<p>La <strong>cancellazione del denaro contante</strong> è un criterio che, anche a causa dell’avvento della <strong>pandemia da Coronavirus</strong>, è tra gli elementi che maggiormente infiammano il dibattito politico e popolare.</p>



<p>La digitalizzazione va verso questo obiettivo e ci stiamo immergendo sempre più rapidamente in un<strong> mondo virtuale</strong>. Certo è che<strong> il denaro contante non è qualcosa di pulito</strong>: spesso non si pensa a quante e a quali mani passino sopra le banconote e le monete. </p>



<p>Se solo ci si fermasse a riflettere su questo punto tutti saremmo inorriditi e non vorremmo più tenerne in mano, e questo al di là del virus che attualmente sta diffondendosi sull’intero pianeta.</p>



<p>Anche l’<strong>OMS</strong> &#8211; Organizzazione Mondiale per la Sanità &#8211; ha detto la sua sulla questione: <strong>meglio evitare di usare le banconote e le monete per i pagamenti </strong>correnti, anche perché <strong>la cartamoneta non è facilmente disinfettabile</strong>, e comunque occorrerebbe un dispendio di tempo non indifferente per farlo ogni volta che <strong>un pezzo da 10 o 100 euro </strong>passa di mano in mano.</p>



<p>Le alternative? Esistono e di vario genere, e alcune di esse non rappresentano soluzioni recenti. <strong>Carte di credito e di debito</strong>, bancomat e <strong>carte prepagate </strong>sono tra le opzioni possibili. Ma alcuni arrivano a disdegnare il loro utilizzo in tempi di <strong>emergenza sanitaria</strong> per non <strong>rischiare contagi utilizzando gli ATM</strong>, che peraltro non è possibile disinfettare preventivamente prima dell’utilizzo dell’utente successivo: presso molti <strong>uffici postali</strong> sono stati posti cartelli che vietano l’uso di gel disinfettanti, e la motivazione è anche di tipo tecnico. Se si usasse costantemente <strong>gel disinfettante</strong> sui tasti metallici dei bancomat si provocherebbero disastri…</p>



<p>Ecco quindi che arrivano in nostro aiuto modalità di pagamento ancora più sicuri: quelli che permettono le <strong>transazioni finanziarie tramite Smartphone </strong>e persino Smartwatch.</p>



<p>Si tratta di <strong>applicazioni da scaricare sul cellulare</strong> o sui dispositivi mobili come anche certi <em>Smartwatch</em>, gli orologi elettronici di ultima generazione, che permettono di <strong>trasferire denaro senza avere la necessità di toccarlo </strong>ed evitando di toccare il POS e di dover <strong>inserire il PIN personale</strong>.</p>



<p>Vediamo insieme di cosa si tratta nei prossimi paragrafi.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Il peer to peer alla base del meccanismo di pagamento</h2>



<p>Innanzitutto partiamo dal tipo di <strong>tecnologia utilizzata per il trasferimento di denaro attraverso le applicazioni</strong> in questione. Si tratta del <em>sistema peer to peer</em>, che spiegato in parole molto semplici è un sistema informatico che non segue la stessa gerarchia dei server che utilizzano i cosiddetti “<strong>nodi</strong>” che altro non sono che apparati fisici in grado di comunicare tra loro e di<strong> inviare il segnale digitale</strong> fino a diffonderlo a dismisura. Questo <strong>sistema destrutturato </strong>è in grado di trasferire importi di denaro tra gli utenti in modalità immediata e diretta.</p>



<p>In massima sintesi è come <strong>fare un bonifico </strong>ma l’importo viene trasferito subito. </p>



<h2 class="wp-block-heading">Google Pay, Apple Pay e le altre</h2>



<p>Tra le APP oggi più diffuse per<strong> trasferire denaro per i pagamenti in negozio </strong>attraverso i dispositivi mobili oggi esistono: (cliccando sul nome si accede al sito di riferimento dei vari metodi di pagamento)</p>



<ul class="wp-block-list"><li><strong><a href="https://www.satispay.com/it-it/">SatisPay</a></strong></li><li><strong><a href="https://n26.com/it-it/conto-corrente?device=c&;gclid=CjwKCAjwxqX4BRBhEiwAYtJX7fJ4sklNURmJWVw_3aSso7BoZIto61zP8FMgNUbhmOzpWLi-doX7rRoC3LcQAvD_BwE&;loc_physical_ms=1008736&;matchtype=e&;utm_campaign=1417249171&;utm_content=71616023412&;utm_medium=br&;utm_source=google&;utm_term=n26">N26</a></strong></li><li><strong><a href="https://www.hype.it/landing-a-new?utm_source=google&;utm_medium=cpc&;utm_campaign=search_acquisition&;gclid=CjwKCAjwxqX4BRBhEiwAYtJX7RiA5jNPgLF92h-YAGXc1nwUAmueMm9JAHQp-8HvjaeVN5K7cCC1SBoC8xYQAvD_BwE&;gclsrc=aw.ds">Hype</a></strong></li><li><strong><a href="https://www.revolut.com/it-IT">Revolut</a></strong></li><li><strong><a href="https://www.ovalmoney.com/it/pay">Ovalpay</a></strong></li><li><strong><a href="https://pay.google.com/intl/it_it/about/">Google Pay</a></strong></li></ul>



<p>Le applicazioni sopra elencate si scaricano sul dispositivo mobile accedendo direttamente sullo<strong> store preinstallato</strong> <strong>sul cellulare</strong>.</p>



<p>Questo tipo di APP si appoggiano comunque ai tradizionali circuiti di pagamento, come quelli bancari o delle più diffuse <strong>carte di credito e debito</strong>, come Visa e Mastercard, e quando si procede alla registrazione è necessario inserire il <strong>codice Iban del proprio conto corrente</strong> o della <strong>carta prepagata con Iban</strong>.</p>



<p>Tranne una: <strong>Satispay</strong> che ha un sistema proprietario di transazione finanziaria e permette di <strong>risparmiare i costi delle transazioni</strong> <strong>economiche </strong>che normalmente si pagano per utilizzare i <strong>circuiti di credito internazionali</strong>.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Tecnologie NFC e QrCode: come funzionano</h2>



<p>Oggi si sente spesso parlare di<strong> tecnologia NFC </strong>e di <strong>sistema QrCode</strong>. Cosa sono e come funzionano? Nel caso del sistema NFC – che è l’acronimo di <em>Near Field Communication</em> che tradotto significa comunicazione di prossimità – essa consente a due dispositivi vicini di comunicare tra loro connettendosi tramite il<strong> wifi</strong>.</p>



<p>La distanza tra i due dispositivi deve essere minima, circa 4 centimetri, altrimenti si può procedere toccando tra loro i mezzi di trasmissione: in tal modo si consente lo <strong>scambio dei dati relativi al pagamento</strong>. È lo stesso sistema ; utilizzato con le <em>carte contactless</em>, che è sufficiente avvicinare al POS per <strong>eseguire il pagamento</strong>.</p>



<p>Nel caso del <strong>sistema QrCode</strong> invece si paga attraverso l’inquadratura di un codice che viene catturato dalla <strong>fotocamera dello Smartphone</strong>. Il codice è generato direttamente dalla cassa o dal cellulare preposto a questo scopo dal negozio e che viene usato come “cassa” digitale.</p>



<p>Il quadrato che corrisponde al codice è a sua volta composto da una serie di micro quadrati in bianco e nero, e la loro disposizione corrisponde ai dati contenuti all&#8217;interno del suo perimetro. Un tempo eravamo abituati al <strong>codice a barre</strong>, che solo la lettura ottica permetteva di decodificare, e che contiene però un minor numero di dati rispetto al QrCode.</p>



<p>Ovviamente è necessario che i<strong> dispositivi di scansione dei QrCode</strong> o che permettono il <strong>pagamento con il sistema NFC </strong>siano presenti all&#8217;interno degli <strong>esercizi commerciali</strong>, e al momento in Italia non sono così diffusi.</p>



<p>Considerando la velocità con cui sta cambiando l’assetto nazionale, è però possibile che in breve tempo saranno disponibili un po’ ovunque.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Sicurezza informatica nelle transazioni finanziarie</h2>



<p>La <strong>sicurezza informatica</strong> è tra i motivi che mettono maggiormente in ansia gli utenti di tutto il mondo. In effetti, di pari passo alla diffusione mondiale dei sistemi informatici, <strong>aumentano i rischi provocati dai sistemi di frode sviluppati dai cyberpirati</strong>.</p>



<p>Se poi si inizia a <strong>utilizzare il dispositivo cellulare per i pagamenti</strong>, ecco che scattano le antenne: non sarà un metodo poco sicuro? In realtà no, perché le transazioni viaggiano su <strong>protocolli di sicurezza </strong>esattamente come quando ci colleghiamo alla homebanking ed eseguiamo trasferimenti di denaro o pagamenti online.</p>



<p>È semmai necessario <strong>prestare attenzione a non perdere o a non farsi rubare lo Smartphone</strong>: in casi simili è bene procedere immediatamente alla denuncia e anche al blocco delle applicazioni di pagamento installate sul dispositivo.</p>



<h2 class="wp-block-heading">Conclusioni</h2>



<p>Stai già utilizzando uno di questi metodi di pagamento? Come ti trovi e cosa ne pensi? Vuoi raccontare la tua esperienza agli altri lettori del nostro sito? Scrivici utilizzando il modulo online <strong><a href="https://consumatori.blog/storie-di-consumatori/">Storie di consumatori</a></strong>. </p>



<p>Leggiamo tutte le storie che ci inviate, e pubblichiamo quelle di interesse generale per permettere a tutti di apprendere altre informazioni utili sui temi che trattiamo!</p>

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