<p>Non si parla d’altro da mesi: <strong>reddito di cittadinanza</strong>. Tra proclami, promesse, tempi che slittano, aspettative da parte dei cittadini, tutto sembra ruotare intorno all’avvio del reddito di cittadinanza.</p>



<p>La denominazione, peraltro, è scorretta. Per <em>reddito di cittadinanza</em>, si intende in realtà un sostegno economico che viene riconosciuto ai cittadini di una nazione, al di là della loro condizione lavorativa ed economica. Si dovrebbe parlare, semmai, di <strong>reddito minimo garantito</strong>, che viene erogato come sostegno al reddito per chi si trovi in <strong>ristrettezze economiche</strong>, ma tant’è…</p>



<p>Questa misura somiglia molto a quella varata, nel 2005, in <strong>Germani</strong>a e che prende il nome dal suo ideatore <strong>Peter Hartz</strong>, imprenditore e all’epoca consigliere dell’ex cancelliere tedesco <strong>Gerhard Fritz Kurt Schröder</strong>. Attraverso la <strong>Riforma Hartz IV</strong>, infatti, fu introdotta in Germania questa misura che, nella prospettiva di chi la sostenne fortemente, doveva <strong>sanare la disoccupazione e il precariato</strong>. Sta di fatto che, ora, stiano tentando di eliminarla, visti gli scarsi risultati ottenuti ed è bene sapere che anche in Finlandia, nazione che aveva varato una simile misura, anche se solo in via sperimentale, è stato deciso di annullare questo tipo di riforma.</p>



<p>In Italia l’ideatore del reddito di cittadinanza è<strong> Pasquale Tridico</strong>, attuale nuovo <strong>Presidente dell’INPS</strong>. Si è partiti con una serie di paletti, come per esempio l’obbligo di accettare le proposte lavorative – semmai ne dovessero arrivare – alla minaccia di <strong>mandare in galera</strong> coloro che avessero contraffatto la<strong> situazione reddituale</strong> e familiare pur di accedere al <strong>sussidio economico</strong>.</p>



<p>Tanta la confusione anche per ciò che riguarda il come il reddito di cittadinanza sarà erogato: <strong>carta ricaricabile</strong>? E chi la emette? Insomma, un bel po’ di caos.</p>



<p>Poi, strada facendo, le cose sono state modificate a suon di <strong>emendamenti</strong>.</p>



<p>Ecco quindi un a<strong>ggiornamento sulle novità relative al reddito di cittadinanza </strong>Made in Italy.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Salario minimo garantito</h2>



<p>Tra le novità più recenti, registriamo quella del cosiddetto s<strong>alario minimo garantito</strong>. In pratica, se l’offerta di lavoro che si riceve dovesse presupporre uno stipendio mensile al di sotto della soglia stabilita ora per legge, il destinatario del reddito di cittadinanza potrà rifiutare l’offerta.</p>



<p>Questa soglia è stata fissata a un minimo di <strong>858 euro di stipendio</strong>, che equivale a un 10% in più rispetto al reddito di cittadinanza pari a 780 euro.</p>



<p>Di conseguenza, se l&#8217;offerta di lavoro presuppone uno stipendio minore al tetto minimo, si potrà rifiutare senza rischiare di perdere il <strong>sussidio economico</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Limiti di distanza</h2>



<p>Altra novità riguarda i <strong>limiti di distanza </strong>entro i quali si è obbligati ad accettare un’<strong>offerta di lavoro</strong>. Nella prima versione del reddito di cittadinanza, era stato stabilito che, a seconda che si trattasse della prima, della seconda o della terza offerta di lavoro ricevuta, la distanza poteva andare da un massimo di 100 chilometri nella prima, che arrivavano a 250 chilometri per la seconda offerta ricevuta, all’obbligo di spostarsi in una qualsiasi regione, pena la <strong>decadenza del diritto a percepire il sussidio</strong>.</p>



<p>Le cose sono cambiate. E’ stato infatti stabilito il criterio di <strong>congrua distanza</strong>, fissata in un massimo di <strong>100 chilometri</strong>, sia per la prima che per la seconda offerta. Per quanto concerne la <strong>terza offerta di lavoro </strong>il limite di distanza congruo è stato stabilito in un massimo di <strong>250 chilometri dal luogo di domicilio</strong>.</p>



<p>Per chi si sposta utilizzando i <strong>mezzi pubblici</strong>, la congrua distanza viene modificata calcolando il percorso in minuti, che non possono essere superiori a 100 o a 250 nel caso della terza proposta.</p>



<p>Nel caso in cui nel <strong>nucleo familiare</strong> siano presenti <strong>bambini </strong>o<strong> disabili</strong>, questi due obblighi non sono presi in considerazione.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Criteri di esclusione al reddito di cittadinanza</h2>



<p>Ecco infine alcuni criteri che escludono la possibilità a rientrare tra i <strong>beneficiari del reddito ;di ;cittadinanza</strong>.</p>



<p>Non possono accedere al reddito di cittadinanza coloro che:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Sono stati <strong>condannati in via definitiva</strong></li><li>Chi si è licenziato nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda</li></ul>



<h2 class="wp-block-heading">Conclusioni </h2>



<p>Non sappiamo con certezza quando sarà avviato il reddito di cittadinanza. </p>



<p>Molti italiani lo attendono come la soluzione a una situazione di <strong>disagio economico e occupazionale</strong>. Auguriamoci che non si creino i soliti problemi, legati non solo alle <strong>coperture finanziarie</strong> che sembrano esser insufficienti, quanto alla volontà di alcuni di approfittare di un <strong>aiuto di Stato</strong> a cui non hanno diritto.</p>

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