<p>Tra i <strong>motivi di forte stress </strong>che un individuo può subire, rientra quello derivante da una <strong>vacanza rovinata</strong>. L’atteso periodo delle ferie serve infatti per ritemprarsi, per s<strong>taccare dal lavoro e dalle incombenze quotidiane</strong> che &#8211; a lungo andare &#8211; generano esaurimento fisico e mentale.</p>



<p>Ecco perché è importantissimo potersi ritagliare<strong> un periodo di vacanza per staccare da tutto</strong>, e riprendere le energie, per poi poter affrontare un nuovo anno.</p>



<p>A volte, però, può accadere qualcosa che si frappone tra il desiderio di partire, <strong>riposarsi e divertirsi</strong>, rendendo la vacanza un vero disastro e fonte di maggiore stress.</p>



<p>In casi del genere, che cosa si può fare? A chi <strong>chiedere un risarcimento per la vacanza rovinata</strong>?</p>



<p>In questo articolo scoprirai tutto ciò che devi sapere, e
che puoi fare, nel malaugurato caso tu sia vittima di una vacanza rovinata.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Codice del turismo: chi tutela e per cosa</h2>



<p>Esiste, a sostegno dei turisti, il <strong>codice del turismo</strong>, che disciplina le normative relative ai <strong>risarcimenti</strong> ma anche in relazione a chi sia dato l&#8217;onere di comprovare il <strong>danno subito</strong> e anche <strong>come si calcolano le somme da risarcire</strong>.</p>



<p>Il decreto legge in questione è il <a rel="noreferrer noopener" href="https://www.gazzettaufficiale.it/gunewsletter/dettaglio.jsp?service=1&;datagu=2011-06-06&;task=dettaglio&;numgu=129&;redaz=011G0123&;tmstp=1307520490277" target="_blank"><strong>79/2011</strong></a> in materia di “<em>Ordinamento e mercato del turismo</em>”. (Per chi fosse interessato a leggere il testo, può accedere al documento integrale cliccando sul link).</p>



<p>Una cosa essenziale, prima di procedere a una <strong>richiesta di risarcimento</strong> se si ritiene di aver subito un danno per vacanza rovinata, è quella di riflettere sulla portata di quanto si è realmente subito. Il risarcimento, infatti, scatta solo nei casi in cui si sia effettivamente stati oggetto di <strong>danni di grave entità</strong>, come per esempio la <strong>cancellazione della vacanza </strong>acquistata attraverso un tour operator, oppure nel caso in vi siano ;state <strong>gravi difformità rispetto ai servizi pagati</strong>.</p>



<p>Diverso è il caso che si verifica quando non si è soddisfatti del menù oppure del luogo in cui si è scelto di andare in vacanza, questo per fare un paio di esempi pratici. Nemmeno il maltempo è, ovviamente, imputabile al <strong>tour operator</strong>, la Cassazione si è pronunciata anche su questo tema.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Come ottenere un risarcimento</h2>



<p>Per prima cosa, sarà necessario <strong>raccogliere tutte le prove</strong> – fotografie, videoriprese,  ;documenti, scontrini, fatture – utili a comprovare gli <strong>avvenimenti che hanno rovinato la vacanza</strong>. E’ il turista, infatti, che deve comprovare di aver subito uno o più danni durante la vacanza.</p>



<p>Facciamo un esempio pratico: sul deplìant attraverso il quale si è scelta una determinata <strong>meta per le proprie vacanze</strong>, e che comprendeva i pernottamenti in hotel, la struttura appare di primo livello, elegante, bella. Appena arrivati a destinazione, ecco che si presenta l’amara realtà: dell’hotel sfavillante manco l’ombra, e al suo posto un triste <strong>alberghetto da due stelle</strong>.</p>



<p>In un caso del genere, è bene provvedere a <strong>filmare la struttura</strong> e scattare foto, in maniera da poter provare l’effettiva differenza e il minor valore della struttura alberghiera.</p>



<p>Più alto sarà il numero di prove che il viaggio e la vacanza sono andati storti e non per cause dipendenti dalla propria volontà, ma dal tour operator, maggiore sarà la garanzia di <strong>ottenere un risarcimento</strong>.</p>



<p>Il consiglio generale è quello di non attendere prima di i<strong>noltrare un reclamo al tour operator</strong>: poco dopo aver verificato i problemi che possono rovinare la vacanza si può contattarlo. In tale maniera, si da una chance di poter migliorare la situazione.</p>



<p>Se, invece, i danni avvengono durante la vacanza, allora si deve inoltrare il reclamo, scrivendo in maniera dettagliata quanto accaduto e allegando tutte le prove in possesso, <strong>entro 10 giorni dal rientro</strong>. </p>



<p>Nel reclamo, non bisogna dimenticare di inserire anche l’ammontare richiesto a fronte dei danni che si sono subiti.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Che fare se il tour operator non vuole risarcirci?</h2>



<p>In questo caso, è necessario<strong> avviare un’azione legale entro un anno dal rientro dalla vacanza</strong>, da presentare al tribunale competente.</p>



<p>Se si arriva a dover prendere questa decisione, ricordare che tutte le prove possono giocare a proprio favore. Conservare quindi tutto, comprese <strong>email scambiate col tour operator</strong>, per confermare come si sia tentato di risolvere in altra maniera, senza riuscirvi. </p>



<p>L’entità del risarcimento, in questo caso, sarà deciso a discrezione del giudice.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Conclusioni</h2>



<p>Sei stato <strong>vittima di una vacanza rovinata</strong>? Ti è stato possibile ottenere un risarcimento? Raccontaci la tua esperienza! Scrivici utilizzando il modulo <strong><a href="https://consumatori.blog/storie-di-consumatori/">Storie di consumatori</a></strong>.</p>



<p>Se la riterremo interessante per i nostri lettori, la pubblicheremo.</p>

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