Arriverà la stagione fredda, prima o poi, ed ecco tornare il tema del riscaldamento degli ambienti interni. Caldaie, sistemi di riscaldamento attraverso condizionatori, camini e anche stufe. In tutta Italia, sono davvero diversi i metodi scelti dai cittadini per scaldarsi nelle fredde giornate, e nottate, invernali.
Tra questi metodi, negli ultimi anni si è diffuso quello delle stufe alimentate a Pellet, che è un combustibile che si ricava dalla segatura essiccata e compressa in piccoli tubetti, del tutto ecologico.
Il motivo di questa diffusione è presto detto: si ritiene che sia un modo molto più economico di riscaldare case e anche uffici, anche grazie alle detrazioni fiscali di cui può usufruire chi sceglie il sistema di riscaldamento a Pellet piuttosto che il tradizionale impianto di riscaldamento.
Vediamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento, tra detrazioni fiscali, impatto ambientale e sulla salute.
In questo articolo parliamo di:
Anche per il 2017, sono state confermate le detrazioni fiscali e le agevolazioni per chi sceglie di acquistare una o più stufe a Pellet.
L’agevolazione è relativa a una detrazione IRPEF pari o al 50% o al 65%.
Nel primo caso – la detrazione IRPEF al 50% – si tratta di un’agevolazione dedicata a coloro che effettuano lavori di ristrutturazione edile che comprendano anche l’installazione di sistemi di riscaldamento a basso impatto ambientale: è il cosiddetto bonus ecologico o Ecobonus.
L’agevolazione è suddivisa in 10 detrazioni a cadenza annuale, che verranno riconosciute al contribuente che dovrà preventivamente verificare che il rendimento diretto dell’impianto a Pellet non sia inferiore al 70%.
Significa che, il calore sviluppato dall’impianto di riscaldamento, deve derivare – almeno per il 70% – dall’impianto a Pellet.
L’importo è detraibile su una spesa complessiva massima fino a 96.000 euro.
Per ciò che riguarda le detrazioni IRPEF al 65%, queste sono dedicate a chi ha intenzione di porre in opera lavori atti a migliorare l’efficienza energetica, la cosiddetta “riqualificazione energetica” prevista dalla normativa sugli Ecobonus. In questo caso, il rendimento energetico prodotto dall’impianto a Pellet e dovrà essere superiore all’85%.
In questo caso, l’importo massimo detraibile è pari a 30.000 euro.
Secondo la normativa vigente in materia di efficienza energetica, ecco le regole da rispettare per rientrare tra coloro che possono usufruire delle agevolazioni fiscali:
Inoltre è necessario che:
Non bisogna poi dimenticare, come già accennato, che è assolutamente necessario che i lavori di ristrutturazione o di miglioramento dell’efficienza energetica, siano pagati attraverso bonifico bancario o postale intestato all’intestatario dell’appartamento, che è – a tutti gli effetti – il beneficiario delle agevolazioni fiscali.
Come hai letto, se stai pensando di modificare il tuo impianto di riscaldamento scegliendo il sistema a Pellet, puoi anche usufruire dei vantaggi fiscali pensati dal Governo.
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