<p>Il 2 Febbraio scorso, si è costituita la <strong><a href="http://www.gliscomunicati.it/content.asp?contentId=9452">Free Modem Alliance</a></strong>, un’organizzazione a sostegno del diritto dei consumatori a scegliere di<strong> acquistare liberamente i modem e i router</strong> e anche quali servizi acquistare dai provider, invece di essere obbligati a utilizzare quelli imposti dagli <strong>operatori telefonici</strong> e ai <strong>fornitori di servizi web</strong>.</p>
<p>Ecco l&#8217;intervista, realizzata da <strong>Emilia Urso Anfuso</strong>, direttore responsabile del quotidiano nazionale <a href="http://www.gliscomunicati.it/"><strong>Gli Scomunicati</strong></a>.</p>
<p><strong>D</strong> &#8211; In questi ultimi tempi c’è molto fermento intorno al tema del <strong>potere e controllo operato da gestori telefonici</strong> e provider ai danni dei consumatori. Una recente misura governativa ha imposto, ai gestori telefonici, di tornare alla fatturazione mensile. Anche il tema dell’imposizione dell’acquisizione di modem e router forniti dai provider è un tema particolarmente importante e sentito: riuscirete – innanzitutto – a sensibilizzare i consumatori su questo tema, e con quali azioni?</p>
<p><strong>R &#8211;</strong><em> Secondo la legislazione dell&#8217;UE, i consumatori sono già liberi di scegliere il proprio modem o router. Tuttavia, diversi operatori di rete continuano ad imporre ai loro clienti <strong>restrizioni alla scelta e all&#8217;uso delle apparecchiature terminali</strong>. Abbiamo constatato che molti consumatori sono insoddisfatti di questa situazione.</em></p>
<p><em>La <a href="http://www.modemlibero.it/2018/02/02/nasce-la-free-modem-alliance/"><strong>FREE MODEM ALLIANCE</strong></a>, di cui facciamo parte, vuole quindi sensibilizzare i consumatori sul loro diritto di scegliere liberamente il proprio modem o router e dare loro voce, promuovendo il ripristino della libera scelta del terminale in Italia. </em></p>
<p><em>La <strong>limitazione della libera scelta dei terminali</strong> è tanto più incomprensibile se la si confrontai con altre situazioni: sarebbe assurdo se le aziende fornitrici d&#8217; acqua rendessero obbligatorio l&#8217;uso di un certo rubinetto. Tuttavia, la pratica degli <strong>operatori di rete</strong> spesso non è messa in discussione, anche se ha diverse conseguenze negative – basti pensare alla <strong>protezione dei dati</strong>, la privacy, la<strong> sicurezza informatica</strong> o la neutralità della rete.</em></p>
<p><em>La campagna avviata da Modemlibero.it persegue lo stesso obiettivo. Quale membro di FREE MODEM ALLIANCE, <a href="http://www.modemlibero.it"><strong>Modemlibero.it</strong></a> mira a raggiungere il <strong>maggior numero possibile di consumatori</strong> per renderli consapevoli del cosiddetto &#8220;ISP lock&#8221;. </em></p>
<p><strong>D</strong> – Nel nostro paese, la Legge Europea in materia di liberalizzazione dell’utilizzo di modem e router è stata approvata solo lo scorso 8 Novembre 2017. Al momento però, non sono previste sanzioni e l’<a href="https://www.agcom.it/"><strong>AGCOM</strong></a>, attualmente, è “<em>in consultazione</em>” per stabilire – in maniera netta – quali possano essere le ripercussioni, anche economiche, nei confronti dei provider inadempienti. E’ abbastanza scontato immaginare come, anche in questo caso, le<strong> sanzioni pecuniarie</strong> non trovino efficacia. Voi cosa ne pensate? Quali sarebbero le misure da adottare per fermare questo mal costume?</p>
<p><em><strong>R &#8211;</strong> Tutte le<strong> azioni contrarie alla legge</strong> devono essere sanzionate &#8211; questo aiuta ad evitare che i cattivi esempi possano essere facilmente copiati. Pertanto è sicuramente positivo che il Parlamento abbia conferito all&#8217;AGCOM un maggiore potere sanzionatorio.</em></p>
<p><em>Ma al di là di questo, anche il <strong>consumatore</strong> può fare molto, informandosi sul suo <strong>diritto di scegliere liberamente il terminale di accesso alla rete</strong> o leggendo attentamente i contratti che sottoscrive. I consumatori insoddisfatti del fatto che il loro operatore di rete limita la scelta libera del modem/router possono presentare un reclamo all&#8217; autorità garante, inviando così un segnale importante. </em></p>
<p><strong>D </strong>– oltre al fatto che, imponendo l’utilizzo di<strong> router e modem proprietari</strong> si limita la garanzia, per i consumatori, sulla sicurezza dei dati, così facendo si limita anche la possibilità di passare a un diverso provider. Come è stato possibile che, per così tanti anni, non si sia pensato di metter mano alla questione?</p>
<p><em><strong>R &#8211;</strong> Molti consumatori probabilmente hanno semplicemente pensato che la pratica degli operatori di rete fosse corretta. Non sapevano del loro <strong>diritto alla libera scelta del router</strong> e delle conseguenze negative che la restrizione della libera scelta del router ha comportato.</em></p>
<p><em>Ora che altri paesi europei e l&#8217;Unione europea stessa hanno preso provvedimenti in merito, sempre più italiani si rendono conto di questo problema. Tuttavia, c&#8217; è ancora molto da fare per <strong>sensibilizzare gli utenti in merito ai loro diritti</strong>, fornendo informazioni e dando voce alle tante persone che reclamano il loro <strong>diritto alla libertà di scelta</strong>.</em></p>
<p><strong> D</strong> – I provider, per <strong>imporre l’acquisizione dei router e dei modem</strong> forniti ai consumatori, sfruttano un cavillo: questi congegni sono ritenuti essere “<em>l’ultimo terminale della rete pubblica</em>” e quindi, deve rimanere sotto il controllo del provider. Non sarebbe stato più semplice imporre la cancellazione di questo cavillo? Oltretutto, è come dire: “Tu, consumatore, devi pagare qualcosa che appartiene a me”…</p>
<p><em><strong>R &#8211;</strong> A nostro parere, il quadro giuridico non lascia spazio all&#8217; interpretazione: in base al <a href="http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32015R2120"><strong>Regolamento UE 2015/2120</strong></a> gli utenti finali hanno il &#8220;diritto di [&#8230;] utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta&#8221;. Tutte le parti interessate devono semplicemente conformarsi a queste disposizioni o, se è il caso, essere obbligate a farlo. I consumatori dovrebbero avere la libera scelta se acquistare il proprio router/modem o utilizzarne uno fornito dal loro operatore di rete.</em></p>

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