<p>Dal 2008, anno in cui esplose la <strong>crisi finanziaria internazionale causata dal fallimento della potente banca statunitense Lehman Brothers</strong>, molte delle sicurezze economiche a cui una fetta di umanità era abituata, hanno cessato di esistere. </p>



<p>Tra queste sicurezze, il <strong>tema dell’accesso al credito</strong>, che col passare del tempo si è ridotto, al punto tale che in alcuni casi, persino in presenza di una <strong>solida situazione reddituale personale</strong>, si stenta a ottenere un finanziamento, un mutuo o un prestito personale.</p>



<p>Questa chiusura dipende anche dal timore che le<strong> esposizioni finanziarie </strong>possano infliggere ai gruppi bancari contraccolpi di una certa importanza. In tempi di crisi, si tirano i remi in barca. </p>



<p>I <strong>risparmiatori italiani</strong>, famosi nel mondo per <strong>l’attitudine ad accantonare denaro</strong>, alimentano la loro tendenza a <strong>stare attenti alle spese</strong>, ma quando si crea la <strong>necessità di ottenere liquidità</strong>, ecco che ci si può ritrovare di fronte a un muro, o a una serie di garanzie che è necessario presentare, pena la negazione del finanziamento.</p>



<p>Esiste però un <strong>sistema <strong>agevolato</strong></strong> <strong>di accesso al credito</strong>, dedicato esclusivamente ai <strong>lavoratori dipendenti e parasubordinati del settore privato e pubblico ed ai pensionati da lavoro</strong>, che permette di risolvere in breve tempo e con facilità la questione relativa a una richiesta di finanziamento. </p>



<p>Si chiama <strong>Cessione del Quinto</strong>, ed è bene conoscerne ogni aspetto per poterne usufruire in caso di necessità.</p>



<p>Nei paragrafi successivi troverai la <strong>guida completa alla Cessione del Quinto</strong>, attraverso la quale scoprirai che cos’è, chi può usufruirne, <strong>le categorie escluse</strong>, come si calcola la rata mensile di rimborso, <strong>quali sono i <strong>documenti</strong></strong> <strong>necessari da presentare alla banca</strong>, come funziona l’erogazione del finanziamento e come si può <strong>estinguere anticipatamente un prestito ottenuto con la CdQ</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Cos&#8217;è la Cessione del Quinto</h2>



<p>Con il termine <strong>Cessione del Quinto</strong> si indica un<strong> sistema di finanziamento</strong> che è possibile concedere esclusivamente a<strong> persone in possesso di una busta paga o della pensione</strong> <strong>da lavoro</strong>. </p>



<p>Istituita nel 1950 con l’approvazione del <strong><a href="https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:presidente.repubblica:decreto:1950-01-05;180~art58!vig=" target="_blank" rel="noreferrer noopener">D.P.R . 180/1950</a></strong>, rivisto e aggiornato attraverso la <strong><a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2005/05/14/005G0106/sg" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Legge 80/2005</a></strong>, la<strong> CdQ</strong> consente un accesso al credito facilitato e agevolato, in considerazione del fatto che gli<strong> istituti di credito </strong>dedicano una corsia preferenziale a chi può <strong>garantire la restituzione del prestito</strong> potendo dimostrare di avere un reddito personale fisso, rappresentato dallo stipendio o dalla pensione da lavoro.</p>



<p>Nel primo dopo guerra si sentì forte l’esigenza di permettere alla popolazione italiana di poter <strong>ottenere liquidità in maniera agevolata</strong>, e per tale motivo fu disposta questa regolamentazione che permise a molti di poter ricreare un’economia nazionale anche attraverso un ritrovato<strong> benessere economico della classe media</strong>.</p>



<p>A parte queste considerazioni di tipo normativo e storico, anche il meccanismo di erogazione è parte fondamentale del sistema a monte di questa modalità di <strong>concessione di un prestito personale</strong>, in quanto entrano in scena altri importanti attori, come <strong>il datore di lavoro e l’Inps</strong>, che rappresentano una maggiore garanzia di affidabilità per chi presta le somme.</p>



<p>Il termine <em>Cessione del Quinto</em> si riferisce alla <strong>percentuale massima che il debitore può rimborsare mensilmente</strong> erogando la quota direttamente dallo stipendio o dalla pensione, e che è pari al 20%, percentuale che rappresenta, appunto, <strong>un quinto del mensile percepito</strong>.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: si tratta di un <strong>prestito personale non finalizzato</strong>, termine che significa che non è richiesto di specificare la motivazione che spinge a chiedere il finanziamento.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Chi può chiedere un finanziamento con la Cessione del Quinto</h2>



<p>Le persone che possono <strong>chiedere a un istituto di credito un prestito personale con la Cessione del Quinto</strong> sono:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Lavoratori dipendenti del <strong>settore privato</strong></li><li>Lavoratori dipendenti della <strong>Pubblica Amministrazione</strong></li><li><strong>Pensionati da lavoro</strong></li></ul>



<p>Grazie all’introduzione di una modifica alla <strong>Legge 80/2005</strong>, anche <strong>i lavoratori con contratti parasubordinati</strong>, come per esempio il co.co.co., possono accedere a un finanziamento con CdQ, dal momento che questi lavoratori sono ora assimilati in qualche modo ai dipendenti.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Categorie escluse</h3>



<p>Esistono alcune<strong> categorie escluse dalla possibilità di accedere al credito</strong> in maniera agevolata tramite la <em>Cessione del Quinto</em>.</p>



<p>I <strong>lavoratori autonomi</strong>, per esempio, non possono usufruirne, ma è abbastanza normale in considerazione del fatto che il meccanismo che è a fondamento di questa <strong>dinamica finanziaria </strong>si basa sulla <strong>solidità economica del debitore</strong>, che può garantire attraverso la percezione di uno stipendio o della pensione.</p>



<p>Altra categoria esclusa sono i <strong>percettori di assegno mensile di invalidità</strong>, da non confondere con la pensione di invalidità che è un discorso diverso, e viene percepita da <strong>lavoratori o pensionati da lavoro a cui sia stata riconosciuta una percentuale di invalidità civile</strong>.</p>



<p>L’assegno mensile di invalidità, genericamente chiamato “<em>pensione di invalidità</em>”, è in realtà un sussidio che viene erogato agli <strong>invalidi civili che si trovano in stato di indigenza</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Come si calcola la rata mensile</h2>



<p>Il <strong>calcolo della rata di rimborso mensile</strong> è molto semplice, anche se non si può fare un discorso univoco in quanto l’ammontare finale dipende ovviamente dall’importo dello stipendio o della pensione ma anche da altri parametri. </p>



<p>Il calcolo è comunque facile, almeno per stabilire<strong> a quanto ammonta un quinto della cifra</strong>, perché basta calcolare il 20% o, ancora più semplicemente, dividerlo per cinque.</p>



<h3 class="wp-block-heading">Un quinto, ma anche meno…</h3>



<p>Anche se si chiama <strong>Quinto dello Stipendio</strong>, questo termine indica la percentuale massima che si può trattenere mensilmente e non quella assoluta. </p>



<p>Ciò significa che, quando si chiede un prestito con questo tipo di meccanismo, l’istituto finanziario che riceve l’istanza valuterà anche <strong>la capacità economica del richiedente</strong>, e anche le necessità economiche per la vita di tutti i giorni, comprese altre rate di finanziamenti o mutui.</p>



<p>Solo dopo aver effettuato questo tipo di analisi si potrà giungere alla <strong>determinazione della quota percentuale </strong>che potrà essere ritirata direttamente, ogni mese, da quanto percepito dal debitore.</p>



<p><strong>ATTENZIONE</strong>: dopo che la rata sarà stata calcolata, in misura percentuale al rateo mensile dello stipendio o della pensione, e per <strong>una quota massima pari al 20%</strong>, questa avrà un importo fisso mensile per tutto il periodo del rimborso, salvo diverse disposizioni durante il <strong>periodo di restituzione del prestito</strong>.</p>



<div class="wp-block-image"><figure class="aligncenter size-large is-resized"><img src="https://consumatori.blog/wp-content/uploads/2021/05/pexels-pixabay-259209-1024x682.jpg" class="wp-image-7222" width="542" height="360"/></figure></div>



<h2 class="wp-block-heading">Documenti necessari da presentare all&#8217;istituto di credito</h2>



<p>Per <strong>chiedere un prestito con la formula della Cessione del Quinto</strong>, la cui cifra massima erogabile stabilita per legge è pari a <strong>75.000 euro</strong>, occorre presentare all’istituto di credito i seguenti documenti:</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong>Documento d&#8217;identità</strong> in corso di validità</li><li><strong>Codice fiscale</strong></li><li><strong>Ultima busta paga </strong>per i lavoratori dipendenti, <strong>cedolino della pensione</strong> o accredito della pensione in c/c per i pensionati</li><li><strong>Certificazione Unica </strong>(ex CUD) per i <strong>lavoratori dipendenti</strong></li></ul>



<h2 class="wp-block-heading">Chi eroga il prestito e chi lo rimborsa</h2>



<p>Se l’istanza viene approvata, in un lasso di tempo abbastanza veloce – <strong>anche 10 giorni dopo l’approvazione in alcuni casi </strong>– la banca, o l’agenzia finanziaria presso la quale ci si è rivolti, erogherà il<strong> finanziamento sul conto corrente</strong> indicato dal richiedente al momento della richiesta.</p>



<p>Per ciò che riguarda il rimborso, scatta un meccanismo diretto di <strong>trattenuta mensile delle quote</strong>, che a seconda dei casi spetta o al <strong>datore di lavoro</strong> o all’Ente che eroga la pensione.</p>



<p>Dopo l’approvazione, infatti, entrano in gioco questi due protagonisti, che fungeranno da <strong>garanti della restituzione del prestito ottenuto</strong>. In qualche modo si tratta di un’ulteriore <strong>semplificazione per il debitore</strong>, che non deve nemmeno preoccuparsi di <strong>rammentare la scadenza delle rate</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Numero di rate minimo e massimo</h2>



<p>Il <strong>numero di rate minimo</strong>, non obbligatorio ma consigliabile, è di <strong>24</strong>. Non si possono invece superare i <strong>120 mesi</strong>, che corrispondono a 10 anni, salvo nei casi in cui si presenti un rifinanziamento durante il periodo di rimborso del primo finanziamento ottenuto, pratica anch&#8217;essa consentita dalla normativa vigente.</p>



<p>Al momento della presentazione, sarà considerata<strong> l&#8217;età del richiedente</strong>, il tipo di contratto, la <strong>continuità contrattuale</strong> e altri parametri, anche per stabilire meglio il periodo massimo di rimborso possibile.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Estinzione anticipata della Cessione del Quinto</h2>



<p>Anche nel caso di un prestito personale ottenuto con la CdQ è possibile chiederne <strong>l’estinzione anticipata</strong>.</p>



<p>È sufficiente comunicare la volontà all’istituto erogatore, concordare il versamento della somma residua, e verificare se nel contratto di finanziamento era stato stabilito stabilito il <strong>pagamento di una penale</strong>.</p>

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