<p>Tra i cosiddetti “<em>Bonus</em>” – agevolazioni fiscali dedicate ai contribuenti – relativi alle <strong>ristrutturazioni in ambito edile</strong>, ne esiste uno dedicato alla <strong>riqualificazione energetica degli edifici</strong>, il cosiddetto “<em>Bonus risparmio energetico</em>” conosciuto anche sotto il nome di “<em>Ecobonus</em>”.</p>
<p>In Italia – secondo i dati relativi al più recente censimento realizzato nel 2014 – esistono <strong>14,5 milioni di edifici</strong>, all’interno dei quali gli <strong>appartamenti ad uso abitativo</strong> risultano essere 31 milioni. E’ però un dato relativo, dal momento che il numero di nuovi edifici che si registra ogni anno si può verificare solo a ogni nuovo censimento.</p>
<p>Sta di fatto che, molti edifici e appartamenti privati, sono stati costruiti dopo la Seconda Guerra Mondiale e quindi, molti di essi non presentano le caratteristiche aderenti alle esigenze attuali, sia per ciò che riguarda ad esempio il<a href="https://consumatori.blog/bonus-sisma-2018/"><strong> rischio sismico</strong></a> sia per ciò che è relativo all’<strong>efficienza energetica</strong>: i tempi sono cambiati, il clima anche, è quindi necessario riammodernare e rendere maggiormente efficienti le case in cui viviamo, per non pesare sull&#8217;ecosistema e abbattere &#8211; per quanto è possibile &#8211; le <strong>emissioni di CO2</strong>.</p>
<p>Partendo da questo presupposto e per portare i cittadini a migliorare la condizione di sicurezza ed <strong>efficienza degli appartamenti</strong>, il governo ha pensato a realizzare questi bonus, che consentono <strong>agevolazioni fiscali</strong> interessanti.</p>
<p>Di seguito, ecco una <strong>guida completa</strong> per ciò che riguarda tutte le informazioni utili per chi si accinge a realizzare questi miglioramenti e vuole usufruire del <strong>bonus risparmio energetico 2018</strong>.</p>
<h2>Ecobonus 2018: le novità</h2>
<p>Con la Legge di Bilancio 2018, è stato prorogato il bonus risparmio energetico, in vigore dal primo Gennaio 2018. Quest’anno peraltro, sono state introdotte alcune novità, vediamo quali.</p>
<p>Innanzitutto, quest’anno è stata <strong>ampliata la platea degli aventi diritto al bonus</strong>, a patto – ovviamente – che si seguano le regole descritte nella normativa vigente. Grazie a queste novità infatti, anche la messa in sicurezza dei<strong> giardini condominiali</strong>, la rimozione dell’amianto dai tetti, la <strong>sostituzione della caldaia</strong> e la sostituzione degli infissi, rientrano nella casistica che permette di ottenere le <strong>detrazioni Irpef o Ires</strong>.</p>
<p>Inoltre, è stato introdotto un <strong>metodo modulare</strong> per ciò che riguarda le stesse detrazioni: a seconda del grado di efficientamento energetico ottenuto grazie ai lavori eseguiti, si potrà ottenere un’agevolazione fiscale che va dal 50% al 75%.</p>
<h2>Come funziona</h2>
<p>Questo bonus consente di<strong> risparmiare fino al 75%</strong> attraverso una detrazione dell’Irpef o dell’Ires, con quote fisse e in 10 anni. Significa che, a seconda dell’ammontare dell’importo pagato per realizzare i lavori per migliorare l’efficienza energetica dei locali e, più in generale, degli stabili, si potrà godere di una decurtazione annua e per 10 anni, di una quota percentuale sull’Irpef o sull’Ires.</p>
<p><strong>ATTENZIONE</strong>: è bene sapere che l’Ecobonus si applica esclusivamente agli <strong>immobili già costruiti</strong> e non a quelli in via di costruzione.</p>
<h2>A chi spetta</h2>
<p>E’ importante sapere a chi è rivolto l’Ecobonus 2018. Ecco di seguito tutte le persone interessate:</p>
<ul>
<li><strong>Persone fisiche</strong>: tutti i cittadini che sono titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini in merito agli interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini che hanno in comodato d&#8217;uso l’immobile</li>
<li><strong>Titolari di partita iVA:</strong> esercenti arti e professioni.</li>
<li><strong>Contribuenti con redditi d’impresa</strong>: persone fisiche, società di persone, alle società di capitali spetta la detrazione Ecobonus sull&#8217;IRES.</li>
<li>Associazioni tra professionisti</li>
<li>Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale</li>
</ul>
<p><strong>ATTENZIONE</strong>: la <strong>detrazione Irpef</strong> può essere fruita anche dai familiari conviventi del soggetto – entro il terzo grado di parentela &#8211; che detengono o possiedano l&#8217;immobile oggetto dell&#8217;agevolazione.</p>
<p>Diverso è il discorso per gli edifici che sono strumentali a un’impresa: in questo caso i familiari non rientrano nell’agevolazione fiscale.</p>
<h2>Le spese detraibili</h2>
<p>Tutte le spese sostenute per <strong>ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento</strong>, sono detraibili.</p>
<p>Si può ottenere una <strong>detrazione fiscale del 50%</strong> se si effettuano i seguenti lavori:</p>
<ul>
<li>sostituzione e posa in opera di infissi</li>
<li>sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A</li>
<li>installazione schermature solari (es. tapparelle, persiane, tende esterne)</li>
</ul>
<p><strong>La detrazione sale al 65%</strong> per i seguenti lavori:</p>
<ul>
<li>impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti</li>
<li>impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro</li>
<li>spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione</li>
</ul>
<h2>Limiti di spesa</h2>
<p>Ovviamente, esistono dei limiti di spesa, oltre ai quali non viene riconosciuta l’agevolazione fiscale. Ecco quali sono:</p>
<ul>
<li>100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica</li>
<li>60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio</li>
<li>30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale</li>
<li>60.000 euro per l’installazione di pannelli solari</li>
</ul>
<h2>Termini per presentare la documentazione</h2>
<p>Una delle cose assolutamente necessarie da sapere, è il termine previsto per la presentazione della documentazione relativa ai lavori effettuati e alle spese sostenute.</p>
<p>Questo termine è stabilito in <strong>90 giorni dal termine dei lavori</strong>. Entro questo periodo quindi, sarà necessario trasmettere – in via telematica – tutta la documentazione comprovante i lavori effettuati e i pagamenti avvenuti esclusivamente con i metodi previsti: <strong>bonifici bancari “parlanti”</strong>, che contengano nella casuale tutti i dati relativi a chi ha pagato, alle fatture pagate, alle imprese che hanno effettuato i lavori, oppure pagati con assegni o altri metodi tracciabili.</p>
<p>Per approfondimenti, cliccare sul link: <strong><a href="http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/schede/agevolazioni/detrazione+riqualificazione+energetica+55+2016/cosa+riqualificazione+55+2016">Bonus efficienza energetica 2018</a></strong>. Sulla piattaforma online dell’<strong>Agenzia delle Entrate</strong>, al link sopra riportato,<strong> </strong>ci sono molti <strong>riferimenti normativi</strong> e altre informazioni utili.</p>

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