<p><strong>Bonus fiscali </strong>a pioggia sui contribuenti italiani. Eccone uno nuovo che sarà lanciato, in via sperimentale per tre anni, a partire dal 2020: il <strong>bonus impianti elettrici</strong>.</p>



<p>Si tratta di un’agevolazione pensata per dar modo ai <strong>condomini</strong> di poter procedere con il <strong>rinnovamento dei vecchi impianti elettrici interni</strong>, sia per migliorarne l’efficienza energetica, sia per migliorare l’aspetto legato alla sicurezza.</p>



<p>L’<strong>ARERA</strong> – l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti – ha diramato la delibera attraverso la quale sono state diffuse le regole stabilite.</p>



<p>Di seguito tutte le informazioni utili, dedicate a chi sarà interessato a far parte della platea dei beneficiari.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Valore del bonus impianti elettrici</h2>



<p>Il contributo sarà erogato a coloro che decideranno di <strong>rinnovare gli impianti elettrici interni ai condomini</strong>, al fine di renderli più sicuri ed efficienti.</p>



<p>Chi rientra nella rosa dei beneficiari otterrà un<strong> rimborso per i lavori effettuati</strong>, con i seguenti importi:</p>



<ol class="wp-block-list"><li><strong>Fino a 900 euro</strong>: per ogni piano oggetto di rinnovo degli impianti</li><li><strong>Fino a 1200 euro</strong>: per singolo appartamento coinvolto nelle opere di rinnovamento</li></ol>



<h2 class="wp-block-heading">Gli interventi oggetto del bonus impianti elettrici</h2>



<p>Vediamo ora quali sono gli <strong>interventi tecnici oggetto del bonus impianti elettrici</strong>, così come stabilito dalla <strong><a href="https://www.arera.it/allegati/schede/467-19st.pdf">delibera di ARERA</a></strong>.</p>



<p>Tecnicamente parlando, si tratta di lavori sulla “<em>Linea di sviluppo prevalentemente verticale che attraversa parti condominiali</em>”. Si tratta, cioè, della <strong>parte ; impiantistica che comprende i cavi che si diramano fino ai contatori elettrici </strong>che si trovano all’interno di ogni singolo appartamento. </p>



<p>Nei casi in cui i condomini sono dotati di <strong>pannelli con contatori unici</strong>, si intende questo tipo di impiantistica.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Quando partirà la fase sperimentale</h2>



<p>Secondo quanto stabilito, si tratterà – almeno per ora – di <strong>una fase sperimentale della durata di tre anni</strong>, a partire dal primo Gennaio 2020 e fino al 31 Dicembre 2022, salvo proroghe.</p>



<p>Gli impianti protagonisti di queste opere di rinnovo sono
quelli realizzati prima del 1970 o che rientrano nella fascia di anni dal 1979
al 1985, qualora siano ritenuti in stato di criticità.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Erogazione del contributo</h2>



<p>Per <strong>ottenere il contributo economic</strong>o, il condominio dovrà svolgere direttamente i lavori sugli impianti elettrici. Gli importi sono di questa natura: dai 400 ai 600 euro per piano e dai 700 ai 900 euro per singola utenza.</p>



<p>Queste somme possono però subire un aumento in quei casi in cui il condominio dovesse decidere di far <strong>realizzare la centralizzazione di tutti i contatori</strong> in un unico pannello. In tal caso si possono ottenere contributi fino a 900 euro per piano e fino a 1.200 euro per singola utenza.</p>



<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter"><img src="https://consumatori.blog/wp-content/uploads/2019/11/lampadine-1024x683.jpeg" class="wp-image-4377"/></figure></div>



<h2 class="wp-block-heading">Un’ulteriore agevolazione</h2>



<p>Non è tutto, in quanto per facilitare l’accordo tra condominio, amministratori di condominio e <strong>distributori di energia elettrica</strong>, e al fine di poter procedere all’ammodernamento degli impianti elettrici di vecchia data, <strong>è stato stabilito un rimborso di ulteriori 100 euro al metr</strong>o, e fino a un massimo di 1.500 euro, per la parte di cavo eventualmente destinata a essere collegata alla colonna montante, al confine della parte di proprietà.</p>



<p><strong>Nota importante:</strong> tutto ciò non contribuirà solo a ottenere maggiore sicurezza ed efficienza, ma permetterà anche eventuali <strong>concessioni di aumento della potenza fino a 6Kw</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Modalità di accesso al bonus</h2>



<p>In questo caso non è il contribuente a dover presentare la
domanda, bensì il condominio, che avrà l’obbligo:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Di <strong>predisporre e conservare la documentazione </strong>contenente i costi sostenuti da presentare al distributore di energia per ottenere il rimborso</li><li><strong>Sarà il distributore a erogare i contributi </strong>economici stabiliti</li><li>Il distributore deve fornire al condominio un’informativa preliminare, e proporre la <strong>sottoscrizione di un accordo</strong> che corrisponde a un preventivo sui costi, i tempi e le modalità dei lavori di ammodernamento</li><li>Entro il 30 Giugno 2020 ai distributori è chiesto di<strong> definire una versione di contratto-tipo</strong>, in via sperimentale, per il biennio 2021/2022</li></ul>

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