Tutti conosciamo il termine canone Rai, ma non tutti sanno quando fu istituito e come è stato modificato nel corso del tempo. Si tratta di una prestazione tributaria che fu introdotta nel nostro ordinamento nel lontano 1938 e tutti i possessori di apparecchi in televisivi sono tenuti a pagarlo.
La denominazione corretta in realtà è canone televisivo, ma in Italia è stato rinominato da anni canone Rai. Questo differente modo di chiamarlo divenne abituale per un fatto: un tempo esisteva unicamente la Rai che trasmetteva trasmissioni televisive, inizialmente su un solo canale, a cui poi si aggiunsero Rai2 e Rai3.
Col passare degli anni e con l’avvento delle emittenti televisive commerciali, questa denominazione non solo ha perso il suo significato originario ma rischia, spesso, di creare confusione e un modo scorretto di interpretare questa tassa.
Il canone non si paga perché si seguono le trasmissioni emesse dalle stazioni televisive della Rai bensì perché si possiede un televisore o un apparecchio in grado di riprodurre le trasmissioni TV. Per tale ragione, è sbagliato lamentarsene dichiarando di non volerlo pagare se non si seguono le trasmissioni della Rai.
Chiarito questo punto importante, passiamo ora alle informazioni di approfondimento per scoprire: chi deve pagarlo, come si paga, quanto costa, i casi di esonero, chi può chiedere un rimborso.
In questo articolo parliamo di:
Una recente riforma al canone televisivo è stata introdotta all’interno della Legge di Bilancio 2016. Ecco cosa si legge nella parte dedicata al canone:
“Devono pagare il canone RAI tutti coloro che possiedono, nel luogo della propria residenza, un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive, ovvero qualsiasi apparecchio munito di sintonizzatore per la ricezione del segnale dell’antenna radiotelevisiva”.
In sintesi, quindi, chi possiede uno o più apparecchi televisivi o dispositivi che siano in grado di ricevere il segnale televisivo, è tenuto a versare il canone televisivo o canone Rai.
Passiamo ora ad altre informazioni utili, come per esempio: come si paga il canone Rai?
Per tanti anni il canone televisivo è stato versato dagli Italiani attraverso gli appositi bollettini che si ricevevano al proprio domicilio. A partire dal 2016, invece, l’importo del canone Rai viene addebitato a rate direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica.
Di conseguenza, dal 2016 ogni titolare di un contratto di energia elettrica residenziale riceve la bolletta aumentata dell’importo rateizzato del canone, a patto che detenga un apparecchio TV.
Esiste però un’opzione: quella di chi detiene uno o più apparecchi che ricevono il segnale televisivo ma non hanno un abbonamento di tipo residenziale per la fornitura di energia elettrica.
In casi simili, per esempio per chi ha stipulato un contratto di tipo aziendale, il canone va pagato ogni anno entro il 31 gennaio tramite il modello F24.
BUONO A SAPERSI: i pensionati con reddito annuale non superiore ai 18.000 euro possono fare richiesta di addebito sul rateo mensile della pensione, contattando il proprio ente pensionistico.
L’importo del canone televisivo è pari a 90 euro annui. Gli utenti che hanno stipulato un contratto di energia elettrica residenziale si ritrovano l’importo caricato sulla bolletta dell’energia elettrica, frazionato in 10 rate calcolate nel periodo che va da da Gennaio a Ottobre.
Se il fornitore del servizio di elettricità emette le bollette mensilmente, esse saranno aumentate di 9 euro, se le bollette sono emesse ogni 2 mesi, l’importo caricato per il canone televisivo sarà pari a 18 euro.
Esistono alcuni casi per cui è possibile chiedere l’esonero dal pagamento del canone televisivo.
Potrai richiedere l’esonero se:
Puoi scoprire cosa si intenda con il termine “apparecchio ricevente il segnale televisivo” leggendo la seguente guida: Per quali apparecchiature si deve pagare il canone RAI.
Nel caso in cui tu rientri in una delle categorie elencate nel paragrafo precedente, hai diritto a chiedere l’esonero dal pagamento del canone Rai.
Dovrai compilare il modulo di dichiarazione sostitutiva – il cui modello troverai nel prossimo paragrafo – e presentarlo secondo le tempistiche illustrate di seguito:
Passiamo ora alla parte pratica: come si presenta una domanda di esonero dal pagamento del canone Rai o canone televisivo?
Per prima cosa dovrai scaricare e compilare in ogni parte il modulo a cui puoi accedere cliccando sul seguente link: Modulo di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
Fatto questo, puoi scegliere tra le seguenti possibilità:
Per accedere al servizio online puoi connetterti alla seguente pagina della piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate, munito di SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale – per accedere al servizio.
ATTENZIONE: la dichiarazione va presentata ogni anno se si continua a essere in possesso dei requisiti necessari a ottenere l’esonero.
Si può chiedere il rimborso del canone Rai indebitamente calcolato sulla bolletta dell’energia elettrica? La risposta è affermativa.
Possono esistere casi in cui, pur non possedendo un apparecchio televisivo, ci si veda recapitare la bolletta con un importo maggiorato dal rateo del canone televisivo. Se si presenta questo tipo di situazione il contribuente ha diritto a chiedere il rimborso di quanto è stato aggiunto in bolletta.
La richiesta può essere presentata:
Il modulo da compilare può essere scaricato cliccando sul seguente link che riporta al sito dell’Agenzia delle Entrate: Modulo per la richiesta di rimborso del canone RAI.
Potrà esserti utile leggere le istruzioni dettagliate per inoltrare la richiesta, scaricando il seguente documento: Istruzioni per la richiesta di rimborso.
A effettuare il rimborso agli aventi diritto sono le aziende che distribuiscono il servizio di energia elettrica. Dopo che l’Agenzia delle Entrate avrà trasmesso i dati dell’avente diritto al rimborso, le imprese procederanno all’accredito delle somme sulla prima bolletta utile.
Che succede se le aziende distributrici dell’energia elettrica non dovessero riaccreditare le somme? Niente paura: sarà l’Agenzia delle Entrate a restituire il denaro pagato attraverso le bollette.
Accedendo dal seguente link potrai leggere le informazioni direttamente sulla piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate: Richiesta di rimborso del canone TV addebitato nelle fatture elettriche.
I modelli da compilare per richiedere il rimborso del canone TV di cui ti abbiamo parlato nei paragrafi precedenti sono tutti presenti anche in lingua slovena e tedesca al seguente link: Agenzia delle entrate – Modelli da utilizzare.
Se hai necessità di chiedere informazioni o assistenza sul canone Rai, hai a tua disposizione il seguente numero verde gratuito:
Potrai contattare il call center tutti i giorni, 24 ore su 24.
Hai avuto qualche problema col canone Rai perché magari non possiedi la televisione ma hai ricevuto in bolletta la somma da pagare? Oppure hai un’esperienza da raccontare su una richiesta di esonero o di rimborso e ti piacerebbe farla conoscere ai nostri lettori?
Prova a scriverci utilizzando il modulo online Storie di consumatori.
Apprezziamo sempre il rapporto diretto con i lettori che, a loro volta, possono arricchire gli articoli che realizziamo e magari avviare un sano dibattito sul tema trattato. Ti aspettiamo!
Il 31 maggio 2024 ho prenotato sul sito fly go 2 biglietti da milano a Catania andata e…
Oggi 27 giugno 2024 alle ore 10.45 mia figlia si recava c/o il negozio Stradivarius…
Ho mandato disdetta TeleTu il 30 aprile, risulta tuttora bloccata a Lamezia terme nonostante mi…
Salve a tutti, ho bisogno di capire come mi posso muovere.A giugno 2023 ho disdetto…
IO HO PRENOTATO 5 BIGLIETTI VERONA PALERMO CON FLY-GO. DOPO LA PRENOTAZIONE NON VEDENDO NESSUNA…
Ho Acquistato biglietti aerei con sito flygo. Dopo avere pagato con addebito carta di credito…