<p>Dopo l’arrivo della <strong>pandemia</strong> <strong>da SARS-CoV-2 ;</strong>, e dopo che il Governo in carica ha dovuto prendere la drastica decisione di <strong>chiudere per circa 70 giorni tutte le attività produttive</strong>, una delle prime conseguenze dirette di questa situazione mai vissuta in precedenza è stata un <strong>peggioramento della condizione economica di molte famiglie</strong>. </p>



<p>Non solo: la chiusura forzata delle attività commerciali ha provocato un abbattimento importante del volume globale di affari a livello nazionale, dal momento che gli italiani hanno potuto, al massimo, <strong>acquistare sulle piattaforme di vendita online</strong> <strong>a scapito dei negozi tradizionali</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">La situazione economica dopo il lock down</h2>



<p>Alla <strong>riapertura delle attività commerciali</strong>, si è lentamente tornati a una sorta di normalità, la cosiddetta <em>Fase 2</em>, anche se i danni all&#8217;economia sono sotto gli occhi di tutti noi. </p>



<p>Il Governo ha dovuto in qualche modo <strong>parare i terribili urti generati dall&#8217;emergenza sanitaria</strong>, ideando <strong>sussidi e bonus dedicati alle varie fasce sociali</strong>: professionisti, imprese, commercianti e contribuenti. </p>



<p>Lo sforzo, pur essendo stato di una certa entità, non ha però sanato una situazione divenuta sempre più critica, tanto da aver convinto gli stessi titolari degli esercizi commerciali, in special modo i più sottoposti agli scossoni della crisi economica generata dal Coronavirus, come le <strong>strutture del settore della ristorazione</strong>, a creare un sistema che agevoli gli acquisti attraverso la creazione dei cosiddetti <strong>buoni shopping</strong>.</p>



<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-large"><img src="https://consumatori.blog/wp-content/uploads/2020/03/coronavirus-3-1.jpg" class="wp-image-4815"/></figure></div>



<h2 class="wp-block-heading">Buoni shopping e buoni spesa: due soluzioni diverse</h2>



<p>È una situazione variegata, in quanto l’organizzazione dei buoni non è omogenea a livello nazionale e di questi bonus ne esistono di due diversi tipi: il <strong>buono shopping</strong>, ideato dai singoli Comuni per far rifiorire l’economia a livello locale, ed i <strong>buoni spesa</strong>, varati dal Governo per <strong>consentire alle famiglie meno abbienti di poter acquistare generi alimentari di prima necessità</strong>.</p>



<p>Vediamo quindi di sbrogliare questa matassa, spiegando nel dettaglio <strong>cosa sono i buoni shopping e la differenza con i buoni spesa</strong> e come funzionano.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Buono shopping: ideato per far girare l’economia ai tempi del Coronavirus</h2>



<p>Come spiegato in precedenza, in questo caso <strong>l’iniziativa è stata presa congiuntamente dalle associazioni di categoria dei commercianti</strong>, come per esempio la Confesercenti, l’Unione Commercianti, la CCIAA – la Camera di Commercio – e la CNA, la Confederazione Nazionale Artigianato e della Piccola e Media Impresa.</p>



<p>Il <strong>buono shopping 2020</strong> rientra a tutti gli effetti in <strong>un’iniziativa di marketing</strong> atta – come si usa dire – a &#8220;far girare l’economia&#8221;.  ;</p>



<p>Diversi comuni li hanno attivati, ed è quindi necessario informarsi a livello locale per conoscere se l’iniziativa è presente nel proprio comune. </p>



<p>È possibile contattare il comune di residenza per avere le informazioni utili e per ottenere la lista dei negozi presso i quali è possibile aderire per acquistare.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Buono spesa: un sostegno pensato per le famiglie in difficoltà</h2>



<p>Diverso il discorso relativo ai <strong>buoni spesa 2020</strong>. </p>



<p>In questo caso l’agevolazione parte dal Governo che ha pensato a <strong>un ristoro economico per i nuclei familiari più poveri </strong>per consentire l’acquisto di generi alimentari e la cui gestione è stata affidata alla <strong>Protezione Civile</strong>.</p>



<p>Recentemente, attraverso il <em>Decreto Rilancio</em>, sono stati stanziati altri 400 milioni di euro per erogare i buoni spesa ai <strong>cittadini che si ritrovano in difficoltà economica anche a causa del Coronavirus</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Buono spesa alimentare: chi ne ha diritto</h2>



<p>Per ciò che concerne il cosiddetto <strong>buono spesa</strong> <strong>alimentare</strong>, come già accennato esso consiste in un sostegno economico per aiutare le famiglie in difficoltà. </p>



<p>Il Governo, fin dal mese di aprile 2020, ha anticipato la cifra di 4,3 miliari di euro dal <strong>fondo di solidarietà</strong>, e da erogare ai comuni italiani per far fronte all&#8217;emergenza economica. </p>



<p>Come dichiarò il <strong>premier Giuseppe Conte</strong> durante una conferenza stampa “<em>Denaro da destinare alle persone che non hanno i soldi per fare la spesa</em>”.</p>



<p>La ripartizione di questa vera e propria boccata di ossigeno è stata suddivisa tra i comuni in base al numero di abitanti e attraverso un sistema informatico è stato possibile <strong>verificare in breve tempo le somme da erogare ai singoli comuni</strong>.</p>



<p>Il criterio per accedere al <strong>diritto di ottenere i buoni per la spesa alimentare </strong>è quello della condizione economica, che deve essere relativa a una<strong> situazione di reale indigenza</strong>, che non permette l’acquisto di generi alimentari di prima necessità.  ;</p>



<p>Può anche essere presentata un’autocertificazione attraverso la quale risulti lo stato di bisogno causato dalle misure resesi necessarie per <strong>evitare la diffusione del SARS-CoV-2</strong>.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: restano esclusi dal bonus <strong>tutti i cittadini titolari di altre forme di sostegno al reddito</strong>, come per esempio il <strong>reddito di cittadinanza </strong>o altre provvidenze economiche erogate dagli enti pubblici.</p>



<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-large"><img src="https://consumatori.blog/wp-content/uploads/2020/10/pexels-karolina-grabowska-4021795-1024x682.jpg" class="wp-image-5613"/></figure></div>



<h2 class="wp-block-heading">Come presentare la domanda per ottenere i buoni spesa</h2>



<p>L’istanza va presentata alla sede del <strong>Segretariato Sociale </strong>del proprio territorio di residenza, per telefono oppure con una comunicazione via mail. </p>



<p>In alcuni casi i buoni spesa si ottengono dopo una <strong>segnalazione ai servizi sociali da parte di organizzazioni facenti parte del Terzo Settore</strong>, e che prendono in carico il nucleo familiare o mononucleare, termine che indica persone che vivono da sole.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: la richiesta deve essere presentata nel comune di residenza. Per i <strong>cittadini extracomunitari</strong> è necessario essere in possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Regole diverse per ogni comune</h2>



<p>Poiché <strong>ogni comune gestisce autonomamente il sistema di sostegno economico attraverso l’assegnazione dei buoni spesa</strong>, è necessario rivolgersi direttamente al comune di residenza per chiedere delucidazioni anche in merito agli importi spettanti per nucleo familiare e il tetto massimo erogabile.</p>



<p>Per tale ragione <strong>si invitano i cittadini interessati a contattare gli uffici del Segretariato Sociale </strong>del proprio comune.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Conclusioni</h2>



<p>La <strong>crisi economica</strong> <strong>internazionale</strong> imperversava ormai da anni, esattamente dal 2008, ben prima dell’avvento del <strong>Coronavirus</strong> e delle conseguenti misure restrittive che hanno imposto la chiusura delle attività produttive per oltre due mesi. </p>



<p>All&#8217;orizzonte il futuro è poco chiaro, l’ipotesi di <strong>nuovi periodi di lock down</strong> è più concreta di quanto si possa immaginare, e le conseguenze sull&#8217;economia nazionale potrebbero essere effettivamente di grave entità.</p>



<p>Cosa pensi di questo tipo di soluzioni per <strong>sostenere le famiglie in difficoltà</strong>? Ritieni che siano utili? Hai chiesto di <strong>accedere ai buoni spesa</strong> e vuoi far conoscere la tua esperienza ai nostri lettori? Scrivici, compilando il modulo online <strong><a href="https://consumatori.blog/storie-di-consumatori/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Storie di consumatori</a></strong>. </p>



<p>Se riterremo la tua vicenda di interesse generale, e utile ai nostri lettori per comprendere meglio la situazione, la pubblicheremo su questo sito.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Riferimenti</h2>



<p><strong><a href="http://www.protezionecivile.gov.it/amministrazione-trasparente/provvedimenti/dettaglio/-/asset_publisher/default/content/ocdpc-n-658-del-29-marzo-2020-ulteriori-interventi-urgenti-di-protezione-civile-in-relazione-all-emergenza-relativa-al-rischio-sanitario-connesso-all-" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Ordinanza del Capo della Protezione Civile N° 658 del 29 marzo 2020</a></strong></p>

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