-shirt-standing-near-glass-window-inside-room-127873-1024x768&period;jpg" class&equals;"wp-image-4456"&sol;><&sol;figure><&sol;div>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h2 class&equals;"wp-block-heading">Conclusioni<&sol;h2>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’Italia è una nazione con un sistema generale molto contraddittorio&period; Le differenze di <strong>gestione dei servizi al cittadino<&sol;strong> creano enormi <strong>spaccature sociali tra nord e sud<&sol;strong>&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se poi si tratta di salute e di <strong>diritto alle cure<&sol;strong>&comma; ecco che invece si diventa tutti simili&colon; lungaggini&comma; <strong>burocrazia<&sol;strong>&comma; ospedali che spesso non forniscono le dovute attenzioni e cure ai pazienti diventano parte del tessuto nazionale&period; Eppure&comma; lo dice un recente studio sul tema&comma;<strong> in Italia vantiamo i migliori medici d’Europa<&sol;strong>&&num;8230&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se hai un’esperienza in tal senso e vuoi farla conoscere a noi e ai nostri lettori&comma; scrivici compilando il modulo online <strong><a href&equals;"https&colon;&sol;&sol;consumatori&period;blog&sol;storie-di-consumatori&sol;">Storie di consumatori<&sol;a><&sol;strong>&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Diamo sempre visibilità ai racconti più interessanti e che possono essere fonte di riflessione&comma; e di dibattito&comma; per tutti noi&period;<&sol;p>&NewLine;

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Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog. Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it Sociologa Esperta di comunicazione Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto I suoi libri sono in vendita su Amazon

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