<p>Quando si parla di <strong>disabilità</strong> non si pensa, spesso, alle tante <strong>compromissioni che una condizione di handicap apporta alla vita quotidiana</strong>.</p>



<p>La nostra <strong>Costituzione</strong>, una delle più attente ai <strong>diritti civili della popolazione</strong>, ha fissato come prioritario il criterio di <strong>pari dignità sociale</strong>, così come il fatto che sia compito della Repubblica &#8220;<em>Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano, di fatto, la libertà e l’eguaglianza dei cittadini</em>”. <strong>(<a href="https://www.senato.it/1025?sezione=118&;articolo_numero_articolo=3" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Articolo 3 della Carta costituzionale</a></strong>).</p>



<p>Riflettiamo ora sulla <strong>condizione di svantaggio sociale ed economico</strong> di chi subisce un grado di invalidità tale da non permettere, per esempio,<strong> il normale svolgimento delle azioni quotidiane</strong>, e nei casi più gravi, la conseguente <strong>necessità di dipendere totalmente da una terza persona</strong>.</p>



<p>Per tale ragione lo Stato, nel corso degli anni, ha dovuto varate una serie di norme atte a <strong>cancellare questa disuguaglianza sociale</strong>, mantenendo salvo – per quanto possibile – il diritto costituzionalmente riconosciuto dall&#8217;articolo 3.</p>



<p><strong>La legge che disciplina i diritti delle persone disabili e dei loro familiari, è la N° 104/92</strong> e abbiamo pensato di approfondirne ogni aspetto, per rendere di più facile comprensione ai lettori il suo contenuto, le applicazioni, e anche l’iter per presentare la domanda di acquisizione di questi diritti.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Legge 104/92</h2>



<p>Nel 1992 fu emanata la<strong> legge quadro 104</strong>, all’interno della quale sono stabiliti<strong> i principi che sono relativi all’assistenza, ai diritti e all’inclusione sociale delle persone handicappate</strong>.</p>



<p>Come accennato in precedenza, questa legge è molto importante per garantire alle persone disabili e ai loro familiari, un sostegno concreto che miri a <strong>non discriminare gli individui</strong> <strong>più fragili</strong>.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Art. 1 della Legge 104: i criteri fondamentali</h3>



<p>Leggendo il testo di legge, all&#8217;articolo 1 sono fissate le <strong>regole fondamentali che sono alla base della normativa</strong>. Ecco quali sono i fondamenti della legge in questione:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Garantire<strong> i diritti e il rispetto della dignità umana</strong></li><li>Sostenere<strong> il pieno recupero della persona </strong>attraverso ogni mezzo disponibile e nei casi in cui questo è possibile, anche attraverso <strong>sostegni di natura economica e servizi dedicati</strong></li><li>Abbattere e <strong>prevenire ogni circostanza che possa limitare l’autonomia delle persone disabili</strong></li><li>Contrastare con ogni mezzo l’emarginazione sociale</li></ul>



<p>Questi punti fondamentali si adattano a ogni settore sociale: <strong>dal lavoro allo studio</strong>, passando per l’ambito sanitario, per le <strong>attività sportive</strong> e senza dimenticare l’accesso ai trasporti e a ogni altro altro ambito civile.</p>



<h2 class="wp-block-heading">A chi si rivolge la Legge 104</h2>



<p>Passiamo a uno degli argomenti più importanti di questa legge: le persone a cui è rivolta.</p>



<p>Chiariamo subito un punto: la <strong>Legge 104 non è inerente al riconoscimento dello stato di invalidità civile</strong>. Ciò significa che, per chiedere il riconoscimento dello stato di invalidità è necessario fare riferimento ad altre leggi in vigore e a un diverso iter.</p>



<p><strong>La 104 contiene una serie di misure atte ad agevolare la vita delle persone già riconosciute disabili</strong>, <strong>non quindi a riconoscerne lo</strong> <strong>stato di invalidità</strong>.</p>



<p>A secondo dello <strong>stato di gravità della disabilità</strong>, poi, questa normativa prevede <strong>misure e prestazioni diverse anche di ordine fiscale</strong>. Inoltre, anche i familiari delle persone a cui vengono riconosciuti i diritti previsti dalla normativa ottengono a loro volta il diritto a usufruire di alcune agevolazioni, tutte mirate a poter <strong>sostenere il congiunto in</strong> <strong>stato di handicap</strong>.</p>



<p>In questo caso i familiari assumono la figura di <em>caregiver</em>: prestatore di sostegno, o badante.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Requisiti di accesso alle agevolazioni previste dalla legge 104</h2>



<p>Poiché, come già espresso, la normativa è stata varata per <strong>agevolare la vita quotidiana delle persone affette da patologie tali da rendere difficoltosa la quotidianità</strong>, è stato necessario stabilire regole precise anche in base ai <strong>diversi gradi di handicap</strong>.</p>



<p>Il fondamento, infatti, non è tanto quello della patologia, quanto <strong>l’impatto che la patologia disabilitante causa sulla vita di ogni giorno</strong>. Per fare un esempio concreto: prendiamo il caso di <strong>una persona costretta a vivere su una sedia a rotelle perché tetraplegica</strong>. </p>



<p>Questa persona non può compiere le stesse azioni di chi non è affetto da tetraplegia. Di conseguenza, ha necessità di <strong>servizi speciali</strong>, sostegni concreti per abbattere quanto più è possibile gli ostacoli che si frappongono tra la sua condizione e la realtà civile.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Articolo 1 comma 3</h3>



<p>Il requisito fondamentale per accedere alle agevolazioni previste è contenuto all’articolo 3 comma 1, che recita:</p>



<p>“<em>È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione</em>”.</p>



<p>Questi sono i presupposti che determinano i <strong>requisiti di accesso alle agevolazioni della Legge 104</strong>. </p>



<p>All&#8217;articolo 3 comma 3, invece, si stabilisce l&#8217;ordine di massima gravità della condizione di handicap, come descritto nel paragrafo successivo.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Articolo 3 comma 3</h3>



<p>In aggiunta a queste specifiche, arriva <strong>l’articolo 3 comma 3</strong>, che stabilisce inoltre che:</p>



<p>“<em>Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l&#8217;autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici</em>”.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Chi ha diritto alle agevolazioni della Legge 104</h2>



<p>Stabilito quindi il <strong>criterio di assegnazione dei diritti previsti dalla Legge 104</strong>, ecco che sorge spesso un dubbio: anche i parenti possono usufruire di qualche agevolazione? La risposta è sì. </p>



<p>Dopo aver ottenuto l’approvazione, ecco i gradi di parentela che possono usufruire dei permessi lavorativi previsti per sostenere le persone affette da handicap:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Il <strong>coniuge o i genitori biologici o adottivi</strong></li><li>I <strong>parenti o affini entro il secondo grado ;</strong></li><li>Si estende al<strong> terzo grado ;di parentela </strong>nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona disabile in situazione di gravità siano over 65 oppure affetti da patologie invalidanti, o ancora, se siano deceduti</li></ul>



<h2 class="wp-block-heading">Come inoltrare la richiesta di riconoscimento dell’handicap</h2>



<p>Come funziona l’iter per il riconoscimento dello stato di handicap?</p>



<p>Si inizia con la <strong>richiesta al proprio medico di famiglia di produrre una certificazione che attesti la presenza delle minorazioni</strong> <strong>fisiche o psichiatriche</strong>.</p>



<p>Ecco di seguito l’iter procedurale:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Preparazione della certificazione della condizione di disabilità redatta dal medico di famiglia su un apposito modulo, il <strong><a href="https://www.inps.it/news/certificato-medico-introduttivo-ss3-online" target="_blank" rel="noreferrer noopener">modello SS3 </a></strong>che deve contenere l’elenco delle patologie invalidanti</li><li><strong>Invio telematico del certificato medico</strong> attraverso il portale web <strong>dell’INPS</strong> <a href="http://www.inps.it">www.inps.it</a></li><li>Inoltro della <strong>domanda di accesso alle agevolazioni della legge 104</strong> sempre attraverso il sito dell’Inps</li></ul>



<p>Per inoltrare la domanda è necessario essere in possesso di un servizio SPID –<strong> Sistema Pubblico di Identità Digitale</strong> – senza il quale non è possibile accedere ai servizi online.</p>



<p>È anche possibile entrare in contatto con il <strong>Contact Center dell’Inps</strong>, digitando da rete fissa il <strong>numero verde gratuito</strong>:</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong>803 164</strong></li></ul>



<p>ed ecco il numero telefonico per chi chiama da <strong>rete mobile</strong>:</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong> ;06 164164</strong></li></ul>



<p>Entro i successivi 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, che si abbassano a 15 nel caso in cui siano presenti <strong>patologie oncologiche</strong>, chi ha presentato la richiesta sarà convocato a visita attraverso la ricezione di una <strong>raccomandata con ricevuta di ritorno</strong>.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: si consiglia di <strong>rivolgersi a un patronato</strong> che può più facilmente espletare questo iter.</p>



<h2 class="wp-block-heading">La commissione di valutazione dello stato di handicap</h2>



<p>La <strong>commissione della ASL per la valutazione dello stato di handicap </strong>deve essere composta da <strong>medici specializzati nelle patologie elencate nel certificato medico introduttivo</strong>, e da un <strong>presidente di commissione dell’Inps</strong>.</p>



<p>È necessario presentarsi alla visita muniti di:</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong>Certificato del medico introduttivo redatto dal medico di base</strong></li><li>La documentazione medico-sanitaria attestante le patologie, compresi eventuali ricoveri subiti e le radiografie</li><li><strong>Documento di identità</strong> in corso di validità</li></ul>



<p><strong>La commissione dopo la visita di valutazione dovrà redigere il verbale</strong>, che può avere esito positivo o negativo.</p>



<p>Anche in caso di esito positivo, e quindi di accettazione della domanda, ci sono ancora due possibilità:</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong>Esito definitivo</strong>: al richiedente è riconosciuto un quadro patologico irreversibile e quindi non deve essere rivalutato</li><li><strong>Con revisione</strong>: le patologie non sono considerate irreversibili, quindi sarà fissata una data per la visita di riverifica della condizione</li></ul>



<h2 class="wp-block-heading">L&#8217;articolo 3 comma 3</h2>



<p id="block-3cd2a274-b8ba-425e-a4f9-8ea83907b3cd">E’ molto importante parlare dell&#8217;<strong>articolo 3 comma 3 della legge 104/92</strong>. Questo è infatti l’articolo che, quando viene assegnato alla persona disabile, conferma la <strong>gravità della condizione di handicap</strong> tale da necessitare una serie di <strong>servizi di sostegno dedicati alla persona</strong>, ma anche ai familiari che se ne prendono cura, i cosiddetti <em>caregiver</em>.</p>



<p>La commissione, dopo aver valutato attentamente tutta la documentazione medico-sanitaria della <strong>persona disabile</strong>, deve pronunciarsi entro 90 giorni. </p>



<p>Nel caso in cui si sia presentata una richiesta di riconoscimento dello stato di handicap in situazione di gravità, e l<strong>a commissione non si pronuncia entro i 45 giorni successivi alla visita</strong>, si procede a un <strong>accertamento in via provvisoria </strong>da parte di un medico specializzato nelle patologie attestate attraverso le certificazioni mediche.</p>



<p>Questo accertamento ;ulteriore, seppur con effetti provvisori, ha validità almeno fino al compimento dell’accertamento da parte della commissione.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Legge 104: quali sono le agevolazioni previste</h2>



<p>Le<strong> linee guida </strong>di questa normativa prevedono alcune agevolazioni atte a <strong>favorire l’inclusione sociale della persona con handicap</strong>. Di seguito la lista delle agevolazioni, anche di tipo fiscale, di cui hanno diritto i destinatari della Legge.</p>



<h3 class="wp-block-heading">IVA agevolata al 4% e detrazioni Irpef</h3>



<p><strong>La Legge 104 prevede la concessione dell’Iva agevolata al 4%</strong> per l’acquisto di:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Modem</li><li>Computer</li><li><strong>Telefonia </strong>in genere</li><li>Apparecchiature di <strong>domotica domestica</strong></li><li>Dispositivi necessari a facilitare ;la vita del disabile</li><li><strong>Veicoli</strong></li></ul>



<p>Sulla spesa affrontata per l’acquisto di un veicolo, <strong>la legge 104 consente agli assegnatari una detrazione Irpef del 19%</strong> e fino a un massimo di spesa di 18.057,99 euro. </p>



<p>Inoltre, <strong>si ha diritto all’esenzione del bollo auto</strong>, oltre a essere<strong> esonerati dal versamento dell’imposta sulla trascrizione</strong> in caso si debba procedere a un passaggio di proprietà.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Detrazioni sulle spese di assistenza</h3>



<p>Quest’agevolazione è dedicata ai <strong>familiare che abbiano una persona disabile a loro carico</strong>. In situazioni simili, essi hanno diritto alla<strong> deduzione integrale dal reddito delle spese sostenute per l’assistenza</strong>. </p>



<p>Col termine “<em>Spese di assistenza</em>”, si indicano quelle sostenute per gli assistenti di base, per le <strong>prestazioni erogate da personale socio sanitario</strong> (OSS), per gli <strong>educatori professionali</strong>, per la <strong>terapia occupazionale</strong>, per l’<strong>assistenza riabilitativa </strong>e per quella <strong>infermieristica</strong>.</p>



<p>Sono poi previste <strong>detrazioni per le spese sanitarie</strong>. Si possono detrarre totalmente tutte le spese sostenute, per esempio, per i <strong>medici specialisti</strong>, per l’acquisto di <strong>sedie a rotelle o poltrone speciali</strong>, per l’acquisto di <strong>mezzi di deambulazione</strong> e sussidi sanitari di altro genere.</p>



<p>Per ciò che riguarda <strong>l’abbattimento delle barriere architettoniche</strong>, la Legge 104 concede una detrazione Irpef del 36% sui costi determinati dalla necessità di installare ascensori, rampe e altri <strong>lavori strutturali utili all’inclusione sociale del disabile</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Permessi retribuiti</h2>



<p>All’<strong><a href="https://www.inps.it/pages/standard/46180" target="_blank" rel="noreferrer noopener">articolo 33 comma 3 della Legge 104</a></strong>, sono stati stabiliti i <strong>permessi retribuiti </strong>di cui hanno diritto i soggetti assegnatari, a patto che presentino determinati requisiti.</p>



<p>I principali aventi diritto sono ovviamente le <strong>persone disabili che presentano un handicap in situazione di gravità</strong>.</p>



<p>Il diritto è concesso anche al <strong>coniuge, al compagno convivente di fatto, alla coppia unita civilmente, ai genitori, biologici o adottivi, oppure ai parenti o affini entro il secondo grado di parentela </strong>della persona a cui sia stato riconosciuto l’articolo 3 comma 3 della Legge 104.</p>



<p>I permessi retribuiti, sia che siano fruiti direttamente alla<strong> persona con handicap grave</strong>, sia che vengano fruiti dal coniuge, dai genitori o dai parenti o affini, possono essere utilizzati scegliendo tra le seguenti opzioni:</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong>2 ore di permesso giornaliero</strong></li><li><strong>3 giorni di permesso ;mensile</strong>, frazionabili anche in ore</li></ul>



<p>Nel caso in cui <strong>la giornata lavorativa è minore di 6 ore</strong>, il permesso giornaliero è ridotto a un&#8217;ora.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: nel caso in cui si tratti di un <strong>minore disabile in situazione di gravità</strong> <strong>di età compresa tra i 3 e i 12 anni</strong>, i genitori possono usufruire del prolungamento del periodo di <strong>congedo parentale</strong>.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Come chiedere i permessi retribuiti</h3>



<p><strong>Il lavoratore che ha diritto ai permessi retribuiti</strong>, sia che si tratti direttamente del soggetto a cui sia stata riconosciuta la gravità dell&#8217;handicap, sia che si tratti dei parenti e affini, deve innanzitutto essere un<strong> lavoratore dipendente</strong>. Sono infatti esclusi i lavoratori con contratto parasubordinato e i lavoratori autonomi.</p>



<p>Al <strong>datore di lavoro</strong> va consegnata una <strong>copia della certificazione rilasciata dalla commissione Inps</strong>, in cui si conferma la gravità dell&#8217;handicap e l&#8217;assegnazione dei benefici di legge secondo le norme contenute all&#8217;articolo 3 comma 3 della Legge 104.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: è anche richiesto che il disabile non debba vivere a tempo pieno presso una struttura medico sanitaria.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Scarica il testo integrale della Legge 104/92</h2>



<p>Cliccando sul pulsante su cui appare la scritta <em>Download</em>, si può scaricare sul proprio PC il documento integrale e ufficiale relativo alla Legge 104.</p>



<div class="wp-block-file"><a href="https://consumatori.blog/wp-content/uploads/2021/07/Gazzetta-Ufficiale-Legge-104-92.pdf"><strong>Gazzetta Ufficiale Legge 104/92</strong></a><a href="https://consumatori.blog/wp-content/uploads/2021/07/Gazzetta-Ufficiale-Legge-104-92.pdf" class="wp-block-file__button" download>Download</a></div>

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