<p>Novità in arrivo per i <strong>neo genitori</strong>. Abbiamo parlato più volte del <strong>bonus bebè</strong>, un’agevolazione economica riconosciuta ai genitori fino al terzo anno di età dei figli. È un sostegno che permette di sostenere le spese da affrontare nel primo periodo dopo la nascita che, come si sa, è quello in cui le spese da affrontare sono maggiori.</p>



<p>Il <strong>bonus nido</strong> invece è dedicato proprio al sostegno delle spese mensili per l&#8217;asilo nido.</p>



<p>Al momento <strong>il contributo previsto è di massimo 1.500 euro l’anno</strong>, erogato in rate e per 11 mensilità ed è previsto fino al 2021. Con questo denaro è anche possibile pagare la <strong>baby-sitter</strong>, ma solo qualora siano presenti <strong>patologie gravi </strong>al punto da non permettere al bambino di frequentare l’asilo nido.</p>



<p>Dal prossimo anno, però, qualcosa potrebbe cambiare, grazie alla proposta inserita nella <strong>manovra finanziaria 2020 </strong>e che prevede un innalzamento delle cifre erogate alle famiglie. Gli importi, a salire, con la nuova formula sarebbero calcolati in base al reddito.</p>



<p>Vediamo insieme di cosa si tratta.</p>



<h2 class="wp-block-heading">La situazione attuale</h2>



<p>Mediamente la <strong>retta mensile di un asilo nido</strong> <strong>in Italia</strong> è pari a circa 500 euro, ma è un costo che lievita se si vive nelle grandi città. Oggi come oggi, il bonus erogato ai genitori di bambini fino ai tre anni di età, e per chi ha diritto all’importo massimo che è pari a 1.500 euro in un anno, è di <strong>136,37 euro al mese</strong>.</p>



<p>La fascia di reddito per ottenere questa agevolazione è fino a 100.000 euro.</p>



<p>Come già accennato, questa cifra può anche essere ; utilizzata per pagare un <strong>servizio di baby-sitting</strong> se il bimbo soffre di una malattia cronica grave.</p>



<p>Per <strong>ottenere il bonus nido</strong>, è necessario <strong>presentare la domanda direttamente all’INPS</strong> – che è l’ente erogatore – e a farlo deve essere il genitore che fattivamente si occupa del <strong>pagamento della retta dell’asilo</strong>. E&#8217; un criterio basato sulla logica, poiché  ;l’erogazione delle mensilità avverrà sul conto intestato al genitore che emette il pagamento, ed è necessario che non vi siano discordanze tra i dati.</p>



<p>Il bonus asilo nido è assegnato a bimbi nati – o adottati – dal 1° Gennaio 2016.</p>



<p>È anche possibile ottenere il bonus se il bambino è affetto da una grave patologia che non gli permette di frequentare l’asilo. In tal caso, all’atto della richiesta, è necessario <strong>presentare la certificazione del pediatra</strong> che ha in cura il piccolo, attestante il grave stato di salute.</p>



<p>In un caso del genere si tratta di una forma di <strong>supporto presso la propria abitazione</strong> e il bonus sarà erogato in un’unica soluzione.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Requisiti richiesti</h2>



<p>Per poter <strong>presentare la domanda per ottenere il bonus asilo nido</strong> è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:</p>



<ul class="wp-block-list"><li>Cittadinanza italiana</li><li>Cittadinanza UE</li><li>Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di
lungo periodo</li><li>Carte di soggiorno per familiari extracomunitari
di cittadini dell’Unione europea </li><li>Carta di soggiorno permanente per i familiari
non aventi la cittadinanza dell’Unione europea </li><li>Status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria</li><li>Residenza in Italia;</li><li>Il genitore richiedente deve essere il genitore
che sostiene l’onere del pagamento della retta</li><li>Per il contributo relativo alle forme di
assistenza domiciliare: il richiedente deve coabitare con il figlio e avere
dimora abituale nello stesso comune</li></ul>



<h2 class="wp-block-heading">Cosa può cambiare con la manovra finanziaria 2020</h2>



<p>Se la nuova proposta inserita nella <strong>manovra economica per il 2020 </strong>sarà approvata, la situazione cambierà perché si sta pensando di legare l’importo del bonus bimbi alle fasce di reddito, e portando – secondo i diversi <strong>scaglioni reddituali</strong> – gli importi del bonus da un minimo di 1.500 euro l’anno, passando per la fascia successiva a 2.000 euro e fino a un massimo di 3.000 euro annualmente.</p>



<p>C’è anche una proposta, che arriva dal Partito Democratico e su cui si sta discutendo, di portare il <strong>bonus a 400 euro al mese </strong>per tutti. </p>



<p>Sarà necessario attendere il varo della manovra economica per conoscere le decisioni finali del governo in carica. Ne riparleremo a tempo debito.</p>

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Ottimo articolo.
La ringrazio
Un saluto