<p>Dall&#8217;antico <strong>sogno di volare</strong>, che nel corso dei secoli ha appassionato artisti e inventori del calibro di Leonardo, alle tecnologie futuristiche che ci portano a <strong>volare restando coi piedi per terra</strong>. </p>



<p>La <strong>miniaturizzazione delle tecnologie elettroniche</strong> ha permesso di raggiungere livelli di sviluppo e di creatività che erano impensabili fino a qualche anno fa. Oggi, per gli appassionati del <strong>settore del volo e dei dispositivi telecomandati</strong>, esistono soluzioni di vario genere, tra cui quello di cui trattiamo in questo articolo di approfondimento: <strong>il drone</strong>.</p>



<p>Si tratta di un <strong>dispositivo volante controllato da terra da un operatore</strong>. L&#8217;integrazione sul velivolo di videocamere permette esperienze davvero notevoli, perché si può vedere in diretta cosa appare da altezze notevoli e registrare il tutto.</p>



<p><strong>Il drone non è solo divertimento</strong>. Esistono infatti <strong>aeromobili senza pilota</strong> grandi della grandezza di un aereo, che sono quelli utilizzati per scopi militari. Altri modelli professionali sono impiegati in settori come l&#8217;agricoltura, oppure per <strong>la sicurezza e il controllo</strong> <strong>del territorio</strong>.</p>



<p>Proseguendo con la lettura dei prossimi paragrafi potrai scoprire tante curiosità e informazioni sul <strong>fantastico mondo del pilotaggio da remoto di dispositivi volanti</strong>, con alcuni accenni sulle normative in vigore in tema di sicurezza.</p>



<p>Possiamo decollare!</p>



<h2 class="wp-block-heading">Storia del drone</h2>



<p>Forse non tutti sanno che la <strong>storia del drone </strong>ha radici molto più antiche di quanto si possa pensare. Il primo modello fu infatti utilizzato durante la<strong> Prima Guerra Mondiale</strong>, più precisamente nel 1917.</p>



<p>Incredibile, vero? Eppure fu realizzato un dispositivo in grado di alzarsi in volo e di essere controllato da terra grazie alla<strong> tecnologia di radio controllo</strong> che era stata sviluppata già all&#8217;epoca grazie alla genialità del famoso <strong>inventore serbo Nikola Tesla</strong>.</p>



<p>Il nome dato al primo drone fu <em>Aerial Target</em> e fu progettato con l&#8217;idea di essere utilizzato per <strong>sganciare bombe su obiettivi nemici</strong>. Il progetto non fu mai realizzato ma questo prototipo permise di avanzare nello sviluppo di tecnologie più avanzate nel controllo remoto di velivoli.</p>



<p>Durante la <strong>Seconda Guerra Mondiale</strong> anche l&#8217;Italia si impegnò nella ricerca e sviluppo di dispositivi di questo genere, senza grossi successi. Gli americani, invece, proprio durante il secondo conflitto mondiale, utilizzarono ben <strong>15.000 velivoli controllati da remoto</strong>. </p>



<p>La Germania vanta invece la realizzazione del <strong>primo drone-arma di guerra</strong>. Veniva chiamato comunemente <strong>Fritz-X</strong> ma il nome assegnato al modello era <strong>FX-1400</strong>. Si trattò a tutti gli effetti del primo modello di missile anti nave della storia, una sorta di prototipo che precorreva i tempi dei moderni missili che conosciamo oggi.</p>



<p>Tornando all&#8217;Italia, solo negli anni &#8217;60 si tornò a lavorare sui droni e sullo <strong>sviluppo di dispositivi più performanti</strong>, con lo scopo di essere utilizzati per attività di controllo e sicurezza del territorio. Da questo progetto nacque anche un accordo con la canadese <em>Canadair</em>.</p>



<p>Come spesso accade, <strong>l&#8217;innovazione tecnologica nasce nel settore militare </strong>per poi essere trasferita, qualche anno dopo, sul piano commerciale. Un esempio tipico è quello della telefonia cellulare.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Tipologie di droni</h2>



<p>Oggi esistono una miriade di modelli di droni che vengono utilizzati per vari motivi, dal divertimento alle competizioni fino alle <strong>missioni militari</strong>, ma anche dalle Forze dell&#8217;Ordine per <strong>il controllo e la sicurezza del territorio</strong> e persino per il settore agricolo per <strong>irrorare dall&#8217;alto le piantagioni con fitofarmaci </strong>o controllare i terreni.</p>



<p>Fino al 15 dicembre del 2019, quando l&#8217;ENAC &#8211; <strong>Ente Nazionale per l&#8217;Aviazione Civile</strong> &#8211; ha modificato il regolamento, i droni si distinguevano tra due diverse tipologie:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>APR &#8211; <strong>Aeromobile a Pilotaggio Remoto</strong></li><li>SAPR &#8211; <strong>Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto</strong></li></ul>



<p>Per ciò che riguarda gli APR sono quelli utilizzati per motivi di sport e divertimento.</p>



<p>Diverso è il discorso per ciò che concerne i SAPR, che sono dei veri sistemi di pilotaggio da remoto che presuppongono però che il manovratore si trovi in una stazione a terra di pilotaggio.</p>



<p><strong>Con l&#8217;aggiornamento del regolamento questa distinzione è stata annullata</strong> e nei prossimi paragrafi comprenderai meglio il perché.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Drone FPV: competizioni in volo</h2>



<p>Una categoria di drone molto apprezzata da giovani e adulti è la <strong>FPV</strong>, acronimo che significa <em>First Person Wiev</em> (<em>vista in prima persona</em>) e che contraddistingue spesso i <strong>droni da corsa</strong> o comunque, da competizione.</p>



<p>In questo caso il drone non viene radiocomandato osservando le sue evoluzioni e quindi decidendo le manovre da eseguire, ma <strong>il manovratore a terra gestisce il volo indossando un particolare visore che regala la sensazione di stare a bordo dell&#8217;aeromobile</strong>. Il visore è simile a quelli che si utilizzano per la<strong> visualizzazione in 3D per visioni attraverso i sistemi di intelligenza artificiale</strong>.</p>



<p>L&#8217;esperienza è sbalorditiva, in quanto il visore rende tutto molto reale e si ha davvero la sensazione di volare ai comandi di un velivolo. Questa tecnologia ha preso piede intorno al 2000 e il successo è tale da aver creato un settore <em>Drone Racing</em>, con competizioni internazionali molto seguite dagli appassionati del genere.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Classificazioni dei droni</h2>



<p>Esistono modelli di droni per tutti, anche per i bambini, di diverse dimensioni, che sono classificate come segue:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>micro: lunghezza fino a 50 cm</li><li>mini: dai 50 cm fino a 2 metri</li><li>medio: oltre i 2 metri</li><li>grande: le stesse dimensioni di un aereo</li></ul>



<p><strong>I droni di grandi dimensioni sono utilizzati esclusivamente per scopi militari</strong>.</p>



<p><strong>BUONO A SAPERSI</strong>: per <strong>pilotare un drone di peso maggiore di 250 grammi </strong>è obbligatorio conseguire il patentino e <strong>accendere una polizza assicurativa di responsabilità civile</strong>. Nei prossimi paragrafi scoprirai tutte le informazioni che ti servono.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Patentino per il drone: quando serve?</h2>



<p>Dal dicembre del 2020 è entrato in vigore un <strong>nuovo regolamento europeo emanato dall&#8217;EASA</strong> &#8211; <em>Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea</em> &#8211; che ha reso <strong>obbligatorio il conseguimento del patentino per poter controllare il volo di un drone</strong>. </p>



<p>Gli <em>aeromobili a controllo remoto</em> interessati da questa nuova regolamentazione sono i <strong>droni che superano il peso di 250 gr e fino a 25 Kg</strong>. Ciò significa che al di sotto di 250 gr non è necessario conseguire il patentino e si può tranquillamente far volare il proprio dispositivo senza rischiare sanzioni.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Diventa pilota UAS A1-A2-A3</h2>



<p>L&#8217;acronimo inglese <strong>UAS</strong> significa &#8220;Unmanned Aircraft System&#8221; e significa &#8220;Sistema aereo senza pilota&#8221;. </p>



<p>I dispositivi<strong> UAS A1-A3 categoria Open</strong> presentano le seguenti caratteristiche:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>droni fino a 25 chili</li><li>altezza di volo fino a 120 metri</li><li>volo VLSO (che significa volo a vista con il drone visibile da terra)</li><li>sul drone è obbligatorio il marchio CE</li></ul>



<p>La sigla <strong>A1-A2-A3</strong> evidenzia tre diverse categorie di certificazioni che permettono di far volare il proprio drone secondo questa classificazione:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>A1 &#8211; sopra le persone</li><li>A2 &#8211; vicino alle persone</li><li>A3 &#8211; distante dalle persone</li></ul>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: per conseguire il certificato A2 per far volare il drone vicino alle persone è necessario sottoporsi a un esame aggiuntivo per il rilascio di una certificazione speciale.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Come conseguire online il patentino per il drone</h2>



<p>A questo punto morirai dalla curiosità per sapere cosa devi fare per <strong>conseguire il patentino per il drone</strong>. </p>



<p><strong>Tutti i patentini per drone sono rilasciati dall&#8217;ENAC</strong> e precedentemente all&#8217;avvento della <strong>pandemia da SarCov2</strong> era necessario frequentare un corso presso un centro di addestramento certificato. A partire dal 2020, invece, dopo l&#8217;esplosione della pandemia, si è reso necessario <strong>consentire il conseguimento del patentino per drone permettendo l&#8217;esame teorico online</strong>. </p>



<p>L&#8217;<strong>attestato A1-A3</strong>, la certificazione che viene rilasciata a chi supera gli esami, comprende le tre categorie Open.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Le materie da studiare per avere la patente per il drone</h3>



<p>Prima di passare all&#8217;iter per <strong>iscriversi all&#8217;esame di abilitazione al pilotaggio dei droni</strong> è necessario studiare per prepararsi. Ecco quali sono le materie:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Sicurezza Aerea</li><li>Limitazioni dello spazio aereo</li><li>Limitazioni delle prestazioni umane</li><li>Regolamentazione aeronautica</li><li>Conoscenza generale dell’APR</li><li>Procedure operative</li><li>Riservatezza e protezione dei dati</li><li>Assicurazione</li></ul>



<p>Sul web si trovano diversi libri che servono a prepararsi all&#8217;esame. E&#8217; sufficiente fare una ricerca per trovare anche alcuni <strong>e-book gratuiti</strong>.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Iscrizione online per abilitazione al pilotaggio di droni A1-A2-A3</h3>



<p><strong>La procedura per iscriversi alla formazione e agli esami di abilitazione per il conseguimento dei patentini A1-A2-A3 si effettua online</strong>. </p>



<p>Ecco l&#8217;iter da seguire tenendo a portata di mano <strong>copia del documento di riconoscimento</strong>:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>collegarsi alla <strong><a href="https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/come-si-diventa-pilota-uas-drone-open-a1a3">piattaforma web dell&#8217;ENAC</a></strong> </li><li>per i maggiori di 18 anni accedere con il proprio SPID cliccando sul pulsante su cui appare la scritta &#8220;Servizi online&#8221;</li><li>se minori di 18 anni è necessario inoltrate il documento di identità di uno dei genitori o del tutore legale</li></ul>



<p>Dopo aver eseguito l&#8217;accesso si deve completare il modulo con i dati personali e procedere al <strong>pagamento del diritto fisso che è attualmente pari a 31,00</strong> <strong>euro</strong>. La somma si paga direttamente online.</p>



<p><strong>BUONO A SAPERSI</strong> &#8211; Il pagamento di 31,00 euro da diritto a <strong>4 prove di esame</strong>, sono cioè possibili altri 3 tentativi nel caso in cui non si riesca a passare la prima prova. Se al quarto tentativo non si passa l&#8217;esame sarà necessario procedere con un nuovo pagamento del diritto fisso.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Come funziona l&#8217;esame online</h3>



<p>La procedura d&#8217;esame prevede un<strong> test online con 40 domande a risposta multipla</strong>. Il tempo massimo a disposizione è di 60 minuti. Il punteggio minimo da totalizzare è di almeno il 75% del punteggio massimo che è pari a 80.</p>



<p>Ecco come vengono conteggiati i punti:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>2 punti per ogni risposta esatta</li><li>0 punti per ogni risposta non data</li><li>-1 punto per ogni risposta sbagliata</li></ul>



<p>Se si supera l&#8217;esame si potrà <strong>scaricare la certificazione direttamente online accedendo alla propria area sulla piattaforma web dell&#8217;ENAC</strong> sempre utilizzando lo SPID.</p>



<p>Se qualcosa è poco chiaro può essere utile visionare il <strong>video tutorial pubblicato dall&#8217;ENAC</strong> che è accessibile cliccando sul seguente collegamento: <strong><a href="https://drive.google.com/file/d/1zLAhaH-CWbIvpP1Dydc3vQsK0dU8woHC/view" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Video tutorial prova completamento formazione online UAS A1A3</a></strong></p>



<p><strong>BUONO A SAPERSI</strong>: <strong>il patentino per drone ha una validità di 5 anni.</strong> Alla scadenza si dovrà sostenere un nuovo esame.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Sanzioni amministrative per chi è senza patentino</h2>



<p>Con le nuove normative in vigore è necessario conseguire il patentino per far volare un drone di peso superiore ai 250 gr. </p>



<p><strong>Attenzione!</strong> Chi viene scovato senza la necessaria abilitazione rischia davvero grosso, perché<strong> la sanzione amministrativa può arrivare a superare i 1.000 euro </strong>e in alcuni casi si può persino ottenere una <strong>condanna a un anno di reclusione</strong>.</p>



<p>La normativa sulle sanzioni è contenuta all&#8217;<strong>Art. 30 del nuovo regolamento ENAC sui droni</strong>. All&#8217;interno del paragrafo &#8220;<em>Riferimenti utili</em>&#8221; troverai il link che ti permetterà di <strong>scaricare il documento</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Assicurazione di responsabilità civile: dal 2019 è obbligatoria</h2>



<p>L&#8217;ENAC ha modificato il regolamento relativo ai droni il 15 Dicembre del 2019 e la regola più importante da tenere a mente è quella che ha reso <strong>obbligatoria l&#8217;assicurazione di responsabilità civile sul drone. </strong></p>



<p><strong>Quest&#8217;assicurazione è obbligatoria per tutti i tipo di drone, anche quelli con peso minore di 250 grammi.</strong> La riforma ha permesso all&#8217;Italia di mettersi in linea con gli altri paesi europei, che già da diversi anni hanno reso<strong> obbligatoria la copertura assicurativa sui droni </strong>anche per chi li usa per hobby.</p>



<p>La norma è contenuta all’articolo 32.1 del regolamento ENAC edizione 3 e recita: “<em>Non è consentito condurre operazioni con un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi, adeguata allo scopo”.</em></p>



<p>Questo articolo annulla anche le precedenti disposizioni sui droni, che prima si distinguevano tra <strong>modelli per uso sportivo</strong> e quelli per uso professionale.</p>



<p><strong>BUONO A SAPERSI</strong>: gli unici droni per cui non è richiesto di stipulare una polizza assicurativa sono i <strong>droni giocattolo</strong>, dedicati ai bambini fino ai 14 anni.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Coperture accessorie</h3>



<p>Oltre all&#8217;obbligatoria copertura per la responsabilità civile, si possono aggiungere coperture accessorie come per esempio:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>copertura Kasco</li><li>furto</li><li>incendio</li><li>copertura legale</li></ul>



<p>In questo caso è il proprietario del drone a decidere se pagare un premio più alto per proteggere l&#8217;aeromobile da qualsiasi tipo di danno.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Costi della polizza assicurativa per i droni</h3>



<p>Qualsiasi compagnia assicurativa può <strong>stipulare una polizza responsabilità civile su un drone</strong>. </p>



<p>Il costo è esiguo e si parla di poche decine di euro ma è necessario prestare molta attenzione alla scelta del massimale: meglio sceglierlo alto, non inferiore agli 800.000 euro per tutelarsi da qualsiasi tipo di incidente possa accadere.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Riferimenti utili</h2>



<p>Per apprendere altre informazioni utili, collegandoti al sito ENAC dal seguente link potrai scaricare sul tuo PC una serie di documenti di approfondimento: <strong><a href="https://www.enac.gov.it/la-normativa/normativa-enac/note-informative/ni-2021-013" target="_blank" rel="noreferrer noopener">ENAC note informative piloti UAS</a></strong></p>



<p>Un altro documento interessante da leggere è il <strong><a href="https://www.enac.gov.it/sites/default/files/allegati/2020-Lug/Regolamento_APR_Ed_3_Emend_1.pdf" target="_blank" rel="noreferrer noopener">nuovo regolamento ENAC riferito ai droni</a></strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Conclusioni</h2>



<p>Se far volare un drone è la tua grande passione, <strong>certifica le tue abilità di pilota da remoto</strong> e procedi col conseguimento del patentino. Ci piacerebbe molto conoscere la tua esperienza di pilota di aeromobili da remoto e ti chiediamo di raccontarci la tua storia compilando il modulo online <strong><a href="https://consumatori.blog/storie-di-consumatori/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Raccontaci la tua storia</a></strong>. </p>



<p>Darai modo ad altri lettori di ottenere ulteriori spunti di riflessione su questa pratica che può anche diventare una fonte di lavoro da applicare a determinati settori.</p>

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