<p>Ci siamo: malgrado i <strong>cambiamenti climatici </strong>siano ormai palesi ovunque, malgrado una <strong>Primavera</strong> alquanto stramba, che da Nord a Sud ha fatto conoscere giornate fredde e piovose come se si stesse in Autunno, il sole e il caldo – almeno per ora – hanno finalmente fatto capolino nelle nostre giornate.</p>



<p>Seppur è ancora presto, per molti, per <strong>parlare di vacanze</strong>, alcuni si sono tuffati – è proprio il caso di dirlo – nei mari delle nostre coste, o nelle piscine all’aperto, godendo finalmente dei <strong>raggi ultravioletti</strong> e del loro <strong>effetto abbronzante</strong>.</p>



<p>Costumi, sandali, cappelli di paglia e <strong>protezione solare </strong>dentro la borsa, e via! </p>



<p>Ma attenzione: nella tua borsa per il mare, hai ancora <strong>le protezioni solari dello scorso anno</strong>? Pensi di poterle utilizzare ; ugualmente o hai il dubbio che possano essere in qualche modo scadute, e quindi è meglio fare un nuovo rifornimento?</p>



<p>Scopri, leggendo questo articolo, come comportarti e <strong>cosa verificare prima di gettare le confezioni di prodotti solari </strong>e protezioni contro i raggi UV acquistate l&#8217;anno scorso.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Cosa verificare</h2>



<p>Genericamente parlando, i dubbi sovvengono leggendo le scritte poste sulle <strong>etichette delle protezioni solari</strong>, che avvertono come il loro utilizzo non debba essere protratto oltre, genericamente parlando, i 12 mesi. </p>



<p>Una sorta di “<em>data di scadenza</em>” così come avviene, per legge, sulle confezioni degli alimenti, dei farmaci e di molti altri prodotti. La sigla che riporta il periodo oltre il quale, secondo l’azienda produttrice, il solare deve essere gettato è <strong>PAO</strong> – <em>Period After Opening </em>– che significa: periodo dopo l’apertura, e indica il numero di mesi in cui si può utilizzare la crema o l’olio o il fluido solare.</p>



<p>In realtà, se il prodotto non ha cambiato consistenza, colore e profumo, può essere tranquillamente utilizzato, con la garanzia che anche <strong>l’efficacia protettiva contro i raggi UV</strong> è stata conservata.</p>



<p><strong>Un recente studio realizzato dall’associazione Altroconsumo</strong>, che ha testato diversi tipi di prodotti del genere, sottoponendoli a una sorta di “<em>stress test</em>” &#8211; come per esempio l<strong>asciare le confezioni al sole per lungo tempo</strong>, porle a basse temperature, poi ad alte temperature, aprire e chiudere le confezioni &#8211; ha evidenziato come non venisse in alcun modo modificata la struttura delle<em> texture </em>e nemmeno la protezione in essa contenuta.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Quando è meglio gettarli</h2>



<p>Attenzione: qui invece parliamo di quando <strong>non è il caso di utilizzare le protezioni solari dello scorso anno</strong>. Basta aprire la confezione, odorare, spalmarne un poco sul dorso della mano. </p>



<p>Se l’odore non è quello tipico, se il prodotto si presenta “diviso” – nel senso che la parte acquosa e quella oleosa non sono più coese – allora è il caso di gettare tutto nel cestino dei rifiuti e acquistare una nuova <strong>protezione contro i raggi ultravioletti</strong>.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Proteggersi per fare prevenzione contro le malattie della pelle</h3>



<p>In ogni caso, anche in considerazione del <strong>cambiamento climatico in corso</strong>, delle alte temperature, della minore protezione dai raggi UV causata dal <strong>buco nello strato di Ozono</strong>, è sempre consigliabile proteggersi adeguatamente e costantemente, e anche quando si è già abbronzati.</p>



<p>In particolare, devono fare molta più attenzione le <strong>persone con la pelle chiara e molto chiara</strong>, quelle che presentano molti nei – che possono virare in <strong>tumori della pelle </strong>– ma, più in generale, tutti dobbiamo proteggerci dagli <strong>effetti nocivi dei raggi UV</strong>. </p>



<p>Non dimentichiamo, peraltro, che il numero relativo alla protezione significa semplicemente che potremo starcene beatamente al sole per un periodo maggiore rispetto a quando non <strong>proteggiamo la pelle</strong>.</p>



<p>Non avviene, infatti, una schermatura dai raggi tale da non
abbronzarci. Ci abbronzeremo meglio, e la tintarella durerà molto più a lungo!</p>

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