<p>Da cavallo di battaglia del M5S il <strong>reddito di cittadinanza</strong> si è trasformato in un vero e proprio tormentone nazionale. Dopo mesi di dibattito politico e popolare, dopo i dubbi, le retromarce, le promesse e le dichiarazioni pubbliche, dalla metà del mese di Aprile l’<strong>INPS</strong> ha iniziato a inviare, tramite sms o mail, alle persone la cui domanda di <strong>accesso al sussidio</strong> <strong>economico</strong> è stata approvata, l’importo di quanto sarà loro versato.</p>



<p>Qui si è aperto un capitolo a parte: in molti casi gli agognati <strong>780 euro mensili</strong> non arriveranno mai. Il motivo è semplice, ma non è stato mai davvero chiarito alla popolazione.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Come deve essere effettuato il calcolo del reddito di cittadinanza</h2>



<p>Perché il 7,4% dei beneficiari ha ricevuto solo 40 o 50 euro, il 71% una somma che va dai 300 in su e il 5,4% percepisce anche più di 1.000 euro? Semplice: la risposta sta nel <strong>metodo di calcolo</strong>. </p>



<p>Innanzitutto: il <strong>reddito di cittadinanza</strong>, anche se il destinatario nominale è chi lo richiede, viene <strong>conteggiato in base al nucleo familiare</strong>. Se, per esempio, in una famiglia è presente una persona che percepisce già un reddito da sussidio economico – potrebbe essere il caso di un <strong>assegno di invalidità </strong>o della <strong>NASPI</strong> che è l’indennità mensile di disoccupazione – queste cifre vengono detratte, e quindi, l’INPS eroga solo la parte eccedente, fino ad arrivare ai 780 euro.</p>



<p><strong>Esempio pratico</strong>: se in famiglia si percepiscono redditi da sussidio economico per un totale pari a 500 euro, la tessera digitale ricevuta per essere rientrati tra i beneficiari del reddito di cittadinanza sarà caricata, mensilmente, di un importo pari a 280 euro. </p>



<p>Circa 130.000 destinatari del reddito stanno meditando di rinunciare a un importo che considerano misero, e ora il governo sta riflettendo su come <strong>rendere possibile la disdetta</strong> a questi cittadini.</p>



<p>Chiarito questo aspetto, passiamo alle ultime novità, visto
che questa misura viene costantemente modificata dal governo in carica.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Nuove spese possibili col reddito di cittadinanza</h2>



<p>All’inizio sembrava che, col reddito di cittadinanza, non si potesse acquistare altro che<strong> generi alimentari</strong> e <strong>pagare le bollette</strong>. Guai a chi si fosse azzardato ad acquistare quelli che sono considerati “beni voluttuari”. In molti arrivarono a chiedersi se sarebbe stato possibile acquistare giocattoli per i propri figli…</p>



<p>Azzeriamo tutto e ripartiamo da zero. Le <strong>associazioni di categoria dei commercianti</strong>, si sono lamentate col <strong>Ministero dello Sviluppo Economico </strong>perché ritengono che, i limiti che sono stati decisi per quanto riguarda la tipologia di acquisti che è possibile effettuare, non permetterebbero alcun tipo di miglioramento per ciò che riguarda i consumi nel nostro paese. </p>



<p>Effettivamente, molti dei beneficiari del reddito di cittadinanza hanno subito sollevato la questione dichiarando che non possono riempirsi casa di derrate alimentari o <strong>prodotti per la pulizia della casa</strong>, per spendere l&#8217;intero importo caricato sulla tessera magnetica che, va ricordato, qualora non venisse speso nell&#8217;arco del mese, ciò che resta si perde e non si cumula col mese successivo. Ovviamente si parla di coloro che ricevono somme più alte rispetto a chi ha ricevuto solo 40 euro o poco più.</p>



<p>Ecco quindi in arrivo una modifica che farà contenti molti quando sarà approvata: secondo una nuova proposta si dovrebbero poter acquistare anche:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Abbigliamento</li><li>Mobili e accessori per la casa</li><li>Cellulari e tablet</li><li>Vino e birra</li><li>Parafarmaci</li></ul>



<p>Resta il <strong>divieto per l’acquisto di beni di lusso</strong> (come gioielli e pellicce) e armi da fuoco. Nemmeno le<strong> rate del condominio </strong>possono essere pagate col reddito di cittadinanza e resta il divieto di acquistare gratta e vinci o pagare per giocare d’azzardo.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Conclusioni</h2>



<p>Cosa ne pensi di questo sussidio economico? Lo hai chiesto e ottenuto? vuoi raccontare la tua vicenda e farla conoscere ai nostri lettori? Scrivici compilando il modulo <strong><a href="https://consumatori.blog/storie-di-consumatori/">Storie di consumatori</a></strong>. Se sarà di interesse generale la pubblicheremo sul nostro sito.</p>

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