Tra le imposte meno amate dai contribuenti italiani, si può sicuramente annoverare il bollo auto.
Quest’imposta grava sul bilancio familiare alla voce spese di gestione relative al possesso degli autoveicoli.
Come tutti gli oneri fiscali è bene ricordare di versarla nei tempi stabiliti dalla legge, perché diversamente si va incontro a un aumento della somma dovuta a causa degli interessi di mora, e il rischio è anche quello di ricevere una cartella esattoriale.
In questo approfondimento analizziamo tutto ciò che è relativo al bollo auto: che cos’è, quando si deve pagare e con quale modalità, come verificare lo stato dei pagamenti, chi ha diritto all’esenzione, come funziona il condono approvato nel DL Sostegni, e infine, le proroghe che sono state confermate dopo l’avvento dell’emergenza sanitaria.
In questo articolo parliamo di:
Il bollo auto è un’imposta sul possesso degli autoveicoli iscritti presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e deve essere obbligatoriamente versata annualmente, a prescindere dall’utilizzo del mezzo.
Significa che, anche se l’autovettura è tenuta ferma l’imposta va comunque pagata. Essendo un tributo locale il versamento della somma confluisce nelle casse della regione di residenza.
L’importo del bollo auto si calcola in base ad alcuni parametri che sono sia relativi all’automobile sia al coefficiente stabilito dalla regione di residenza. Per il calcolo dell’importo vanno tenuti in considerazione:
Chi deve procedere al pagamento del bollo auto ha diverse modalità per versare l’importo. Ecco di seguito quali sono:
ATTENZIONE: per permettere all’agenzia di pratiche auto di conoscere l’importo da versare è necessario fornire il numero della targa del veicolo.
In alcune regioni è possibile verificare online i pagamenti effettuati e anche l’importo del bollo in scadenza. Queste regioni sono: Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e Marche.
Per effettuare la verifica si può:
La data di scadenza del bollo si calcola considerando i 30 giorni successivi all’immatricolazione dell’autovettura. Ciò significa che, se per esempio la vettura è stata immatricolata il primo gennaio, la scadenza del bollo cadrà sempre entro i 30 giorni successivi al primo gennaio.
Questa regola vale per tutte le regioni tranne per la Lombardia e per il Piemonte che si avvalgono di una diversa regolamentazione avendo scelto date fisse per il versamento dell’imposta sulla proprietà degli autoveicoli.
Ecco, di seguito, le date stabilite dalle regioni Lombardia e Piemonte per l’anno 2021:
Secondo quanto stabilisce l’articolo 63 della Legge 342/2000, i mezzi e i veicoli che hanno superato i 20 anni di età e che siano di particolare interesse collezionistico e storico, sono esentati dal pagamento della tassa di possesso, a patto di non essere utilizzati su strada.
In caso dovessero essere utilizzati per circolare si dovrà versare l’imposta forfettaria o “bollo ridotto”.
Questa normativa è stata spesso al centro di discussioni e polemiche, in quanto non è mai stato effettivamente chiarito quali siano i veicolo ultraventennali che possono usufruire di questo tipo di agevolazione fiscale.
Solo grazie ad alcune recenti sentenze della Corte di Cassazione l’interpretazione della legge in vigore è stata chiarita, ed è quindi stato affermato che per accedere ai benefici è sufficiente un’autocertificazione e non è più necessario essere iscritti all’ASI – Automotoclub Storico Italiano – o al FMI, la Federazione Motociclistica Italiana.
Esclusivamente nelle regioni Toscana e Lombardia l’imposta forfettaria è concessa in maniera automatica alle autovetture che compiano 20 anni dalla data della prima immatricolazione. Inoltre, anche nelle regioni Piemonte e Umbria esistono diverse disposizioni e le certificazioni sono emesse da centri specializzati.
Anche certe categorie di disabilità danno diritto all’esenzione dal bollo auto. Di seguito tutti i casi previsti dalla legge:
ATTENZIONE: l’esenzione per i disabili si applica a un solo veicolo che non deve superare i 2800 di cilindrata se diesel e i 2000 cc se con motore a benzina.
Le auto a motore elettrico, e in alcune regioni le auto con motore ibrido, godono dell’esenzione del pagamento del bollo auto per i cinque anni successivi all’immatricolazione.
Secondo quanto previsto nel DL Sostegni, per sostenere l’economia nazionale è previsto il seguente condono, che essendo relativo ai debiti di somme da versare agli enti locali, comprende eventualmente anche il bollo auto non pagato:
In questi casi l’Agenzia delle Entrate dovrebbe procedere in automatico con la cancellazione delle cartelle esattoriali, ma in considerazione del fatto che a volte i sistemi informatici possono causare qualche criticità, è meglio verificare con il sostegno di un CAF o di un professionista in tema fiscale.
Tre sono le regioni che, al momento della scrittura di questo articolo, hanno deciso di prorogare i termini per il versamento del bollo auto:
ATTENZIONE: nei casi suddetti non saranno calcolate sanzioni e interessi.
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