Diritti dei consumatori

Bonus diabete e tiroide? No, si tratta d’indennità di accompagnamento

Ultimamente si è sentito parlare, e si è letto, di questi due bonus di 500 euro, che sarebbero dedicati a chi soffre di diabete o di patologie legate alla tiroide.

Sfatiamo subito una convinzione: non si tratta affatto di un cosiddetto bonus, quanto di un’indennità che viene riconosciuta a chi presenta richiesta per ottenere le agevolazioni previste da invalidità civile e Legge 104.

Ecco, quindi, che cambia totalmente la situazione, la modalità e anche la motivazione che permette di poter accedere, di fatto, all’assegno ordinario di invalidità e, in alcuni casi – in presenza di determinati requisiti –  anche di un assegno di accompagnamento in virtù dei benefici connessi alla Legge 104.

La confusione è nata perché da qualche anno il governo italiano genera bonus di ogni sorta, ma si tratta di detrazioni fiscali che nulla hanno a che vedere con il settore medico-sanitario e con le patologie che possono dar luogo a invalidità.

Chiarito questo aspetto, può essere utile conoscere quali tipologie di diabete o di patologie tiroidee possono dar luogo al riconoscimento dello stato di invalidità e in che percentuale.

Diabete, malattie della tiroide e assegno di accompagnamento

Esistono diverse tipologie di diabete e chi ne soffre lo sa bene. Inoltre, per accedere alle agevolazioni previste dalla Legge 104, è importante poter stabilire nettamente il grado di gravità che la patologia crea nelle normali azioni quotidiane.

Sì, perché non si deve far confusione tra invalidità civile e Legge 104. Sono due cose diverse. La prima stabilisce che un soggetto ha perso, in parte o totalmente, la capacità lavorativa a causa di una o più patologie o danni di tipo ortopedico.

La seconda, stabilisce un altro tipo di criterio: quanto incidono, nelle azioni quotidiane, le patologie di cui si è affetti? Se, per esempio, una persona è costretta a vivere su una sedia a rotelle, oppure ha difficoltà a camminare, o ancora – a causa di patologie psichiatriche – non è in grado di badare a se stessa, ecco che la commissione di esame verificherà queste condizioni e, in caso di accettazione della domanda, stabilirà anche il grado di gravità dell’handicap.

Diabete: ecco le percentuali d’invalidità

Il diabete è riconosciuto a tutti gli effetti come una patologia, a carico del sistema endocrino, invalidante. Ecco, di seguito, la tabella delle percentuali di invalidità che possono essere riconosciute nel caso in cui si soffra di diabete:

  • diabete mellito con complicazioni di tipo moderato: invalidità dal 61 al 90%;
  • diabete mellito con complicanze di grado grave: invalidità dal 91 al 100%;
  • acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
  • sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
  • insufficienza corticosurrenale con ricoveri ricorrenti a causa di crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%

ATTENZIONE: il riconoscimento dell’assegno di accompagnamento può avvenire solo nel caso in cui sia riconosciuta  un’invalidità pari al 100%

Malattie della tiroide e invalidità civile: un chiarimento

Per ciò che riguarda la tiroide, in realtà nelle tabelle sanitarie specifiche non esistono patologie legate a quest’organo che diano diritto al riconoscimento di una percentuale d’invalidità civile. È invece vero che, gli effetti sulla salute – anche mentale – sul paziente affetto da questi tipi di patologie, possono dar luogo al riconoscimento dell’invalidità e dello stato di handicap.

Un esempio pratico, è il caso in cui venga certificato un ipoparatiroidismo non suscettibile di utile trattamento, una patologia alquanto rara ma che si riscontra, a volte, nei pazienti a cui sia stata tolta la tiroide.

Conclusioni

In ogni caso, meglio consultare il proprio medico di fiducia e uno specialista che potranno fornire tutte le informazioni per ciò che concerne le certificazioni necessarie per poter presentare la domanda d’invalidità per il riconoscimento, anche, delle agevolazioni della Legge 104 e il conseguente assegno di accompagnamento.

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Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche, tra cui il quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog. Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it Sociologa Esperta di comunicazione Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto I suoi libri sono in vendita su Amazon

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