<p>Italiani: <strong>popolo di risparmiatori</strong>. Anche nel più lungo periodo di<strong> crisi economica</strong> della Storia, gli italiani continuano a risparmiare. Anzi: risparmiano di più. Fa parte del DNA nazionale risparmiare, e questa tendenza, in special modo durante il secolo scorso, ha permesso a molti di <strong>migliorare il proprio status sociale</strong>, modificando così anche il futuro di figli e nipoti.</p>
<p>Che il risparmio in Italia aumenti di anno in anno, lo confermano i dati della <a href="https://www.cdp.it/"><strong>Cassa Depositi e Prestiti</strong></a>, il più importante <strong>istituto finanziario nazionale</strong>, fondato nel 1850 a Torino, e che amministra il risparmio dei cittadini italiani.</p>
<p>Che significa “<em>amministra il risparmio dei cittadini</em>”? Che lo utilizza per <strong>finanziare opere di pubblica utilità</strong>, ma si occupa anche di investimenti statali ed enti pubblici.</p>
<p>Secondo alcuni dati, il solo <strong>risparmio postale</strong> depositato presso la Cassa Depositi e Prestiti supera i<strong> 120 miliardi di euro</strong>. E il trend è in costante crescita.</p>
<p>Ecco quindi, che – ad esempio – il famoso e tradizionale <strong>libretto di risparmio</strong>, ora anche nelle forme più evolute, rimane il primo <strong>strumento di risparmio nazionale</strong>. Ma attenzione: secondo recenti disposizioni, non è più possibile mantenere <strong>libretti di risparmio al portatore</strong>, quelli su cui non viene indicato alcun nominativo, e quindi, possono essere poco sicuri per chi li detiene.</p>
<p>Vediamo in dettaglio cosa dicono le nuove regolamentazioni.</p>
<h2>Libretto di risparmio: addio a quelli al portatore</h2>
<p>Dal 2017, è vietato detenere – e aprire – libretti di risparmio al portatore. Questa novità è dovuta al <strong><a href="http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/19/17G00104/sg">DL 90/2017</a></strong> in materia di <em>prevenzione dell&#8217;uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo</em>.</p>
<p>In pratica, a sostegno della <strong>lotta al riciclaggio</strong> di proventi derivanti da attività legate a crimini e anche per lottare contro il finanziamento delle attività di terrorismo, si è pensato – anche – di non permettere l’apertura di libretti di risparmio che non indicassero chiaramente i dati del o dei titolari.</p>
<p>Il fatto che un libretto di risparmio riporti tutti i dati di chi è proprietario delle <strong>somme versate</strong>, permette una maggiore azione di controllo delle somme circolanti nel nostro paese.</p>
<p>E’ anche, forse, una formula per<strong> tracciare</strong> tutto ciò che viene versato anche attraverso il circuito postale finanziario. Non dimentichiamo infatti, che l’<strong>Ente della riscossione</strong> e l’<strong>Agenzia delle Entrate</strong> sono sempre in agguato, e si cerca in ogni modo di non consentire ai contribuenti eventuali <strong>distrazioni di capitali</strong>.</p>
<p>A partire quindi dal <strong>4 Luglio 2017</strong>, data dell’entrata in vigore del DL sopra citato, i libretti di risparmio consentiti dalla Legge, sono esclusivamente quelli <strong>nominativi</strong>.</p>
<h2>Cosa succede a chi detiene libretti di risparmio al portatore?</h2>
<p>Se, leggendo queste righe, hai fatto un salto sulla sedia pensando: “<em>Oh mio Dio: ho un libretto al portatore! Cosa mi succederà</em>”? La risposta è: “Nulla” almeno fino al <strong>31 Dicembre 2018</strong>. Entro questa data, infatti, si dovrà procedere o all’estinzione – ritirando le somme versate – oppure al trasferimento delle somme dal libretto al portatore a quello nominale.</p>
<p><strong>ATTENZIONE</strong>: tieni bene a mente la data del <strong>31 Dicembre 2018</strong>. Se dimenticherai di trasformare il tuo libretto al portatore, dovrai pagare le <strong>sanzioni amministrative</strong>. Che possono essere molto salate. Ovviamente, non perderai i tuoi risparmi, ma perché pagare una multa…?</p>
<h2>Estinguere un libretto di risparmio al portatore</h2>
<p>Se devi <strong>estinguere uno o più libretti al portatore</strong>, puoi farlo semplicemente recandoti presso un qualsiasi ufficio postale, munito di libretto e <strong>documento di identità in corso di validità</strong>.</p>
<p>Potrai così decidere se aprire un libretto nominativo, o investire i tuoi risparmi ad esempio sui <strong>buoni postali</strong>.</p>
<h2>Conclusioni</h2>
<p>Se hai uno o più libretti al portatore, segna in agenda la data del <strong>31 Dicembre 2018</strong>. Il consiglio però, è quello di trasformare in tempi brevi il libretto, in modo tale da non rischiare multe.</p>

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